Transumanza dei Bergamini

Transumanza dei Bergamini
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Patrimonio immateriale dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO.

La transumanza alpina è l'annuale migrazione degli animali da pascolo che, per trascorrere l'inverno, scendono dalle alti valli   alla pianura.

Una tradizione antica piu’ di sette secoli che anche i bergamini proseguono, scendendo a piedi, con mucche e pecore al seguito.

L’attuale  transumanza è stata organizzata dalla dall'Associazione Pastoralismo Alpino di Bergamo, con  il patrocinio di Regione Lombardia, delle tre Province di Bergamo, Lodi e Cremona, di Natura Vagante, Fondazione Iniziative Zooprofilattiche eZootecniche,  della Fondazione Cariplo, oltre che da diverse decine di enti del territorio, dai Parchi dell'Adda ai Comuni, l'Università Statale.

Quest’anno durerà nove giorni: da Bergamo a Lodi, un itinerario di 85 km percorsi tutti a piedi.

Il fenomeno dei bergamini nasce nel basso Lodigiano tra XIV e XV secolo: dell’origine dei bergamin, del loro contributo fornito,e  della  nascita della classe dei fittavoli della bassa Insubria, come diceva Carlo Cattaneo, hanno scritto diversi autori lodigiani del passato, un fatto di per sé significativo perché in altre aree, dove pure i bergamini erano presenti, non si è registrato un pari interesse.

Il percorso giornaliero previsto per gli animali è di 10 di kmal giorno: distanza che non rappresenta il loro affaticamento, provenienti da stalle di Serina, in Val Brembana, hanno trascorso insieme l’estate in alpeggio in alta valle, sono stati alpeggiati da Fabrizio Bertolazzi di della stessa località ed  appartenenti alla medesima azienda agricola, hanno contribuito anche altre aziende agricole  dello stesso comune, oltre ai buiatri dell’Ospedale Veterinario Universitario di Lodi.

La loro assistenza sarà garantita costantemente dal Dr Antonio Gamba, Veterinario e Consigliere dell’Associazione Pastoralismo, nelle lorodiverse tappe gli animali avranno a disposizione il prato, sempre vasche capienti d’acqua, i loro campanacci non sono superiore allo 0,5 % del loro peso corporeo, come una bella collana da donna.

Verranno organizzate mostre, visite guidate, assaggi di piatti tipici delle cucine delle valli e della pianura, spettacoli di teatro popolare e concerti di musica tradizionale.

Tra i partecipanti anche i cantautori dialettali Luciano Ravasio e Gianluca Gennari, e il duo Stefano valla e Daniele Scurati.

Mentre stiano scrivendo la Transumanza è già partita da Bergamo il 25 settembre, dopo  avere superato Piazza  Pontida per la  benedizione degli animali e saluto ai gruppi della tradizione e del folklore bergamasco, hanno già fatto tappa a Osio Sopra, Brembate, Fara Gerad’Adda, Badalasco, proseguito per Cascine San Pietro, Rivolta d’Adda il 29 settembrearriveranno a Gradella di Pandino, Pandino, per poi proseguire per Palazzo Pignano, il 30 settembrea Monte Cremasco, Dovera, e giungere il 2 ottobre a Lodi vecchio e rimanerci fino al 3 ottobre sera.

In ogni tappa della Transumanza saranno organizzati eventi culturali accessibili sia a chi segue a piedi la carovana, sia al pubblico residente nelle zone.

Tra le tantissime iniziative, sono previste visite guidate a monumenti locali, a quelli di archeologia industriale, sarà possibile visitare  il Canapificio e Linificio Nazionaledi Fara, e la Basilica. Autarena, la mostra 600 anni di transumanza sarà  visibile a  Cascine San Pietro: concluderà la serata  il concerto con brani del repertorio popolare, relativi al tema dell’allevamento, eseguiti dal Maestro Claudio Stucchi,

A Rivolta d’Adda, si potrà visitare la Basilica di San Sigismondo, la Cascina del Corneanello, l'oratorio del Paladino, per poi assistere allo   spettacolo teatrale Storie di paese e rappresentato dalla Filodrammatica Bertolazzi.

È prevista uno stop della carovanaa Gradella, uno dei Borghi più belli d'Italia, si potranno ammirare la Chiesa Parrocchiale con la deposizione di Callisto Piazza, il Santuario del Tomasone, canale Vacchelli, il fontanile Dal Pri e la degustazione dei  formaggi potrà essere gustata  al loggiato del Castello Visconteo.

Non sono mancate le rappresentazioni di il Bergamini in scena soggetto di Michele Corti, testo di Piero Zani, Raffaele Tintori, Emanuela Giovanessi, la filodrammatica Bertolazzi di Rivolta d’Addaha presentato Storie di paese, mentre, e non per ultima, l’associazione Il passo e mezzo di Bergamo presenterà danze storiche.

A Lodi, presso la Facoltà di Veterinaria, sarà possibileassistere al Convegno aggiornamenti veterinari su problematiche concesse all’alpeggio e ai pascoli, seguirà Nuove conoscenze sulla transumanza bovina lombarda, con presentazione, da parte degli autori, di volumi freschi di stampa.

Sarà possibile visitare le Basiliche, il Museo Laus Pompeia mentre in  Piazza Vittorio Emanuele si è terrà la mostra didattica 600 anni di transumanza, mostra dei campanacci delle Alpi, dimostrazione del  suono del corno musicale, giochi per i ragazzi, verrà  fatta la dimostrazione della costruzione del flauto tromba, l’ascolto di carillon di campanaccia cura di Giovanni Mocchi, e la punzonatura a fuoco de lmedaglione ligneo in ricordo della manifestazione, ed assistere alla  macinatura di mais con mulino mobile a pietra.

Non mancheranno gli assaggi dei piatti tradizionali come i casoncelli alla bergamasca, detti anche rafioli di S. Alessandro, i scarpinocc di Parre, formaggi ed affettati, la Torta Donizetti vini di Valcalepio, di San Colombano, e grappa di fieno, la polenta di mais come tradizione degli antichi bergamaschi, regina delle serate.

La maggior parte delle visite  guidate alle bellezze nascoste artistiche e naturalistiche del territorio  sono  state svolte  in  carrozza gratuitamente, presentati e venduti  i libri sulla transumanza, alcuni freschi di stampa, nonché i cappelli dei bergamini, e i  bastoni dei pastori.

Verrà ricordata la fortissima presenza dei bergamini nei Chiosi di Lodi e l’origine bergamina di personaggi importanti del lodigiano come lo storico Giovanni Agnelli, il militaree scrittore Innocente Brunetti, la famiglia Stabilini, Giuseppina Strepponi, moglie di Giuseppe Verdi ed altri ancora.

Gioia Logiri

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