Il Teatro Olimpico di Vicenza dà inizio ad uno dei Festival culturali più importanti del paese, il primo ospite ha rilevanza internazionale: lo scrittore israeliano David Grossman.
Le conferenze culturali, assieme a tutto quello che ruota attorno all’arricchimento personale come gli spettacoli teatrali, il cinema, i musei d’arte e, perchè no, anche la beneficienza, godono giustamente di grande glorificazione, ma non hanno sempre il giusto riscontro tra le persone. Questa premessa non vuole precedere un intento moralistico, anche se sarebbe necessario in contesti simili, ma preannunciare la sorpresa partecipazione del pubblico all’apertura del Festival della Bellezza 2023.
[foto che ritrae David Grossman]
Il primo grande ospite della rassegna culturale è stato l’autore israeliano David Grossman, dalla cui mente sono nate grandi opere tradotte in tutto il mondo. “Che tu sia per me il coltello” rappresenta probabilmente il suo più grande successo: non si tratta di un macabro invito a uccidere il prossimo, bensì di una citazione kafkiana; riprende una delle “Lettere a Milena” dove lo scrittore boemo invitava la donna ad essere un mezzo per conoscere meglio sé stesso.
“Ammiro molto Kafka, la sua brutalità e il suo modo di scuotere l’anima, l’amore deve far venire a galla altri sentimenti piacevoli e terribili, scavando dentro di noi come un coltello.”
Essendo un prosatore navigato l’ispirazione non è limitata ai grandi della letteratura: “Tra le fasi più divertenti e logoranti c’è anche quella di lasciarsi trascinare dall’immaginazione, la nostra mente può compiere viaggi fantastici ma devono essere ben incanalati nella musica delle parole e della letteratura.”
Se la mente viaggia, si eliminano gli elementi inutili e se le parole prendono ritmo è facile cadere in ricordi personali e manipolare la realtà: è questa la capacità di un vero scrittore ed è qui che l’arte imita la vita. La situazione di intimità con il pubblico ha portato lo scrittore a condividere alcuni momenti personali che lo hanno portato a bloccare la sua produzione, su di tutti il lutto per il figlio perso durante il conflitto libanese.
Da qui è inevitabile ricordare il conflitto Israelo-Palestinese, con il quale l’autore e la popolazione di due paesi convivono da ormai 55 anni. Dal teatro si è sollevata la speranza di una risoluzione pacifica, basata sulla stanchezza di due popoli diversi ma logorati da un odio che forse non avrà mai fine.
[foto dell'evento, avvenuto la sera del 27 Marzo 2023]
I prossimi incontri avranno come ospiti uomini e donne illustri della cultura italiana, già annunciati Massimo Recalcati, Patty Pravo, Alessandro D’Avenia, Morgan, Frida Bollani Magoni e altri.
Shalom.
Di Alessandro Bellamoli