Elisa Balcon si riconferma Sindaco di Cassina de’ Pecchi per i prossimi cinque anni con 2.207 voti.
In seconda posizione la squadra di Mimmo De Pascale con 1600 voti, terza la lista di Daniela Tomassetti, quarto posto Eliana Capizzi con 1.526 voti.
Un cenno particolare va ad Andrea Maggio che da solo, ha avuto il riconoscimento di 517 voti, il maggior numero di preferenze alle urne rispetto a tutti i candidati di ogni lista.
Ora, oltre a tutti i suoi vari già soprannomi, dai benigni o maligni, gliene è stato aggiunto un altro: RECORDMAN.
Un augurio forse per le prossime amministrative?
Ma passiamo ora al caso che sta serpeggiando per Cassina de’ Pecchi.
Premonitore, forse, un commento reso ad un giornale locale, appena emersi i risultati delle elezioni, dall’ Avv. Eliana Capizzi de La Svolta ed unica della sua lista ad entrare tra le fila della Minoranza in Consiglio Comunale:
Adesso opposizione ferrea, difficile che chi governa lavori bene.
Ed in effetti a pochi giorni dall’insediamento della nuova Maggioranza emerge subito il primo errore.
L’eletta Consigliera Comunale Versace si dimette, ma su queste dimissioni si rivoltano le Minoranze che, evidenziano come piuttosto ne vada dichiarata la decadenza.
Questo perchè Maria Rita Versace, 96 preferenze era, al momento della presentazione della propria candidatura a Cassina, già Consigliera in carica a Pioltello, ove ha presentato dimissioni solo l’11 giugno, ovvero una volta eletta a Cassina.
Non doveva e non poteva candidarsi a Cassina de’ Pecchi: questo ciò che sostengono le Minoranze, invocando il Testo Unico degli Enti Locali che sancisce: i Consiglieri provinciali, comunali o di circoscrizione in carica non possono candidarsi, rispettivamente, alla medesima carica in altro Consiglio provinciale, comunale o circoscrizionale.
Risponde loro l’ormai ex Consigliera Versace con una dichiarazione su testate locali in cui, con un’evidente sviolinatura, verso l’attuale Maggioranza, sostiene di aver agito in trasparenza e buonafede e di aver avvisato i suoi elettori pioltellesi.
Forse, però, si era dimenticata di avvisare gli elettori i Cassinesi, anche se con i suoi elettori, di fatto non avrebbe comunque cambiato la sorte di alcuna delle quattro liste.
Ma la Maggioranza sembra stia già correndo ai ripari, per non lasciarla a piedi: no Consigliera a Pioltello? Nemmeno a Cassina? ed allora? nei corridoi del palazzo si vocifera una possibile carica come Assessore Esterno
Si riporta il Comunicato Stampa congiunto dei gruppi di Minoranza Consiliare:
I gruppi di minoranza Cammino Comune, Si Puo, e La Svolta congiuntamente con questo comunicato intendono portare all’attenzione della cittadinanza alcune osservazioni in merito all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale del 28 giugno p.v.
Secondo l’articolo 41 del D. Lgs n. 267 del 2000 la prima seduta del Consiglio Comunale è quella deputata al vaglio, da parte dei Consiglieri del rispetto dei criteri di eleggibilità, incompatibilità o incandidabilità.
Apprendiamo, però, che una Consigliera neoeletta tra le fila della Maggioranza abbia, il 18 giugno scorso, depositato presso gli uffici comunali, la propria rinuncia a ricoprire la carica, nonostante le 96 preferenze ottenute.
Come mai? Cosa può essere accaduto?
E’ successo che al momento della presentazione della candidatura, la stessa era Consigliere in carica presso il Comune di Pioltello e ha rassegnato le dimissioni a Cassina solo ad elezioni terminate, dopo essere stata eletta tra le fila della lista Balconi.
Non era e non è, pertanto, nella posizione di soddisfare il criterio di candidabilità di cui all’art. 56 comma 1 del Testo Unico degli Enti Locali (d.lgs. 267/2000) che, al secondo comma, così dispone: “I consiglieri provinciali, comunali o di circoscrizione in carica non possono candidarsi, rispettivamente, alla medesima carica in altro consiglio provinciale, comunale o circoscrizionale.
La sua rinuncia risulta, quindi, essere un atto eticamente doveroso, ma ha l’effetto di nascondere questioni politiche e giuridiche che, a nostro giudizio permangono.
Tutti i candidati alle elezioni amministrative hanno peraltro dovuto sottoscrivere, in sede di presentazione delle candidature, un’autocertificazione in cui si dichiarava, tra l’altro, di non essere Consiglieri in carica in altro Comune; non sappiamo cos’abbia dichiarato in tale sede l’interessata e crediamo che, per trasparenza sia verso il Consiglio Comunale che verso i cittadini, sarebbe opportuno conoscerlo.
Permane, in ogni caso, la responsabilità, quantomeno politica, della lista vincente e soprattutto dell’allora candidata ed ora eletta Sindaco che, non si è a tempo debito accertata dei requisiti dei componenti della propria squadra o ha comunque dato una lettura sommaria ed erronea alle norme vigenti.
Rimane fermo che, in entrambi i casi, tale vicenda non possa certo considerarsi un buon avvio per l’Amministrazione neoeletta.
Il nostro lavoro quali opposizioni consiliari sarà orientato alla massima collaborazione con la Maggioranza e con la Giunta, ma non potremo mai esimerci dal rendere evidenti le problematiche giuridiche e politiche emergenti, col precipuo fine di garantire la trasparenzadell’operato del Consiglio Comunale tutto
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Gioia Logiri