TORNA IL TEATRO ESTIVO A VERONA

TORNA IL TEATRO ESTIVO A VERONA
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Il 30 Giugno a Palazzo Barbieri si annuncia il ritorno dell’Estate Teatrale Veronese, dopo due anni di limitazioni a causa della pandemia. L’apertura spetterà a “IL MERCANTE DI VENEZIA”, diretto da Paolo Valerio.

“Fare parte di questo grande ritorno è emozionante, continueremo ad investire nella cultura perchè Verona può diventarne punto di riferimento e alzare la voce.” Interviene così il sindaco Damiano Tommasi nella sua prima uscita in conferenza stampa, dando inizio alla stagione estiva del teatro scaligero.

Ad avviare con lui il Festival Shakesperiano 2022, nucleo centrale dell’iniziativa, erano presenti il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini e parte del cast de “Il Mercante di Venezia”, la prima commedia che andrà in scena Venerdì 1 e Sabato 2 Luglio al Teatro Romano, assieme all’adattatore e regista dell’opera Paolo Valerio.

“Questo è il primo festival che organizzo mettendo da parte le grandi restrizioni e limitazioni che ci hanno condizionato negli ultimi due anni.” Dice Mangolini per sottolineare l’entusiasmo con cui intende portare avanti sia la tradizione del drammaturgo inglese, che una produzione artistica strettamente contemporanea.

A prendere parola sono stati anche i rappresentanti dei due principali sponsor dell’iniziativa: il responsabile della Direzione Territoriale Verona e Nord Est di “Banco BPM” Alberto Melotti, e la presidente del consorzio “Lessini Durello” Diletta Tonello, che hanno ribadito l’onore di partecipare economicamente ad una così grande iniziativa artistica, che dà a tutti la concretezza di un nuovo inizio.

Parte d’eccezione del cast è il noto attore Franco Branciaroli, che citando lo studioso Harold Bloom ha spiegato come “Il Mercante di Venezia” sia l’unica opera in cui l’autore si dimostri uomo ancora legato al suo tempo. “Il protagonista ebreo, Shylock, accetta forzatamente di convertirsi al cristianesimo, e questo è qualcosa che non passerebbe mai per la mente di un fedele.”

Per completare quanto detto da Branciaroli, il regista Valerio ha mostrato come l’intento dello spettacolo sia proprio quello di rendere la figura dell’usuraio ebreo il più moderna possibile, approfondendo le tre tematiche che lo caratterizzano e che ci riportano al nostro tempo: denaro, odio e vendetta. “Si tratta di un uomo perfido che diventa soccombente, la cui tragicità arriva al culmine in una conversione forzata e che mette in risalto il presunto sacrificio cristiano di Antonio.”

La compagnia e il regista incontreranno il pubblico sabato 2 luglio, alle ore 18, al Teatro Nuovo. L’appuntamento è a ingresso libero, e dà una sensazione di vicinanza che fa ben sperare nella ripresa tanto ricercata in questa giornata di presentazione.


Di  Alessandro Bellamoli

foto Ufficio stampa ETV

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