Mogliano Veneto 21 Gennaio 2022, dentro Villa Chiarle, villa storica, ormai in condizioni di trascuratezza, mercoledì nel primo pomeriggio è morta l'imprenditrice Maria Chiara Gavioli, stroncata ad appena 47 anni da un malore improvviso, presumibilmente da un infarto.
La donna, da tempo malata, si faceva vedere raramente in giro, ed appariva sempre più provata e dimagrita.
Maria Chiara Gavioli era nota nel mondo delle cronache mondane, per la relazione che intrattenne con l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, quando era ancora un giocatore.
Nel 2012 Maria Chiara Gavioli, rimase invischiata nel crac di Enerambiente, società che si occupava della raccolta e del trasporto dei rifiuti a Napoli tra il 2010 e il 2011, gestita dal fratello Stefano.
A causa del crac Enerambiente, Maria Chiara fu accusata di bancarotta per distrazione, finendo anche in carcere, solo in seguito al ricorso presentato da Fabio Crea, all'epoca dei fatti suo avvocato, presso il tribunale del Riesame di Napoli, la donna riacquistò la libertà.
All'epoca Maria Chiara dichiarò di non essere a conoscenza della sua nomina nel Cda dell'azienda, sottolineando di non essersi mai occupata della società, tanto da non essere a conoscenza circa l'utilizzo del denaro della società, e di non aver mai distratto beni dalle casse dell'azienda di famiglia.
Fu in quell'occasione che la Gavioli, raccontò del rapporto conflittuale con il fratello 64enne Stefano, aggiungendo che il denaro da lei utilizzato era frutto dei suoi proventi derivati dal suo lavoro di modella, e che solo quando le spese da sostenere erano superiori alle sue possibilità, si rivolgeva ai suoi genitori.
La vicenda continuò a giugno 2020 quando il sostituto procuratore di Venezia (dove il processo venne trasferito per competenza) Roberto Terzo formulò richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Maria Chiara Gavioli.
Insieme a lei veniva chiesto il processo anche per altre 20 persone, 19 delle quali accusate di bancarotta fraudolenta, tra cui anche il fratello Stefano Gavioli.
Le accuse formulate dal pm erano : distrazione, occultamento, dissipazione del patrimonio aziendale a danno dei creditori, dal momento che Enerambiente fallì con un passivo di 106 milioni.
Fatture false, ed ingenti somme che sarebbero state usate per spese personali, per coprire debiti di altre società, e mutui di Stefano Gavioli.
A trovare il corpo senza vita di Maria Chiara è stata la collaboratrice domestica, la 47enne era distesa a terra, poco distante dal corpo esanime, sono stati rinvenute alcune confezioni di farmaci.
Il personale sanitario del Suem 118, allertato dalla colf, non ha potuto far altro che constatarne la morte per arresto cardiocircolatorio, le cause del decesso sono naturali.
Maria Chiara Gavioli lascia due figli.