Molte donne reputano la loro peluria fonte di disagio e quando viene loro chiesto di indossare un vestito o andare al mare senza aver prima fatto la ceretta, la loro risposta è un chiaro e secco “no!”.

Quando siamo adolescenti alcuni gesti entrano nella nostra beauty routine in modo inconscio e naturale, come prendere appuntamento dall’estetista o usare un rasoio come strumento di bellezza, così i peli diventano una sorta di tabù per molte donne, le quali evitano di mostrarsi come madre natura le ha fatte sia davanti ai fidanzati, sia davanti alle amiche. Sono molte oggi le pratiche collaudate che ci permettono di eliminare qualsiasi “nemico” indesiderato, dalla ceretta ai rasoi, dal silk epil alla ceretta brasiliana, sino alle più moderne tecniche a luce pulsata.

L’epilazione è uno dei temi più discussi dalle campagne in nome del body positive, le quali sostengono il diritto di scegliere riguardo al tema dell’epilazione, sensibilizzando le donne a non avere vergogna del proprio corpo, a sentirsi padrone delle proprie decisioni senza lasciarsi condizionare dai vecchi stereotipi che descrivono la donna come creatura perfettamente depilata.

Anche le grandi star del web e della tv rincarano la dose pubblicando foto a sostegno di queste idee rivoluzionarie del concetto di bellezza, per esempio Rihanna nel 2018 ha postato una foto con i peli sulle gambe, lo ha fatto per invitare le donne a non essere più schiave della depilazione perfetta. Anche alcune campagne che producono rasoi o altri accessori per la depilazione hanno avviato negli ultimi anni una serie di mosse di marketing che comunicano alle donne di poter radersi quando, dove e come vogliono, in nome di quella libertà tanto decantata.

Sui social dilagano le foto di ragazze con le ascelle pelose: una vera e propria dichiarazione d’intenti. Ricordiamoci però che, al di là del dibattito depilazioni sì depilazione no, le donne sono belle quando esprimono ciò che sono e non solo quando sono appena uscite dall’estetista.