Ah l'amore!

Ah l'amore!
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L'amore non si può prevedere, quantificare, calcolare, mettere in preventivo. L'amore è un evento troppo complesso per il calcolo della probabilità.  L'amore contiene in sé molti fattori casuali, anzi è un fatto casuale, stocastico, che non si può prevedere come non si può prevedere dove cadrà la prossima goccia di pioggia sull'asfalto.  L'amore non lo puoi calcolare con la formula di nessun teorema perché la probabilità che accada è condizionata da una quantità illimitata di altri eventi, a loro volta condizionati da una quantità inenarrabile di altri eventi. L'amore non è matemabilizzabile. Quando scegliete un o una partner lo fate in modo mai totalmente casuale ma solo in parte e mai totalmente ragionato. Quando scegliete il vostro amore di solito cercate una persona che sia rappresentativa della popolazione per canoni estetici,  in parte che rispetti certi vostri gusti e abbia caratteristiche a voi consone, talvolta in base alle vostre preferenze individuali. Di conseguenza la scelta di un partner non rispecchia le regole dei campionamenti scientifici.  Poi è questione anche di affinità,  di congruenze, di compatibilità in ogni ambito. Ogni amato/a dovrebbe teoricamente far parte di un sottoinsieme molto raro e esiguo: dovrebbe essere di bella presenza, stare bene economicamente,  soddisfare sessualmente, sapere rispettarvi, etc etc. Di solito ci si accontenta della presenza di almeno uno di questi requisiti. Qualche sognatore, facendo delle forzature, ha detto e scritto che esisterebbe l'equazione dell'amore e sarebbe data dal teorema di Dirac, secondo cui: “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma diventano un unico sistema". Ma quando mai accade nella realtà effettiva tutto ciò? A onor del vero le persone non perdono mai tempo e trovano subito da rimpiazzare gli/le assenti. Poi ci sono stati degli psicologi sociali che hanno messo a punto formule matematiche per calcolare se è amore oppure no o quanto può resistere una coppia. Ma a me personalmente non convincono. Mi sembrano ricerche inutili, non serie, insomma uno spreco di tempo e di energie intellettuali. La scienza -proprio no- non può dirci niente sull'amore. E l'arte? A mio avviso esistono le parole individuali e soggettive che aprono il cuore dell'amata/o, ma non esiste nessuna definizione esaustiva né univoca dell'amore. Ogni animo ha il proprio codice di accesso.  Anzi le parole possono ben poco, spesso sono di troppo. Ci sono parole che aiutano ad amare e a essere amati;  esistono le parole per l'amore ma non esistono le parole dell'amore, a meno che non si voglia intendere con queste le sciocchezze o le volgarità degli amanti nei momenti delle effusioni o nei momenti di abbandono del piacere. Ci hanno provato scrittori, poeti, filosofi di ogni cultura ed epoca a definire, spiegare, classificare l'amore, ma è vero tutto e il contrario di tutto: diciamo che è un fine irraggiungibile perché non è cosa umana. Così accade che ognuno sceglie l'espressione poetica di questo o quell'autore, che gli sembra più calzante, ma quello che trova illuminante l'uno non lo trova altrettanto illuminante un altro. Non ci si innamora mai delle parole. La frase che trovo più giusta sull'amore è quella di Palleiron: "L'amore? Prima sono parolone, mentre dura sono paroline, e dopo sono parolacce". Le parole giuste comunque in amore devono essere sempre proferite dalle persone giuste, ma le persone hanno sempre la priorità sulle parole, che comunque hanno tempi e modi giusti che ne determinano la convenienza e l'appropriatezza (ma questo poteva contare molto di più ai tempi di "Orgoglio e pregiudizio"). In amore c'è sempre chi dà di più e chi dà di meno, chi comanda e chi è succube: il rapporto paritario è un'utopia, così come sono  utopie  ai giorni d'oggi la monogamia o l'amore eterno. Mai come oggi amare significa essere animaleschi o saper risvegliare il lato animalesco dell'altra persona. Come dice la canzone  è una questione di chimica. Oggi prevale su tutto e su tutti l'intesa sessuale.  Il romanticismo è finito. Oggi chiunque, sia uomini che donne, in un rapporto amoroso vengono valutati e giudicati in base alle loro prestazioni erotiche. Di solito ciò viene fatto tramite la doppia morale: una donna per soddisfare veramente il marito deve essere la sua puttana, ma naturalmente deve essere puttana solo con lui, nella maggioranza dei casi, a meno che non si inneschi un circolo vizioso di voyeurismo e tradimenti consapevoli. E chiaramente molte donne si sposano con imprenditori e ingegneri, ma poi li tradiscono in modo seriale con chi fa lavori più umili. All'orgasmo, ops...al cuore non si comanda!

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