Breve nota sulla profondità d'animo, oggi qualità non richiesta...

Breve nota sulla profondità d'animo, oggi qualità non richiesta...
}}

Al mondo d'oggi è meglio non essere profondi perché chi è tale manifesta i suoi abissi e indovina quelli altrui. Al mondo d'oggi essere profondi provoca guai ma anche essere scambiati come tali. Se qualche donna (o qualche uomo) dopo aver visto il vostro bel viso e intravisto il vostro fisico vi scrive che si è innamorata/o di voi perché siete così profondi non credetele/gli minimamente.  Oggi il 90% si ferma alla superficie e il restante 10% va oltre ma solo dopo aver constatato che il proprio partner o la propria partner ha una bella "superficie". Oggi l'aspetto fisico è fondamentale: intendiamoci è sempre stato il primo step, ma oggi è il primo ostacolo, uno dei più grandi scogli insieme a quello finale dell'affinità sessuale. La piacevolezza estetica è sempre stata fondamentale per l'attrazione sessuale e poi per un buon rapporto di coppia, ma oggi è addirittura un requisito indispensabile, una conditio sine qua non. Nella nostra epoca il filosofo Emanuele Severino era solito scrivere che siamo tutti Sileni rovesciati: belli fuori e brutti dentro.  Oggi a mio avviso si è meno profondi e impegnati di un tempo. Oggi le persone, come si suol dire, vanno in profondità solo con persone che reputano belle. E poi dire di una persona che è profonda non costa niente, è un contentino non comune e non è neanche impegnativo (nessuno pensa che l'interlocutore o l'interlocutrice siano attratti sessualmente se dichiarano ciò,  anche perché essere profondi non attrae al giorno d'oggi). Se qualcuno comunque vi dice che siete fighi perché siete così profondi, a ragione pensate che il vero motivo è un altro e ricordatevi di Leopardi che era basso, gobbo, non piaceva a nessuna e le donne gli preferivano il suo "amico" belloccio Ranieri.  Se qualcuno vi dice che siete profondi chiedetegli quanto siete profondi, da cosa deduce la vostra profondità,  insomma fategli il terzo grado e fioccheranno i "non so", "mi sembrava", "cioè,  volevo dire". Qualcuno vi farà notare che ora sono finiti i tempi in cui per cuccare bisognava essere impegnati politicamente e intellettualmente e tesserà le lodi di questa civiltà dell'immagine, come a farvi intendere che un tempo era tutto più facile e oggi le donne sono più difficili. In realtà era tutto diverso prima e non necessariamente più semplice. È vero comunque che fino agli anni '90 c'era chi cuccava facendo il simpatico e lo sfigato: oggi sono finiti quei tempi.  C'è da dire inoltre che per molte persone essere profondi è quasi sinonimo di essere problematici o persone con seri problemi e quindi in ogni caso da evitare. Come scriveva il disfattista Cioran: "È facile essere “profondi”; basta lasciarsi sommergere dalle proprie tare". In realtà oggi le persone considerano la profondità una pesantezza inutile. Oggi i più vogliono la leggerezza, vogliono divertirsi, anche a costo di perdersi nel vuoto della superficialità. E poi è già sufficiente questo mondo, che è una voragine di una profondità indefinita! Chi è profondo appesantisce il mondo! A profondità e pesantezza del mondo non può aggiungersi altra profondità! E inoltre essere profondi significa tirare fuori le magagne proprie e altrui e nessuno vuole stare a sentire o a leggere tutto ciò!  Chi ricerca la profondità spesso è solo, indipendentemente dal fatto di essere bello o meno. Meglio ancora: al mondo d'oggi si tollera, si apprezza e siamo destinati ad accogliere solo la profondità d'animo delle persone esteticamente belle o ricche o utili. La profondità non è un merito. Il raccoglimento interiore, la ricerca interiore, l'autoperfezionamento vanno contro il sistema, contro la maggioranza. Chi è profondo finisce per parlare di morte, aldilà,  inferno, Dio, ingiustizie terrene, disgrazie: tutte cose che è meglio non sentire. La leggerezza invece distrae da tutto ciò. Chi è profondo va dritto al nocciolo della vita, alla radice del male, mentre gli altri vogliono non pensarci, rimandare, procrastinare.  Non sono i tempi giusti per la profondità. Non sono l'introspezione, la riflessione, la spiritualità le caratteristiche richieste a questo mondo. Tutti pensano di essere profondi nel loro intimo e vorrebbero essere presi per la loro profondità (perché secondo un antico retaggio la profondità può essere considerata ancora una qualità interiore, anzi la qualità interiore per eccellenza),  ma sono comunque richieste inesaudibili. In realtà oggi ben pochi sanno valutare e apprezzare la profondità d'animo. Se qualcuno vi dice che l'animo è insondabile, ricordategli che anche la superficie di questa realtà per quanto finita è illimitata per la mente umana e cercate di guardare accuratamente nel vostro io più profondo e in quello altrui. La scrittura è un ottimo modo per farlo.

Dalla stessa Categoria