Sull'omofobia e il Ddl Zan...

Sull'omofobia e il Ddl Zan...
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Sull'omofobia si potrebbero versare fiumi di inchiostro, ma preferisco essere sintetico e (si spera) incisivo. I gay sono stati perseguitati durante il nazismo (si pensi all'Olocausto) e il comunismo russo (i Gulag). Attualmente in nove paesi islamici tra cui Arabia Saudita e Iran è in vigore la pena di morte. Personalmente la trovo riprovevole e non legittima dal punto di vista etico per chi è un serial killer: figuriamoci per chi è gay! In Italia l'omofobia raramente si manifesta con aggressioni fisiche, ma spesso assume la forma più sofisticata di violenza psicosociale (irrisione, calunnia, diffamazione). Chi utilizza parole come  finocchio, invertito, checca nei confronti di qualcuno dovrebbe essere perseguito legalmente perchè sono termini offensivi ed ingiuriosi. In Italia sovente si va dal pregiudizio (atteggiamento o convinzione) alla discriminazione (al vero e proprio comportamento). C'è chi disapprova socialmente; chi discrimina sul luogo di lavoro; chi vorrebbe redimere "il diverso"; chi molesta sessualmente perché in certi casi chi disprezza compra. Nella provincia italiana viene esercitato da sempre un controllo sociale tramite pettegolezzi, più o meno fondati. Basta essere degli scapoli effeminati o non piacenti al gentil sesso per essere considerati talvolta come gay. Spesso chi è gay o chi viene additato come gay nell'adolescenza pensa al suicidio. Si pensi qualche decennio fa a Mario Mieli, oggi considerato uno dei più grandi pensatori omosessuali italiani, che si suicidò, mettendo la testa nel forno. Ciò la dice lunga sul suo disagio esistenziale, che era dovuto alla situazione molto difficile, in cui vivevano gli omosessuali in quegli anni. Addirittura si arriva al paradosso che anche alcuni gay interiorizzano l'omofobia e che alcuni omofobi sono omosessuali latenti. La mentalità comune spesso esercita una pressione immane. Eppure basterebbe leggere Freud. Eppure basterebbe leggere Jung, quando parla di Animus ed Anima, teorizzando a livello psichico una parte femminile nell'uomo ed una parte maschile nella donna. Ma a tal riguardo già Virginia Woolf con i suoi libri aveva dimostrato l'androginia della mente umana.  Per molti la psicologia è qualcosa di astruso. Allora ricordiamoci alcune cose basilari ed elementari. Voliamo basso. Va ricordato che l'omosessualità non è un reato e neanche un disturbo mentale che rende pericolosi socialmente (non è menzionata nel DSM e neanche nell'ICD)! Eppure basterebbe ricordare che siamo in uno stato di diritto! Basterebbe rispettare l'articolo 3 della Costituzione! Non c'è bisogno di una laurea in legge per capire ciò! Basterebbe rispettare i semplici principi di non ledere la libertà altrui, di rispettare il prossimo, di convivere civilmente con chi ha un altro orientamento sessuale, di garantire la libera espressione della propria identità a tutti! La classe politica non riesce a dare il buon esempio. Nell'orientamento giuridico italiano non è prevista alcuna legge specifica sull'omofobia. Ora c'è il disegno di legge (Ddl) Zan, dal nome del relatore alla Camera. Ma viene fatto ostruzionismo. Questo disegno di legge tutelerebbe le donne, le persone Lgtb, i disabili. È un disegno di legge contro ogni forma di discriminazione. Ci sono  comunque anche conservatori, i quali ritengono che si passerebbe da un estremo all'altro, che in questo modo la teoria gender avrebbe la meglio e le drag queen andrebbero nelle scuole a leggere fiabe, dove il principe azzurro si bacia con un uomo, come ha dichiarato il senatore Pillon. Da un lato c'è la teoria gender (secondo cui l'identità di genere viene costruita socialmente) e dall'altro la teoria conservatrice (secondo cui la teoria gender è un complotto delle lobby Lgtb per distruggere la famiglia tradizionale). Ognuno può pensarla come vuole, ma alcuni casi di cronaca sono la spia che l'Italia dal punto di vista dei diritti civili è ancora un Paese arretrato: come ad esempio Jean Pierre e Alfredo aggrediti nella metropolitana di Roma perché si baciavano oppure Marika di 22 anni, ripudiata dalla famiglia perché lesbica. L'attuale bicameralismo perfetto non aiuta, anche se è stato ideato dai costituenti per salvaguardare la democrazia. Ci vorrebbe perciò un decreto legge da parte del governo sull'omofobia. Attualmente il movimento Lgbt ha poco potere in termini pratici. Neanche i mass media aiutano a cambiare la mentalità comune. Spesso i giornali di gossip vanno a caccia di scoop riguardanti l'omosessualità vera o presunta di questo o quel vip. A mio avviso ognuno può liberamente fare coming out, ma dovrebbe essere considerato scorretto l'outing. Ognuno può rivelare il proprio orientamento sessuale ma allo stesso tempo a tutti dovrebbe essere garantita la privacy. Anche l'outing è segno di omofobia nei confronti di una persona, che vorrebbe vivere la propria omosessualità come un fatto privato. La comunità artistica ed intellettuale invece si dimostra più evoluta. Grandi scrittori e pittori erano e sono omosessuali. C'è chi pensa che siano diventati memorabili grazie alla propria omosessualità e chi invece che lo siano diventati malgrado la propria omosessualità. La discussione è ancora in corso. Comunque l'arte si dimostra da sempre più libera e più aperta.

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