Treviso, mandano bimbo di 6 anni in affido, a 100 Km dai genitori, denunciate 5 persone dalla famiglia: assistenti sociali e psicologi

Treviso, mandano bimbo di 6 anni in affido, a 100 Km dai genitori, denunciate 5 persone dalla famiglia: assistenti sociali e psicologi
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Treviso 30 Novembre 2023, ecco i reati gravissimi denunciati dalla famiglia di questo povero bambino, di cui dovranno rispondere i professionisti implicati in questa drammatica storia :

  • violenza privata;
  • maltrattamenti;
  • falsità ideologica;
  • mancata esecuzione dolosa di un provvedimento di un giudice;
  • abuso d’ufficio.

3 assistenti sociali e 1 psicologa, e i direttore di un'unità operativa trevigiana

Si tratta di tre assistenti sociali, una psicologa, e il direttore di un’unità operativa complessa trevigiana, che una famiglia ha denunciato alla Procura di Treviso, per i gravi comportamenti tenuti nei confronti del loro figlioletto di sei anni, affidato per quasi 2 anni ad un’amorevole famiglia, e ora strappato per essere inspiegabilmente destinato a nuovi affidatari sconosciuti, e distanti oltre cento chilometri.


Condizione che non gli permetterebbe di avere più costanti rapporti con i familiari, né con gli amichetti, e i compagni di scuola.

"Per quale ragione spostare questo bambino così lontano e per di più fuori regione? – spiega l’avvocato Miraglia, al quale i genitori naturali del bimbo si sono affidati per ottenere giustizia."
"Se fosse dipeso da gravi problemi di inserimento nella famiglia affidataria, sarebbe comprensibile: invece sono affidatari splendidi, con i quali vanno d’accordo sia il piccolo, che i genitori naturali."
"In poco tempo il bimbo si era ambientato, migliorando nei problemi di sviluppo che presentava. Portarlo ora senza motivo così lontano pregiudicherebbe il suo benessere e il rapporto con la sua famiglia di origine".


Ma c’è di peggio, in quanto la relazione, che gli assistenti sociali e la psicologa hanno steso, e presentato al Tribunale per i minorenni di Venezia, per motivare la scelta di cambiare famiglia affidataria, è completamente davvero singolare: hanno dipinto i genitori naturali e pure quelli affidatari come delle persone inadeguate, così come la zia paterna, nonostante abbia in affidamento il fratello più grande di questo bambino.

Da qui la decisione di denunciare l’equipe.

"Di questo comportamento così grave – prosegue l’avvocato Miraglia – investiremo anche l’ordine degli assistenti sociali e porremo la questione all’attenzione del presidente della Regione Luca Zaia: è mai possibile che in tutto il Veneto non ci sia una famiglia adeguata ad accogliere questo bambino e sia necessario trasferirlo così lontano?".

Non vorremmo pensare che dietro questo affido ci sia interesse diverso?... a pensar male si fa peccato diceva qualcuno.

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