Sanremo 2021: La vittoria del Rock e il Pagellone.

Sanremo 2021: La vittoria del Rock e il Pagellone.
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In un Festival tra rap, indie, pop moderno, follower e influencer. Alla fine ha vinto il genere che non morirà mai: Il rock.

"Il rock è sinonimo di rivoluzione. Il rock non ha mai perso quel significato di libertà d’espressione". Così diceva Billie Joe Armstrong.

Presenza scenica, talento e rock. Signori e signori: i Maneskin. E il rock, quel rock puro e limpido d'altri tempi, i Maneskin lo suonano benissimo.

Loro, i Maneskin, 4 ragazzi di Roma, età tra i 20 anni (la bassista Victoria) e i 23 anni (del batterista Eithan), giovanissimi e trasparenti con il frontman Damiano che da sostenza e dimostra di essere un vero animale da palcoscenico. Loro, i Maneskin, che stravolgono i pronostici e con una canzone fuori dagli schemi sanremesi: vincono il Festival di Sanremo 2021.

Vittoria conquistata con il progresso delle serate, grazie ad esibizioni brillanti e focose, la canzone è salita di livello ed hanno coinvolto tutti. Dalla sala stampa fino al pubblico a casa. Loro, i Maneskin, che hanno messo alle spalle il duo Fedez-Michielin arrivati secondi, canzone carina che avrà comunque il suo lungo  successo, il secondo posto lo devono al televoto-influencer della Ferragni. Al terzo posto Ermal Meta, che era diventato il favorito assoluto dopo esser stato primo nella classifica generale per tutta la settimana, alla fine si è dovuto accontentare del Premio "Giancarlo Bigazzi" per la miglior composizione musicale. Le donne favorite sono terminate tutte dietro: Annalisa 7°, Arisa 10°, Noemi 14° e Malika Ayane 15°. Mentre nei giovani nelle nuove proposte il venerdì ha trionfato Gaudiano

Una band non vinceva dal 2016, allora erano gli espertissimi Stadio. Loro, i Maneskin con il rock che genera rivoluzione. La rivoluzione del Festival di Sanremo, la rivoluzione del nuovo trend giovanile. Di fatti è stato il Festival più giovane di sempre e soprattutto il più seguito proprio dai giovani. Merito della selezione di cantanti, amati dai giovani che si sono fatti apprezzare (tantissimo) al grande pubblico come Colapesce e DiMartino che tra l'altro hanno vinto il premio sala stampa "Lucio Dalla" (e la loro canzone comunque vada sarà un classico della musica italiana), Willie Peyote (che ha vinto il premio della critica "Mia Martini") e altri come Madame (che a 19 anni ha dimostrato personalità ed ha vinto il premio "Sergio Bardotti" come miglior testo), Coma Cose, La Rappresentante di Lista, Fulminacci, Fasma, Gio Evan e Aiello.

Il Festival della nuova tendenza che fa da spartiacque verso il futuro. Perché questo, è in gran parte il futuro della musica.

Merito di Amadeus e Fiorello che hanno avuto il coraggio di tale selezione e hanno avuto il coraggio di portare avanti un Festival difficilissimo, in piena pandemia con 75 pagine di protocolli e soprattutto con la platea vuota. Non era facile, ma ci sono riusciti e anche bene; a loro vanno solo applausi. Così si chiude il loro ciclo e la loro era; Amadeus ha ribadito non ci sarà un "Amarello 3". Un po dispiace, sarebbe bello se tornassero almeno per una sola sera il prossimo anno per prendersi gli applausi del pubblico in sala. E soprattutto spero che il successore (Conti? Cattelan?) potrà continuare questa linea ben tracciata: la linea del ringiovanimento.

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Pagellone del Festival.

