Preparano il funerale e la camera ardente, ma lui è vivo.

Preparano il funerale e la camera ardente, ma lui è vivo.
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Milano 12 Gennaio 2023, tutti lo davano per morto, la questura e il municipio del paese di residenza dell'uomo, (Sannicola, nel Salento), che aveva ricevuto l'avviso a mezzo Pec, dal capoluogo lombardo, tanto che i famigliari, avevano già avviato i preparativi per la cremazione della salma, e l'allestimento della camera ardente, ma Fulvio, di 64 anni era vivo, e si trovava ricoverato all'ospedale Fatebenefratelli di Milano.

Il 4 Gennaio arrivò la comunicazione della morte dell'uomo in cui si rendeva noto il decesso, e il riconoscimento della salma da parte dei parenti, ma Fulvio in realtà era vivo e vegeto, e si trovava a Milano per sottoporsi a delle cure.

Da alcuni giorni i parenti avevano cercato di contattare il 64enne, che non rispondeva al cellulare, (in realtà lo aveva smarrito), per questo motivo si erano rivolti alla questura locale, chiedendo notizie del parente, fino a quando giunse la Pec, nel Comune di Sannicola che li avvisava del decesso, gettando tutti nello sconforto.

Solo dopo alcune verifiche, si è accertare che l'uomo era vivo.

Fulvio era partito da Sannicola il 19 Dicembre, per recarsi prima a Modena, poi a Parma, e per finire a Milano, per curare una patologia da cui è affetto da tempo.

Nel frattempo i famigliari cominciarono a cercarlo chiamandolo al cellulare, che il 64enne aveva smarrito, e che risultava irraggiungibile.

Ma ecco che il 4 Gennaio arriva la Pec, proveniente dalla questura di Milano Porta Garibaldi, in cui viene comunicato il decesso, e contestualmente nella lettera inviata al Comune di Sannicola, la richiesta del riconoscimento della salma, da parte dei parenti.

Nessuno sapeva darsi pace, ma ecco che Lunedì 9 Gennaio, arrivò la notizia che il 64enne era vivo, e che il contenuto della Pec, inviata al Comune di Sannicola, era da ritenersi errato.

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