Terzo MILLENIO : Maggiori rischi cardiologici per la donna.

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Dalle ricerche apparse, su diverse riviste scientifiche, relative alle patologie cardiache,  è emerso quanto  oggi il sesso femminile sia  maggiormente a rischio rispetto a quello maschile.                                    

La donna ha sempre avuto un ruolo importante nella famiglia: dal matriarcato ad oggi

Ormai  da numerosi anni,   contribuisce  economicamente lavorando  professionalmente  anche  all’esterno della famiglia

Nel  regno della famiglia il suo ruolo è  molto attento, decisivo e molteplice: dall’armonia famigliare, moglie, compagna, madre, economa, infermiera, e non per ultimo l ’istruzione dei figli  all'occorrenza anche  nelle vesti come avvocato

Ovviamente il tutto è  dimensionato dallo stato sociale ed economico della famiglia.

I risultati provengono da ricerche condotte in Nazioni  ad alto reddito, mentre la maggior parte di queste patologie  e delle morti correlate,  si verifica in quelli a medio o basso reddito

Le donne  presentano meno eventi in età giovanile, ma dopo la menopausa   più gravi

Fino alla menopausa è presente la protezione ormonale,  dopo possono essere colpite  maggiormente e gravemente,anche  con  casi di  mortalità. .

Da ricerche scientifiche  è stato rilevato che  in età non piu’ giovanile,  possono  insorgere  problematiche cardiache come un   ritmo cardiaco irregolare,  fibrillazione atriale.

Forse  anche  causate da   emozioni  negative ed insonnia

I segnali  premonitori  risultano diversi tra uomo e donna, e possono  presentare un sintomo significativo 24 ore prima.

Le prime avvisaglie  non sono evidenti: spesso il dolore manca, è localizzato in altra sede e può essere  confuso con quelle derivato da altre patologie

Una nota  cardiologa  della California,  sostiene che La fibrillazione atriale può portare a coaguli di sangue, ictus, insufficienza cardiaca od altre complicazioni cardiovascolari.

la genesi della fibrillazione atriale, è stato scritto, può essere causata, oltre dall'età,  da  fattori genetici,  ad altri fattori di rischio come   l'aspetto psico.

Ed anche l’Indice di massa corporea, pressione sanguigna sistolica, colesterolo non-Hdl, fumo e diabete, possono essere tra le  principali cause

La metà degli eventi  dei  fattori di rischio  sono affrontabili.

E possono essere prevenuti con corretti stili di vita.

L'importanza   urgente ed incisiva è che venga adottata professionalmente dai  loro medici curanti e dai  sistemi sanitari una pianificazione di strategie improntante maggiormente sull’importanza di stili di vita e corretta alimentazione.

L’attuale  generazione: giovani dai i  quaranta ai  cinquanta anni,  con disordini ipertensivi, alterazioni glicemiche, e  sovrappeso, non presentando  sintomologie particolari e quindi   non essendo  consapevoli dei rischi,  non ritengono di chiedere consigli medici, a discapito delle loro  conseguenze nel loro futuro.

Opportunità mancata per intervenire precocemente.

La   sindrome metabolica, è un problema crescente nelle popolazioni occidentali.

Gioia Logiri

   

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