I candidati PD di Verona si riuniscono per parlare ai loro elettori di sanità pubblica al Caffè Fantoni di Villafranca, con la partecipazione dell’onorevole Beatrice Lorenzin.
“Il Veneto è la Cenerentola a livello nazionale per quanto riguarda la sanità pubblica, è la regione che investe meno e questa cosa deve cambiare.” Esordisce così la Consigliera Regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon alla conferenza stampa di Villafranca, dichiarandosi determinata a portare avanti una battaglia su temi concreti e sentiti dalla maggior parte dei veneti.
Il suo intervento ha messo in evidenza problematiche come la mancanza di medici di base e di pronto soccorso, la lentezza delle liste d’attesa per la cura pubblica, l’eccessiva burocrazia amministrativa, l’invecchiamento della popolazione, la denatalità e l’impossibilità di effettuare procreazione medicalmente assistita (PMA).
“Il nostro obiettivo è affrontare le realtà importanti, vogliamo ribadire la nostra vicinanza al territorio e risolvere le sue problematiche.” Affermano le candidate Federica Foglia e Anna Maria Sterchele, dando continuità alle parole espresse dalla consigliera e ribadendo la certezza di un futuro migliore grazie a questo spirito di affinità tra popolo e politica.
A seguire è stato l’intervento di Beatrice Lorenzin, già Ministra della Salute e capolista della coalizione Pd – Democratici e Progressisti al Collegio Veneto 02 per il Senato. “Il covid è stato per noi una durissima lezione, ci ha fatto capire che la salute non è un costo ma un investimento sulle vite delle persone e sull’economia.” È la frase che più rappresenta la sua idea di sanità pubblica, incentrata sul rafforzamento e sulla velocizzazione della rete sanitaria, in particolar modo di quella veneta, per dare tempestiva efficienza ai pazienti.
“Un grande investimento in merito è certamente quello della digitalizzazione della sanità, che speriamo di far approvare all’unanimità come il piano nazionale sulla salute mentale.”. Le proposte dell’onorevole Lorenzin fanno sperare in una sanità efficiente, di fronte ai 40 miliardi di euro di out of pocket sanitario e al milione di bambini italiani in condizione di povertà.
La conferenza si chiude con la testimonianza di una cittadina obbligata a fare decine di km per ottenere una visita dal medico di base: ciò evidenzia i problemi della sanità veneta e la “politica della vicinanza” proposta dal Partito Democratico in merito.
Di Alessandro Bellamoli