Sui nani da giardino e su chi li rubava...

Sui nani da giardino e su chi li rubava...
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Negli anni novanta venne creato il Fronte di liberazione dei nani da giardino. Di notte gruppi di giovani col passamontagna si introducevano in ville e villette per rubare le statuette, spesso di terracotta, che secondo il folklore proteggerebbero le case dagli spiriti maligni e dalle negatività. Poi le "liberavano" nei boschi, spesso disponendole in cerchio. Le loro imprese finirono subito sui giornali ed in molti siti internet. Assursero alla cronaca tra lo stupore, l'incredulità e l'ilarità di molti. Il fenomeno si diffuse a macchia d'olio. Tra il serio ed il faceto sorsero diversi movimenti, presi dallo spirito di emulazione. L'usanza si diffuse anche qui in Italia, soprattutto in Lombardia ed in Toscana. Basta fare una ricerca su Google e ci si imbatte subito nel M.A.L.A.G (Movimento armato per la liberazione delle anime da giardino). Coloro che rubavano i nani sostenevano che avessero  un'anima e che soffrissero,  imprigionati in un giardino. Alcuni intellettuali hanno manifestato il loro plauso, affermando che i nani da giardino erano kitsch. In fondo i nani da giardino erano decorazioni di abitazioni borghesi. In fondo questi nani non erano forse simbolo del declino della tanto disprezzata piccolo-borghesia? I figli dell'ideologia non potevano che ideologizzare anche questo fenomeno. La rivoluzione non è possibile? Non è possibile la palingenesi delle istituzioni? Le riforme tanto auspicate tardano ad arrivare? E va bene! Accontentiamoci allora dei nani da giardino! Ma perché questi soloni della cultura non lanciano i loro strali e non indirizzano la loro furia iconoclasta contro il cattivo gusto presente nelle opere di arte contemporanea, come quelle di Duchamp, Manzoni o più recentemente di Cattelan? Perché limitarsi a criticare in modo distruttivo soltanto il cattivo gusto di alcuni prodotti commerciali economici come i nani da giardino, le navi in bottiglia o la neve in bottiglia? In fondo questi oggetti non hanno alcuna pretesa artistica. Se il cattivo gusto rientra nei canoni dell'avanguardia non può considerarsi tale, ma un tramite per approdare al cosiddetto shock? Inoltre per creare nani da giardino, che siano fabbricati in serie oppure che siano artigianali, ad esempio ci vuole ideazione ma anche perizia, esperienza ed organizzazione per la realizzazione.  Molti artisti concettuali per le loro installazioni hanno bisogno spesso solo di un minimo di astrazione: diciamocelo francamente, non hanno bisogno di niente altro. Sono finiti i tempi quando per essere ritenuti artisti bisognava saper dipingere o saper scolpire. Questa è la Kunstwollen dell'epoca. Infine il fondatore del movimento di liberazione dei nani da giardino, intervistato a riguardo, definì tutto ciò una cretinata. Rubare i nani perché bisogna preservare la loro umanità è stata solo una goliardiata, una provocazione fine a se stessa.  Nell'agosto del 2006 in Lombardia due ragazze maggiorenni sono state arrestate e  due minorenni  sono state denunciate perché sorprese a rubare nani da giardino. Secondo la legge italiana avevano commesso un furto ed avevano violato una proprietà privata. Il triste paradosso è che la giustizia italiana mette in carcere i ladri di nani da giardino, i rubagalline, i ladri di arance e non mette in galera i veri malfattori, i grandi corrotti e corruttori; mi si scusi per l'opinione spassionata e mi si tacci pure di qualunquismo. È lapalissiano che rubare i nani da giardino sia una stupidata, così come ritenerla un'opera culturalmente meritoria e così come è troppo fiscale punirla con un arresto o una denuncia a piede libero. Sono altri i problemi del mondo, anche se la stessa diffusione di cattivo gusto può essere un piccolo problema, dato che, stando così le cose, è davvero difficile che la bellezza salvi il mondo. Ho appreso in questi giorni che il blocco del canale di Suez, determinato da una nave portacontainer dal 23 al 29 marzo, ha causato una carenza di materie prime con cui fabbricano i nani da giardino. Con la pandemia i negozi di giardinaggio di tutto il mondo hanno aumentato notevolmente il loro fatturato, la domanda degli gnomi da giardino è aumentata notevolmente e i titolari erano disperati per non poter soddisfare le richieste dei clienti. Alcuni si sono rallegrati per questa notizia? È meglio che i nani stiano in giardino oppure che per un certo periodo di tempo non vengono creati? Quale è la cosa migliore tra le due? Fortunatamente rubare nani da giardino non è più di moda e poi anche questa era una cosa di cattivo gusto perché non prendeva in minima considerazione quanto i bambini fossero legati ad essi. Va detto che i ladri di nani da giardino si sono dimostrati originali e creativi, ma a che servono queste doti se non sono incanalate nei giusti binari, se non si rispetta gli altri, se non si ha conoscenza della tradizione? I ladri di nani da giardino in definitiva erano goliardici, che difettavano di empatia: pensavano solo al loro divertimento e non alla violazione dell'intimità o alle conseguenze psicologiche del furto per i familiari. In fondo anche farsi rubare Eolo era un piccolo trauma per i più piccoli e non. Ma i ladri di nani da giardino vanno comunque scusati perché erano giovani e la loro era una ragazzata.

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