Riflessioni, dubbi, interrogativi sulla libertà femminile...

Riflessioni, dubbi, interrogativi sulla libertà femminile...
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Ma esiste davvero la libertà femminile? Oppure molte donne si sentono libere soltanto perché possono ricalcare e scimmiottare le libertà maschili, imitando gli uomini nelle loro cose peggiori? E poi ci sono ancora molte donne che sono libere a uso e consumo degli uomini. Alcune donne, non tutte intendiamoci, si sentono "libere" di essere merce per gli uomini e per la società stessa. È davvero libertà? E poi indipendenza è davvero libertà? Emancipazione è davvero libertà? Autogestione è realmente libertà per le donne? Le donne per essere libere devono essere come gli uomini? Tutto o quasi deve basarsi sull'uguaglianza quando ci sono molte differenze? Perché le donne non rivendicano nuove forme di libertà basate sulla loro unicità e sulla loro diversità rispetto all'uomo?



La donna è veramente libera oggi, nonostante la rappresentazione sessista e maschilista della moda, del cinema, della televisione? La donna è veramente libera di gestire il suo corpo quando il suo corpo è appannaggio esclusivo del consumismo, del patriarcato residuo, del maschio? Una donna, diciamocelo francamente,  non è realmente libera di essere, né di apparire, né di fare come vuole. È veramente libera la donna, nonostante una fetta consistente della popolazione maschile intenda ancora oggi l'amore come possesso esclusivo? È davvero libera, nonostante alcuni uomini intendano le forme di libero amore come controllo e sfruttamento della loro compagna, come ansiolitico e modo di ridurre la loro angoscia di separazione? È veramente libera quando sempre più ragazze devono accettare come prova d'amore di farsi filmare durante momenti di intimità, salvo poi essere ricattate nel caso volessero lasciare fidanzato o marito? È veramente libera quando per certa mentalità comune se una donna ci sta è una poco di buono, ma è anche una poco di buono se non ci sta? È veramente libera la donna, nonostante l'occupazione femminile sia relativamente bassa ed esista il cosiddetto soffitto di cristallo? È realmente libera, nonostante stupri, molestie, stalking, femminicidi, violenze di ogni tipo? Per alcuni lo stupro è ancora colpa delle donne, prendendo come riferimento un retaggio ancestrale e atavico. La denuncia per stupro o per molestie è uno strumento che ancora oggi non tutela adeguatamente le donne, è un'arma a doppio taglio, talvolta innocua per il colpevole e lesiva della dignità, della reputazione della vittima. Quanto durerà ancora questo tipo di mentalità? La società stessa non discrimina ancora oggi le donne in base all'aspetto fisico? Le belle donne non sono forse più avvantaggiate di quelle che non lo sono? È libertà questa, nonostante la dipendenza dal giudizio degli uomini? Una donna matura oppure obesa è davvero libera di andare al mare e mettersi in topless o deve dipendere dalla prova costume? Una donna è davvero libera di allattare suo figlio in pubblico oppure qualcuno lo considera un atto osceno? Certo la donna è più libera di un tempo. Dei passi avanti sono stati fatti, ma ci sono ancora molte conquiste da raggiungere!



Una donna realmente emancipata e libera deve mettere in conto anche di incappare nella solitudine, anche e soprattutto per incomprensione, ostracismo, se non emarginazione della stessa società.  Tutto ciò non avviene quando una è giovane, bella, in carriera. Ma è probabile che avvenga quando una donna perde gioventù, bellezza, indipendenza economica.



Un uomo può essere davvero femminista? Oppure è solo femminismo ipocrita e di facciata, per secondi fini? E se non è vero che certe donne sono le peggiori nemiche delle donne, come fare per combattere quella forma di "maschilismo" insito in alcune donne, vittime della tradizione secolare e di modelli antiquati? Forse è ineliminabile una certa quota di donne che danno manforte agli uomini più retrogradi? Solo il tempo potrà eliminare le donne schierate in retroguardia? Certe donne possono anche essere molto emancipate, però si devono scontrare quotidianamente con la mentalità chiusa dei condomini, dei rioni, dei paesi, delle cittadine. Ancora una volta è vera libertà questa? Noi uomini raramente siamo disposti ad accettare la libertà femminile di sbagliare, come abbiamo da sempre noi uomini. È di nuovo libertà questa? Chi è che deve fare il primo passo? La società civile? Dei legislatori illuminati? In questa guerra dei sessi mi sembra che gli uni non sappiano riconoscere i diritti sacrosanti e le ragioni delle altre e viceversa. Perché questa continua contrapposizione invece del riconoscimento altrui? Gli uomini spesso non cercano di capire le donne e viceversa. Mi sembra che ogni conquista femminile sia dovuta alla vittoria, alla risultante di un atto di forza tra le categorie in gioco e non alla legittimità, alla giustizia, alla verità,  al bene comune, etc etc. Ogni conquista quindi è sempre frutto di un grande sforzo di poche donne illuminate. E spesso le generazioni successive di donne non capiscono questo sforzo oppure travisano quella nuova forma di libertà.




