“Non sarò mai un moderato!”, spesso dichiarava. E allora… “Allons Enfants

“Non sarò mai un moderato!”, spesso dichiarava.  E allora… “Allons Enfants
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Il libro di Nicola Cocucci, dottore morto di covid-19, e pubblicato in occasione della commemorazione della giornata nazionale dedicata alle vittime dell’epidemia di coronavirus, edito da Corponove: è un inno alla vita.

In vita, la poliedrica personalità di Nico, lo ha fatto spaziare, da uomo di vera cultura scientifica, a politico di rilievo, da pittore a paroliere di testi musicali, da genitore ad educatore…. e sicuramente non per ultimo a marito innamorato.

Dopo solo 15 giorni dalla morte della amata moglie è partito anche lui per il suo ultimo viaggio.  Ma è così che li vogliamo ricordare.

Una vita intensa: nato a Casalduni, figlio di un medico condotto discendente da una famiglia di proprietari terrieri del Sud, la sua adolescenza è stata anche turbata dalla presenza della guerra, ma nel contempo spensierata insieme ai suoi sette fratelli.

Cocucci, nel suo racconto, non si sottrae ad una minuziosa descrizione della natura che lo circonda, alle sue prime scoperte sessuali e sensuali, e alla loro ricerca, ed al richiamo definitivo dell’amore: Carmela, la sua vera donna importante e determinante, anche lei medico che lo ha preceduto alla morte a causa del covid.

Carmela è stato l’amore: occhi neri vivaci e dolcissimi, corvini i suoi capelli e la sua voce dolce e squillante: è stata una delle prime donne laureate in medicina agli inizi degli anni cinquanta.

La loro vita? L’esaltazione del piacere di vivere, commistione di piaceri: cervello, idee, sensi ed attività lavorativa in comune, coronata dalla nascita dei loro amati tre figli: Ferdinando, Laura, Alessandra.

Nico, traccia la sua vita descrivendola con diversi trasferimenti della famiglia originaria per motivi lavorativi paterni, fino all’arrivo definitivo a Milano, dove si laurea. Non è stato solamente medico, ma già dal tempo del liceo entra nel partito socialista, nella sezione di Milano-Lambrate, diventando subito segretario.

Nella sezione di Lambrate conosce e diventa amico di Bettino Craxi: per anni sono “compagni”, condividendo le stesse idee politiche, ma dopo un’attività intensa durata molti anni, pur avendo avuto cariche importanti come negli anni ‘70 quale consigliere della Provincia di Milano e componente dei consigli di amministrazione dei principali enti ospedalieri milanesi, ne esce deluso: le   idee politiche iniziali del partito erano cambiate rispetto alle sue.

L’allontanamento dalla politica avviene ancor prima del 1990, periodo noto anche per la Malasanità, per dedicarsi ad altri interessi: come scrivere poesie, dipingere ed anche la musica: Amatore e frequentatore di palchi della Scala, ha aiutato molto anche gli operai alla chiusura della ditta Innocenti, famosa ditta di autovetture milanese.

Dichiarava sempre di non essere un avido di denaro, ma di partecipazione: personaggio eclettico, amante della vita, fu scrittore, collaboratore d’arte, poeta ed anche librettista: infatti insieme a Fulvio Brigo, compositore musicale, scrisse l’opera il Vangelo secondo Giuda: ispirata al dramma di Giuda predestinato alla sua sorte di traditore; Cocucci, nella sua scrittura, si era posto il dubbio, se davvero Giuda era un colpevole oppure solo designato dal volere divino.

Lui, abituato a ricevere consensi dopo i suoi comizi, aveva confessato di non essersi mai sentito così emozionato durante gli applausi di gradimento, al termine della prima  esecuzione dell’opera.

Moltefurono anche le soddisfazioni date e ricevute nell’ambito famigliare, nel sociale ed in ogni situazione dove poteva essere un “attore”, ma anche un giacobino inguaribile.

Alessandra, Laura e Ferdinando Cocucci: i figli, hanno deciso di pubblicare L’ovulo rosso nel sottobosco e di devolvere tutto il ricavato della vendita a Cancersucks: Fondazione che ha come finalità la promozione, il sostegno e lo sviluppo delle attività di ricerca medico-scientifica nonché le attività di assistenza sociale e socio-sanitaria mediante la raccolta di fondi attraverso manifestazioni sportive, eventi culturali e campagne di sensibilizzazione

Cancersucks, nata nel 2014 diventa Associazione di Promozione Sociale Cancersucks nel 2019, grazie a diverse raccolte finanziarie  fatte dai partecipanti alle  staffette in occasione delle Maratone di New York organizzate in diversi anni, della   Maratona di Milano, oltre all’organizzazione di  tornei di tennis, di pallavolo e gare di sci: in 6 anni ha raccolto oltre 120.000 Euro che hanno permesso alla Fondazione per la Ricerca Biomedica diretta dal Professor Riccardo Soffietti e dalla Dottoressa Roberta Rudà di implementare in maniera significativa la ricerca per le terapie delle neoplasie cerebrali.

Alessandra, Laura e Ferdinando hanno dichiarato di aver pensato che ricevere un libro che parla dell’amore per la vita e per la scienza potesse rappresentare un messaggio di speranza e nello stesso tempo mantenere vivo il ricordo e la memoria del loro padre.

“La vita è bella e bisogna difenderla dalle avversità e dalla malattia perseguendo la pace con tutti e l’avanzamento della conoscenza”.
Con queste parole nostro padre, medico laico ed umanista, ci esorta a guardare la vita con entusiasmo, ci hanno comunicato, “ad essere disponibile per qualsiasi curiosità e provare piacere per ogni ricerca” responsabilmente. Ci sollecita a prendersi cura della storia, della natura e della vita per affrontare il futuro con fiducia ed aspirare ad un “cambiamento in meglio …che è di tutto il pensiero progressista”.

E’ possibile ricevere il libro con una donazione minima di € 10 (ed anche donare un importo maggiore), facendo un bonifico Intestato a: CANCERSUCKS APS IBAN  IT88Z0311111101000000064381

GIOIA LOGIRI

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