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Amadeus: È il solito Amedeo: semplice, piacione e soprattutto ingenuo per le sue gaffe. Lui è così, volente o nolente. Non era facile condurre questo Festival, lo ha fatto bene, con la sua professionalità, cimentandosi anche nel canto e in sketch-salvaserate con l'amico Fiore. Ci ha provato, questo è certo. Ma lui resta fedele a sé stesso, senza andare oltre. Voto: 7+

‌‌Fiorello: Mattatore sempre con la sua unicità. Meriterebbe 10, però alle prime due serate era contratto e spuntato. Lui che vive di pubblico, si è dovuto abituare in una presenza scenica insolita e allo stesso tempo unica. Meno monologhi e più canzoni per ammazzare il tempo. Nelle ultime due sere è stato "equilibrato" e si è acceso mostrando tutto il suo repertorio "salvando" il Festival. Voto: 8.5

‌‌Zlatan Ibrahimovic: Si è dovuto misurare in un contesto a lui sconosciuto. E lo ha fatto bene. Con le "pause" ricordava molto Celentano. Autoironico. Da ricordare il duetto con Mihajlovic in "Io Vagabondo" creando a detta di Fiorello "Gli Abbadeus", il monologo sugli errori nella vita che servono a crescere è da lezione di vita, mentre la frase dove "metterebbe Achille Lauro in un "garage come buttafuori" è un cult. Ai saluti ha detto ad Amadeus: "Per me è stato un onore essere qui, spero di non averti deluso". L'uomo prima del Campione. Avrei voluto vederlo più coinvolto e più co-conduttore, ma ha fatto il suo e lo ha fatto bene. Promosso. Voto: 7.5

‌‌Achille Lauro: Non è più una sorpresa. Amato da tutto il mondo dello spettacolo. Ma anche lui cresce in serata dopo serata. Le prime due esibizioni bocciate. Tributare Renato Zero e Mina è un conto, copiarli è un altro conto e no, non serve copiare. Poi le ultime 3 serate ha messo a frutto le sue leve della creatività artistica, portando sul palcoscenico dell’Ariston, delle performance libere ed originali arricchito con discorsi sensibili. Grazie anche ad interpreti che lo hanno accompagnato. Il suo messaggio finale dice: "Dio benedica chi è. Dio benedica chi gode. Dio benedica gli incompresi. Dio benedica chi se ne frega. Dio benedica noi, esseri umani." La mia preferita, quella del giovedì con una sublime Monica Guerritore (voto 9) ed Emma in Penelope. Voto: 8

‌‌Matilda De Angelis: Brava, bella e solare. Sta al gioco con Amadeus e Fiorello, con sfrontatezza e ironia. Bello il suo monologo "sul bacio", il duetto con Fiorello nelle vesti di Anna Oxa è una prova difficile, ma ne esce dignitosamente. Voto: 7.5

‌‌Loredana Bertè: Medley da 10, è pur sempre la Regina della Musica Italiana, mentre la canzone nuova che sembra la brutta copia di Corazon Espinado cantata per giunta in playback, anche no. Voto: 8.

‌‌Alessia Bonari: L'infermiera della foto-simbolo del Covid sale sul palco per 10 meritati e intensi minuti, due parole di avvertimento nel "dobbiamo stare ancora attenti" e ottiene una standing ovation (dagli orchestrali) per i suoi colleghi. Solare e garbata. Voto: 8

‌‌‌‌Elodie: Beyonce? No! È miss Elodie Di Patrizi. Il paragone ci può stare tutto. Bellezza mozzafiato; commuove con le sue confessioni ed ha cantato e ballato un medley mescolando grandi successi italiani con basi di Madonna e Beyonce, ed ha anche condotto con la sua semplicità. È La consacrazione di una star di levatura internazionale. Voto: 9

‌‌Bella/Leali/Cinquetti: Si ripercorre un medley per la storia della musica italiana sul Festival. La storia fa storia. Ma forse quest'avventata in stile Capodanno si poteva risparmiare. Voto: 6 di stima.

‌‌‌‌Gigi D'Alessio & Friends: Anche questa è un'ospitata che francamente si poteva risparmiare. D'Alessio stesso alla fine dice: "Ho portato i bimbi al circo". Appunto, è Sanremo, non un circo. Voto: 3

‌‌‌‌Alex Schwazer: Ridare dignità ad un campione. Punto. Voto: 6 (intervista breve e fiacca).