Vuoi per l'emancipazione dei costumi, vuoi per le conquiste del femminismo e del post-femminismo, vuoi per la conoscenza maggiore della sessuologia da parte di tutte, vuoi per la diffusione del porno di massa, oggi le donne pretendono l'orgasmo. Un tempo se un uomo soffriva di eiaculazione precoce poteva dire alla sua donna che era perché l'amava troppo e la sua donna faceva finta di niente, sopportava e lo rassicurava.  Oggi no. Non è più così.  Se una donna oggi ama veramente un uomo chiama il sessuologo. Altrimenti lo lascia, se non ci sono di mezzo questioni economiche o di figli, oppure lo tradisce.



Alcune donne dicono che non esistono più i maschi di una volta: quelli bravi a letto e allo stesso tempo galantuomini. Ma si ricordano veramente come erano i maschi di una volta? Certe donne parlano così tanto per parlare!?! Certe donne si lamentano perché gli uomini oggi non sono più gentili come un tempo e non aprono loro la portiera. Ma le donne di oggi come sono? Oggigiorno si è persa la gentilezza. L'educazione civica non viene più insegnata a scuola. Ma questo vale per tutti e tutte indistintamente.  Non ne facciamo una questione di genere. E poi li hanno veramente conosciuti quei maschilisti retrogradi,  quei misogini brutali, quei diffamatori patologici, quei violenti narcisisti, quegli uomini padroni di un tempo? Negli anni '80  c'era sempre chi non mandava la moglie a lavorare, perché le donne che lavoravano erano viste come traditrici.  Negli anni '80 c'era chi considerava le vedove delle puttane con cui provarci in tutti i modi. Negli anni '80 c'era ancora chi uccideva per onore le donne. Di cosa stiamo parlando? Se volete più libertà ed emancipazione dovete accettare anche lo spiazzamento dell'uomo di oggi ed accettare la sua psicologia più fragile, perché rientra nell'ordine delle cose e questi due fenomeni sono correlati, vanno di pari passo.



Alcune donne sono in carriera, sono emancipate e molto agguerrite. Non vogliono vivere la vita delle loro mamme e nonne. Rivendicano la libertà che le passate generazioni di donne non hanno avuto. Con il coltello tra i denti quasi vogliono riscattare tutta la sottomissione e la subalternità delle donne in questi millenni di civiltà occidentale. Sembrano voler dire: "un poco per uno in collo a mamma".




Ma a mio avviso la vera  libertà intesa come autentico margine di autodeterminazione delle donne è risibile o almeno molto risicato, quasi inconsistente. È veramente libera la donna che si fa condizionare dai mass media, che accetta il compromesso sessuale, che si adegua al conformismo e alle mode? È veramente libertà quella di provare a diventare famose facendo contenuti porno su Onlyfans per poi in genere guadagnare solo 180 euro al mese? Per una ragazza che svolta con Onlyfans quante sono quelle che finiscono come carne da macello per il web? Molte donne arrivano alla mezza età insoddisfatte e vivono di rimpianti, alcune rifugiandosi nell'alcol.  Le domande cruciali che si dovrebbero fare le donne sono le seguenti: ho fatto veramente quel che ho voluto? Faccio veramente ciò che voglio? Quel che sono stata e quel che sono l'ho davvero voluto io? Ho scelto veramente in piena libertà? Bisogna mettere in conto che filosoficamente siamo tutti più "liberi da" che più "liberi di", che come scriveva Schopenhauer l'uomo può fare ciò che vuole, ma non sa volere ciò che vuole. Consideriamo pure tutti i limiti intrinseci della libertà umana, ma una donna queste domande quando si guarda allo specchio la mattina dovrebbe farsele, se è un minimo onesta con sé stessa e non vuole vivere una vita che è finzione o peggio ancora continuo autoinganno.



La vera libertà è trovare una dimensione propria, autentica. Ritagliarsi uno spazio di libertà è limitante e limitativo per le donne. La vera libertà passa prima dal pensiero prima che dalle azioni. La vera libertà è soprattutto interiore.

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