I nostri giovani a rischio dipendenze : oltre un milione e 150mila adolescenti

I nostri giovani a rischio dipendenze : oltre un milione e 150mila adolescenti
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I nostri giovani a rischio dipendenze ecco alcune stime :

  • sono oltre un milione e 150mila gli adolescenti in tutta Italia, a rischio dipendenze da cibo;
  • quasi 500mila potrebbero avere una dipendenza da videogiochi;
  • 100mila circa con tendenze compatibili con il rischio di sviluppare una dipendenza da Social Media.

Troppo diffuso il triste fenomeno dell’isolamento sociale, conosciuto come fenomeno sociale estremo con il nome di Hikikomori, (quando si tratta di una manifestazione estrema e latente).

Sarebbero l’1,8% degli studenti delle scuole medie, e l’1,6% di quelli delle superiori, a rientrare in quest'ultima possibile casistica.

                                            Focus Cannabis

Alla domanda “Hai mai fumato cannabis ?” gli studenti delle superiori hanno risposto positivamente per il 22,3%.

Dalle analisi di questo gruppo si evidenzia che la percentuale più alte è tra i ragazzi, che presentano già il rischio di food addiction, di social media addiction e isolamento sociale, rispetto ai compagni che non hanno mai fumato cannabis, senza alcuna sostanziale differenza tra maschi e femmine.

Tra i ragazzi che hanno fumato cannabis si presentano maggiormente comportamenti di doxing (pratica di cercare e diffondere pubblicamente online informazioni personali e private), sia praticato che subito, di sexting (l’attività di condivisione di contenuti di carattere sessuale tra utenti), sia inviato che ricevuto, di attività di morphing (modificare i lineamenti del corpo e del viso, tecniche usate dai ragazzi che "viralizzano" le foto),  e di social challenge (sfide che vengono lanciate sui social allo scopo di essere diffuse, e diventare virali).

Inoltre si evidenzia una maggiore percentuale di fumatori, consumatori di alcol, con alle spalle episodi di ubriacature avvenuti nell’ultimo mese, e di consumo di altre sostanze d’abuso, e ansiolitici.

Molti ragazzi raccontano di avere difficoltà a parlare con i propri                 genitori, in merito a cose che li preoccupano.

Dallo studio Dipendenze comportamentali nella Generazione Z, nato dall'accordo tra il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, presentato proprio oggi, durante un convegno nella sede dell’Istituto, emergono particolari molto significativi.

Oggetto di studio sono 8.700 studenti tra gli 11 e i 17 anni, intervistati nel 2022, in circa 3.600 scuole secondarie di primo grado e 5.100 circa delle secondarie di secondo grado, dislocate su tutto il territorio nazionale.

Particolarmente approfondito dallo studio in questione, è stato il tema relativo alla relazione tra genitori e figli.

Sono stati raccolti 1.044 questionari, grazie ad un'indagine realizzata con Explora Ricerca e Analisi Statistica.

                                         Il focus è stato :

  • Caratteristiche dei ragazzi con un profilo a rischio (tratti di personalità; dimensione relazionale; contesto famigliare, scolastico e sociale; qualità del sonno);
  • Comportamenti legati all’utilizzo di internet, quali sfide social (social challenges), doxing, sexting e morphing.
  • Competenze genitoriali, utilizzando il confronto tra i profili emotivi e comportamentali autodichiarati dai ragazzi, con quelli riportati dai genitori.

                                          Ciò che è emerso

  • 2,5% (circa 99.600 studenti) presenterebbero caratteristiche compatibili con la presenza di una dipendenza da social media “Social media addiction” , una percentuale che nel genere femminile si aggira al 3,1%, studentesse tra gli 11-13 anni), e 5,1% nelle studentesse di 14-17 anni;

Insomma gli studenti più a rischio appartenenti alla fascia d'età tra gli 11-13 anni, hanno 10,1 volte di probabilità di sviluppare un' ansia sociale grave, o molto grave, ed 5,5 volte in più, di sviluppare un carattere con alta impulsività.

             Disturbo da videogiochi (Internet Gaming Disorder)

La dipendenza da videogiochi o Internet Gaming Disorder, secondo questo studio coinvolgerebbe il 12% degli studenti italiani (circa 480.000).

Il genere maschile ne è il più colpito, con una percentuale che arriva al 18% negli studenti delle secondarie di primo grado, e il 13,8% negli studenti delle superiori.

Le stime che riguardano le studentesse invece si aggirano al 10,8% nelle scuole medie, e il 5,5% nelle scuole superiori.

La percentuale a più alto rischio maggiore si rileva nelle scuole medie con il 14,3%, mentre il dato scende al 10,2% alle superiori.

I disturbi associati sono : depressione moderatamente grave o grave, di 5,54 volte maggiore nei ragazzi di 11-13 anni, e di 3,49 volte nei ragazzi dai 14 ai 17 anni.

Ansia sociale grave o molto grave, con un rischio di 3,65 volte maggiore rispetto alla media nei ragazzi di 11-13 anni, e il 5,80 nei ragazzi 14-17 anni.

                                               Food addiction

Il rischio di food addiction coinvolge 1.152.000 studenti circa tra gli 11 e i 17 anni, di cui più di 750.000 sono femmine, così divise : 271.773 delle scuole medie e 485.413 delle superiori.

  • il 13,1% (circa 523.000) presenta un rischio lieve;
  • il 6,4% (circa 256.000) un rischio moderato;
  • il 9,3% (più di 373.000 ) presenta un rischio grave.

Il campione più a rischio sarebbe quello appartenente agli studenti tra gli 11-13 anni che hanno 11,62 volte in più di probabilità, di sviluppare una depressione moderatamente grave o grave;

Gli studenti appartenenti alla fascia d'età tra gli 11-13 anni, hanno dichiarato di essersi isolati tutti i giorni, negli ultimi 6 mesi, (circa il 30.175 studenti appartenenti alle scuole medie);

Studenti tra gli 14-17 anni circa 35.792 studenti delle scuole superiori).

Riscontrando una prevalenza più alta nelle femmine che tendono ad isolarsi nella loro camera senza uscire di casa, un dato allarmante.

                                  In merito al Focus Genitori

Studenti dai 11-13 anni con un rischio di Social Media addiction dichiarano di avere difficoltà comunicativa con i genitori;

Questa difficoltà di comunicazione con i genitori è dichiarata dal 72,1% dei ragazzi delle scuole medie, che presentano una tendenza rischiosa all'isolamento sociale volontario.

risulta inoltre una percentuale che si aggira intorno all’8,6%, di genitori che non si accorgono di gaming addiction, un rischio che interessa il proprio figlio.

Ci sono inoltre i genitori che dichiarano di non avere un figlio con problemi di food addiction (assunzione incontrollata di cibi poco salutari), e sono circa il 20% dei ragazzi rispettivamente il 9,1% con un disturbo lieve, il 5,5% moderato, ed il 5,2% con un disturbo grave.

Mentre tra i genitori che dichiarano di “osservare problemi di gaming addiction nel figlio” c’è una sovrastima, infatti lo screening in questione non ha riportato la stessa percentuale di rischio indicata dai genitori.

                                     

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