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Vittoria Ceretti: Bella, bellissima presenza, ma è un po tesa, un po cordata, un po rigida, sarà l'emozione, ma a 21 anni essere tra le modelle più importanti d'Europa, vivendo anche a Parigi, fa la sua figura, appunto di sola presenza. Voto: 6.

‌‌‌‌Sinisa Mihajlovic: Invitato da Ibra. Parla a cuore aperto della sua lotta alla malattia poi sconfitta. Scherza, ride, si diverte e canta con Ibra e Fiorello in Io Vagabondo dei Nomadi. Voto: 8

‌‌Valeria Fabrizi: Apparizione di 3 minuti. Con tutto il bene che le si vuole, ma.. Perché? Voto: Sv.

‌‌Negramaro: Altra categoria, altro livello, altro pianeta. Incantano nella cover di Dalla e Sangiorgi cita "Anime Salve" di De André prima di cantare "Meraviglioso". Immensi. Voto: 10

‌‌Beatrice Venezi: Direttore D'Orchestra e modella. Incanta e fa il suo dovere con carisma e solarità, premiando il vincitore della categoria nuove proposte Gaudiano. Voto: 7.5.

‌‌Alessandra Amoroso: Canta "Pezzo di Cuore" con Emma e poi fa un monologo con Matilde Gioli (voto 6.5) sui lavoratori dello spettacolo cantando la meravigliosa "Una Notte In Italia" di Fossati. Insipida. Voto: 6

‌‌Emma Marrone: Doppia apparizione, prima nel giovedì nel "quadro" di Achille Lauro, vestita da Dea Greca e poi il venerdì nel duetto della sua canzone con Alessandra Amoroso. Senza grandi acuti Voto: 6.5

‌‌Barbara Palombelli: È una grande giornalista ed il suo monologo coinvolge (voto 8), ma prende troppe arie di presunzione quasi come se fosse una Professoressa severa di scuola. Voto: 5

‌‌‌‌Enzo Avitabile: Omaggio al maestro Carosone. Tributo degnissimo. Voto: 7.5

‌‌‌‌Mahmood: Alessandro ormai è un puro talento e si è consacrato, bello davvero il suo medley che apre con una "Rapide" acappella da brividi. Ipnotico e moderno. Voto: 8.5

‌‌Serena Rossi: Bella, solare e simpatica. Peccato che la sua apparizione è durata solo 10 minuti, giusto il tempo per presentare il suo prossimo show che parte Venerdì 12 Marzo e un big in gara. Meritava più spazio. Voto: 7

‌‌Giovanna Botteri: Stesso discorso per Serena Rossi, apparizione di soli 10 minuti espressi con simpatia, eleganza e carisma, nel mezzo un breve intenso monologo dove lei proprio un anno e mezzo fa si trovava come inviata del TG a Wuhan, ed avvertiva l'Italia dell'arrivo di una pandemia pericolosa chiamata poi Covid. Tutti la sbeffeggiavano, ancora oggi le dobbiamo delle legittime scuse. Voto: 7.5

‌‌Ornella Vanoni: Altra regina della Musica Italiana, incanta con il suo medley e il singolo cantanti in duetto con Francesco Gabbani (voto 7) è una delizia. Non mancano le sue gaffe di pura ironia e simpatia. Nobildonna. Voto: 10.

‌‌Umberto Tozzi: Le sue hit si cantano a squarciagola, ormai è il preferito anche della serie "La Casa di Carta". Al più non si può. Voto: 6.5

‌‌Fogli, Zarrillo, Vallesi: Stesso discorso per Bella, Leali, Cinguetti. Ospitata che sa di Capodanno e la si poteva risparmiare. Anche se alla canzone di Vallesi "La forza della vita" mi è scappata la lacrimuccia. Voto 6 di stima

‌‌Federica Pellegrini / Alberto Tomba: Presentano a loro modo i due loghi per l'Olimpiade di Cortina 2026, davvero una bella iniziativa. Lei bella ed elegante, lui impacciato. Voto: 6.5

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