Torvaianica i festini del 1953 dei politici e notabili DC, e la morte della 21enne Wilma Montesi.

Torvaianica i festini del 1953 dei politici e notabili DC, e la morte della 21enne Wilma Montesi.
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Torvaianica 09 Aprile 2022, il 9 Aprile del 1953, scomparve la 21enne Wilma Montesi.

Era l'11 Aprile 1953, quando venne ritrovato il corpo senza vita della ragazza, sulla battigia della spiaggia del litorale romano, a scorgerlo quasi per caso fu proprio un manovale, prima di iniziare la sua giornata di lavoro, fermatosi per qualche minuti in spiaggia a fare colazione.

Se non fosse che in lontananza un lembo di stoffa mosso dal vento, attirò l'attenzione del ragazzo, che incuriosito si avvicinò, scoprendo il corpo senza vita della ragazza.

Quella ragazza era Wilma Montesi, dapprima descritta come una sconosciuta dai giornali, e successivamente identificata dal padre, che aveva capito subito che si trattava della figlia, leggendo la descrizione data dai giornali.

Piedi nudi, senza gonna né calze e reggicalze, ecco come fu ritrovato il corpo di Wilma, immerso nell'acqua bassa, in prossimità della battigia.

Il 9 Aprile, prima di scomparire Wilma, aveva declinato l'invito al cinema, da parte della madre e della sorella, dicendo che sarebbe rimasta a casa, in realtà però la ragazza uscì quel giorno, tanto che intorno alle ore 18:00 fu vista, da alcuni testimoni, sul treno che da Roma portava a Ostia.

Per tutta la notte il padre falegname la cercò invano, raggiunto nel cuore della notte anche dal fidanzato di Wilma, l'uomo che di lì a poco sarebbe diventato suo marito.

In seguito al ritrovamento del corpo, secondo l'autopsia, la ragazza non presentava segni di violenza sessuale, in quanto illibata, pertanto il medico attribuirà il decesso ad un malore improvviso dovuto al pediluvio.

Secondo il medico la ragazza si sarebbe tolta scarpe e calze, per passeggiare a piedi nudi sulla spiaggia di Ostia, e poi inseguito, sarebbe annegata, in quanto colta da malore improvviso.

Il corpo sospinto dalle correnti marine sarebbe approdato nella spiaggia di Torvaianica, certo è che il trucco e lo smalto sulle unghie della vittima risultavano intatti.

La Polizia così chiuse il caso, nonostante i fatti ufficiali avessero destato molti dubbi.

Dopo alcune settimane scoppiò lo scandalo

Il caso di cronaca nera si trasforma in uno scandalo politico e istituzionale.

Wilma avrebbe partecipato ad alcuni festini disinibiti, in cui partecipavano politici e notabili della DC a villa a Capocotta, in occasione della festa del marchese Ugo La Montagna.

Il malore accusato da Wilma venne attribuito ad un mix di alcool e droghe, e la ragazza priva di sensi venne scaricata sulla spiaggia.

Inoltre spuntò il nome di Piero Piccioni, figlio dell’allora vicepresidente del Consiglio Attilio, ministro degli Esteri del governo Alcide De Gasperi, e alto dirigente della Democrazia Cristiana.

Sui giornali si cominciava a parlare d'insabbiamento, grazie anche alla testimonianza di una dattilografa Adriana Concetta Bisaccia.

La credibilità del vicepresidente del Consiglio Attilio, appartenente a Democrazia Cristiana, cominciò a dissolversi.

Anche Maria Augusta Moneta Caglio Bessier d’Istria, confermò la presenza di Wilma alle serate di Capocotta, così le indagini vennero riaperte, travolgendo nello scandalo oltre che il Piccioni e La Montagna, anche il questore di Roma Saverio Polito, accusato d'insabbiamento d'inchiesta.

Era il 1855 quando iniziò il processo, fu l'attrice Alida Valli a scagionare il Piccioni suo fidanzato, asserendo che quella notte si trovava con lei.

Un processo in cui nessuno fu condannato, tutti assolti, dove gli accusatori vennero addirittura condannati per calunnia.

In seguito tra gli indagati finirà anche lo zio di Wilma, Giuseppe Montesi, una persona dai comportamenti libertini, che si pavoneggiava per aver avuto molte avventure amorose, che davanti ai giudici ammetterà di aver trascorso la serata con la sorella della sua fidanzata.

Intanto per la morte di Wilma, non ci sono colpevoli né condannati.

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