È vero che tutto è politica? Dubbi e interrogativi...

È vero che tutto è politica? Dubbi e interrogativi...
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T. Mann pensava che tutto fosse politica e niente fosse impolitico. Aveva davvero ragione?

Un motto femminista era:  “il personale è politico”. Però se un tempo con questo slogan si voleva cambiare giustamente la condizione subalterna femminile e si volevano far valere i diritti delle donne, il passaggio  successivo è stato di considerare il corpo femminile come uno strumento politico, concezione più che legittima, ma talvolta alcuni hanno portato tutto ciò  all'estremo, l'hanno inteso come la legittimazione della politicizzazione totale di alcuni lati, un tempo ritenuti sacri e inviolabili, della propria persona. Può darsi che sia avvenuta da decenni l'invasione della politica in territori che non le competevano?

Altri non fanno altro che ripetere “il  voto è segreto”, ma molti per il lavoro che svolgono dovrebbero dichiarare  per correttezza, per onestà intellettuale, per sgombrare il campo da ogni equivoco e fraintendimento il loro orientamento politico. Però farlo in molti casi è sconveniente, si attirano antipatie, si può essere soggetti a ritorsioni. In ogni caso ritengo doveroso l'outing e il coming out politico, nel caso in cui una persona  agisca pubblicamente, ma ritengo un malcostume tutto italiano che uno debba avere una tessera di partito o essere in quota di un partito per lavorare in certi enti o istituzioni.  A proposito di segretezza del voto mia nonna mi diceva che al suo paese nessuno dichiarava di votare la democrazia cristiana, ma la Dc vinceva sempre. Questo la dice lunga ancora oggi sul rapporto tra exit poll e desiderabilità sociale.

E veniamo al festival di Sanremo...usare Sanremo per la politica, strumentalizzare la politica per avere più voti a Sanremo oppure entrambe le cose? Ghali e Dargen D'amico hanno espresso opinioni politiche ingenue, le loro dichiarazioni erano mirate ad ottenere più consenso, più visibilità, entrambe le cose o nessuna di queste ipotesi?

Tutto è politico? E la politica è davvero tutto? Cosa si intende per politica oggi? Dai tempi di Aristotele sappiamo che l'uomo è un animale sociale e politico, ma è soprattutto questo o è solo questo?

Contemplare il cielo è un atto politico? Guardare un film è un atto politico? Amare una persona invece che un'altra è un atto politico? Essere gay è un atto politico oppure solo rivendicare e difendere più che legittimamente i diritti della comunità Lgbt? Essere ebrei è un atto politico o lo è solo essere sionisti? Ed essere terroristi è un atto politico o solo un atto criminale? Essere cattolici è politico o lo è solo votare partiti politici che si  professano di ispirazione cattolica? E se votare contro i propri interessi è un atto politico, lo è anche votare qualcuno per un chilo di pasta? Tifare per un partito politico senza averne letto il programma è davvero un atto politico? Non essere informati su quello che accade in politica e  nel mondo è un atto politico o lo è solo astenersi dal voto? Cosa significa oggi presa di posizione? E qualsiasi presa di posizione è davvero politica? Il terreno è scivoloso. La questione è controversa. A ogni modo chiedersi cosa sia un atto politico fa parte del sale della democrazia a mio avviso.

Ci sono ad esempio persone che possono avere un orientamento politico differente e essere d'accordo sull'analisi della situazione, della realtà. Allora forse un'analisi della realtà a 360 gradi, per quanto umanamente possibile, è impolitica e le soluzioni ai problemi sono politiche?  E ancora oggi cosa è un atto politico? La cultura è sempre politica e la politica è sempre cultura? E cos'è rimasto della politica oggi che non ci sono più ideologie? Max Weber distingueva tra etica dei principi, ovvero i valori, le idee e le convinzioni di una persona è l'etica delle responsabilità,  che aveva alla base la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. Ma Weber declinava queste due etiche contrapposte solo in ambito pubblico, tra coloro quindi che volevano governare lo Stato o cambiarlo. L'etica della responsabilità di Jonas riguarda soprattutto la lungimiranza e la coscienziosità che dovremmo avere per i posteri ed è ripresa soprattutto da ecologisti e ambientalisti. Gaber s ogni modo che la libertà è partecipazione alla comunità, alla vita collettiva, alla polis. Forse è questo il modo più nobile di considerare la politica per noi cittadini comuni, strafregsncocene del malaffare, dei compromessi, del cinismo dei politici di professione.  Comunque se la relazione tra etica pubblica e politica, intesa in senso istituzionale,  è molto complessa, allora la moralità privata e l'agire privato ad esempio sono un atto politico e fino a che punto? Accettare dei compromessi sessuali, ricattare sessualmente, evadere le tasse, trattare male le persone, picchiare qualcuno, diffamare qualcuno,  rubare, spacciare droga, commettere crimini sono atti politici oppure lo diventano quando un movimento politico o un partito pongono l'accento su quel determinato comportamento privato? Ancora una volta la questione è controversa, ma dobbiamo porcela, perché è fondamentale per una buona politica, in qualsiasi modo la si intenda.

Credits: foto di Emanuele Morelli

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