Roberto Favilla Jr,

Roberto Favilla Jr,
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Musicista “Abroad”

Roberto Favilla Jr, musicista dalle mille sfaccettature, è nato a Londra da madre scozzese della stirpe degli Oliphant, figlia di un’antica famiglia scozzese, e da padre toscano, giornalista, corrispondente di guerra, fotoreporter, e talent scout sportivo.

Sin da neonato, per le molteplici attività ed interessi dei genitori, gira il mondo, viene battezzato nel Duomo di Milano, e a Milano ritornerà solo in età scolare.

Un bambino vivace che dalla voce di Renata Tebaldi, rimane incantato: al suo canto smetteva di piangere, e la chiamava ORANGE GIRL, perché gli era rimasta impressa la copertina arancione del disco che la ritraeva.

L’amore per il pianoforte nasce in lui assistendo ad un saggio di un compagno di scuola: inizia a seguire lezioni private, e si diploma in pianoforte sotto la guida di Anita Porrini. In seguito si diploma in musica jazz, e composizione.

Insegnanti di rilievo presenti, nel corso dei suoi studi, nomi altisonanti come: Tino Tracanna, Emilio Pomarico, Aldo  Clementi, Gino Marinuzzi jr, Sandro Gorli, Luciano Chailly, Giuseppe Colardo, Giancarlo Facchinetti, Yoichi Sugiyama, Mike Abene.

Roberto Favilla, con una simpatia e modestia insuperabile, definisce la sua attività musicale e culturale, un concetto estetico nell’ambito dodecafonico, non necessariamente seriale, ma cerca di accostare intensità sonore a piccoli modelli, attualmente utilizzati frequentemente da diversi autori.

La sua musicala definisce una commistione di stili che cercano di rispettare un procedimento “biologico” di nascita, sviluppo ed estinzione, forse assoluto archetipo di moltissimi compositori.

La sonorità che ne risulta è di frammenti momentanei, espressione che maggiormente ha cercato di approfondire e che analizza nello studio, retaggio di un percorso che, sin dall’età giovanile, ha creduto e seguito.

Nel corso della sua attività professionale Roberto Favilla è stato esecutore, direttore d’orchestra, compositore ed anche arrangiatore, ha preso parte a manifestazioni e spettacoli radiotelevisivi nazionali ed internazionali, partecipando a numerosi festival e rassegne a livello classico e jazzistico.

Ha realizzato diverse incisioni discografiche con diversi musicisti importanti a livello nazionale ed internazionale come  Markus Stockhausen, Steve Lacy, Tino Tracanna, Johnny Falzone, Sabrina Sparti, Mario Fragiacomo, Giancarlo Locatelli, , Felice Clemente, Filippo Monico, Roberto Della Grotta, Paolo Dalla Porta, Carlo Nicita, Dario Faiella, Fabio Martini, Omar Turati.

Favilla ha anche realizzato composizioni e arrangiamenti presentati in Teatri e Convegni letterari.

Insieme al gruppo MittelEuropa di Mario Fragiacomo è stato premiato con la Targa Mazars, come miglior progetto d’incontro fra musica e poesia; durante un suo concerto, sempre  in collaborazione con il MittelEuropa, in occasione del Progetto Balcanico al “A. Ponchielli” di Cremona, ha  partecipato il poeta bosniaco Abdulah Sidran.

Inoltre in collaborazione con Gaetano Liguori, ha tenuto dei seminari, con tematiche sulla  musica jazz.

Sua è Oi Dialogoi, evergreen: dodici dialoghi dove ogni musicista è protagonista in un duetto differente: Favilla, al pianoforte in jazz-session con dodici protagonisti principali: “Musica improvvisata ma con jazzisti con percorsi già affrontati nel corso degli anni, definizione del grande musicologo Luca Bragalini:  una cangiante tavolozza sonora in cui il suono del pianoforte si intreccia ora al timbro di un sassofono, ora  di una tromba, ora di un flauto, ora è in contrappunto ad un set di percussioni, ora ad un clarinetto, e poi si avviluppa al suono di una chitarra (sia elettrica che classica), si incontra col contrabbasso, ordisce col canto di un soprano: i compagni di viaggio sono musicisti con cui Favilla ha già collaborato in copiose messe di progetti che hanno interessato sia il jazz che la musica contemporanea.

Con il musicologo Luca Bragalinie la cantante Laura Bonessa, in occasione del centenario della nascita di Luciano Chailly, uno dei suoi insegnanti, ha interpretato alcuni brani dell’autore scomparso, anche     accompagnando la cantante al pianoforte.

Per un libro di didattica chitarristica jazzistica dell’autore Rocco Spanò ha scritto una recensione, ed ora  è in procinto di collaborare, come già  in passato, con il sassofonista Furio Romano, sia a livello concertistico che discografico.

Ha in serbo di produrre nuove composizioni sinfoniche da camera per voce e pianoforte, per coro ed eventuali altri organici.

E’ titolare della cattedra di pianoforte presso l’Istituto omnicomprensivo Bruno Munari.

Gioia logiri

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