Napoli : "ho aiutato disinteressatamente una 74enne e sto vivendo un calvario"

Napoli : "ho aiutato disinteressatamente una 74enne e sto vivendo un calvario"
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Napoli 19 Settembre 2023, siamo venuti a conoscenza di un fatto increscioso che si è consumato proprio in questi giorni, nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, dove la Signora Roberta si è vista accusare di ogni sorta di nefandezza, attaccata mediaticamente, per aver aiutato una vecchietta di 74 anni, affetta da demenza senile.

La Vera storia

Siamo a Fuorigrotta, i9n un quartiere popolare di Napoli, la Signora Roberta ha sempre abitato a casa dei genitori, con i suoi bambini, nell'appartamento sopra a quello dei genitori ha sempre vissuto una signora, oggi 74enne, che ha vista cresce Roberta, e l'ha sempre trattata come una figlia.

Un affetto disinteressato da ambo due le parti, protrattosi nel tempo.

Quattro anni e mezzo fa, l'anziana Signora, chiede a Roberta di trasferirsi nel suo appartamento, al piano di sopra, per vivere con lei.

Premesso che la donna 74enne è assegnataria di una casa popolare in loco.

Pertanto 4 anni e mezzo fa, l'anziana donna, insieme a Roberta, si recano in Comune, per fare in modo che Roberta e i suoi bambini, acquistino la residenza presso la sua abitazione, espletando l'iter burocratico e legale, per regolarizzare il trasferimento di Roberta, richiesta dall'anziana signora, presso la sua abitazione, fosse regolarizzato, avvisando l'ente comunale preposto.

Espletate tutte le pratiche, incomincia una serena convivenza, tra l'anziana, Roberta e i suoi figli, se non fosse che le condizioni di salute della 74enne, accudita in questa anni da Roberta, peggiorano esponenzialmente.

Roberta nota dei comportamenti strani e pericolosi da parte dell'anziana 74enne, a cui viene recentemente diagnosticata per la prima volta, la demenza senile.

Così Roberta si rivolge subito ad un medico, per aiutare l'anziana donna, il dottore predispone un ricovero presso una struttura per anziani, affinché la 74enne, cominci una terapia mirata.

Struttura per anziani privata, che la Signora Roberta pagava di tasca sua.

Accertate le condizioni di salute dell'anziana Signora, Roberta come ogni giorno si reca a trovare la vecchietta, cercando di sopperire ad ogni necessità della vecchietta.

Roberta per evitare di allontanarsi dalla 74enne, aveva anche provato a somministrare la terapia, come da prescrizione medica, ma la 74enne, si rifiutava di assumere i farmaci, per questo motivo si rese necessario, e fu disposto il ricovero dell'anziana.

Venerdì sera inoltrata, mentre Roberta era assente da casa, 6 volanti della Polizia, sono intervenute a casa di Roberta e dell'anziana signora, tra gli agenti c'è anche Pino Grazioli, (giornalista di Ercolano), che come di consueto si adopera per riprendere anche questa scena, partecipandovi con un certo fervore, intravedendo a suo dire dell'improprio in questa situazione.

Gli agenti intervenuti si sono accertati della reale situazione e delle condizioni della vecchietta

Gli agenti, appurano le reali condizioni della 74enne, recandosi anche nella struttura privata, in cui era stata accolta, e parlano anche con i genitori di Roberta, eppure con i vicini di casa, che li informano di non aver mai visto nessuno occuparsi dell'anziana Signora, che ha sempre vissuto da sola, prima di chiedere aiuto a Roberta, segnalando la visita sporadica solo di un parente della 74enne, A. che ogni tanto si recava a trovare la donna.

Avvocato Gian Domenico Primo  UFFICIO DEGLI STUDI LEGALI PRIMO – VIA CONSALVO 105 – 80125 – NAPOLI

Tel. 3388378469 – annaprimo@pec.it  –  studiolegaleprimo@gmail.com

Avvocato Gian Domenico Primo legale della Signora Roberta : "gli agenti di Polizia, quando si sono recati a casa della mia assistita, hanno chiarito la nostra posizione nell'immediatezza dei fatti : Correttezza amministrativa e legale. ognuno si assumerà le proprie responsabilità, comprese eventuali denunce per diffamazione, certo è che quando la verità viene snaturata, si cagiona molta sofferenza alle persone".

"Ho cercato di contattare anche Grazioli, per capire su quale prova tangibile, ha basato questi suoi "servizi", ma si è reso irreperibile, mantenendo il telefono irraggiungibile, durante tutti questi giorni".

Tacciata di ogni nefandezza, per aver aiutato una povera vecchietta

"Mi sono sentita accusare di ogni nefandezza, senza aver mai commesso nulla" - così esordisce Roberta, che a causa di questa situazione, sta subendo una forte pressione psicologica, per la persecuzione mediatica attuata nei suoi confronti.
"Questa Signora mi ha visto nascere, ci siamo sempre volute molto bene, e rispettate, se una donna sola anziana mi chiede aiuto, io non posso rimanere inerme, e cerco di adoperami, come fosse una seconda mamma".
"Ho cercato di assicurare a questa vecchietta sola e malata, le cure che le necessitavano, compreso tutto ciò che poteva servirle".
"Prima che si ammalasse, l'ho sempre accudita, ci vivevo insieme, con i miei figli, dopo aver ottemperato ad una richiesta specifica della signora, quella di vivere insieme, io abitavo al piano di sotto, se non mi avesse chiesto aiuto, avrei continuato ad aiutarla, come ho sempre fatto vivendo a casa dei miei genitori".
"Mi hanno accusato di essermi "introdotta" abusivamente in casa sua,  questo è inaccettabile ! io le ho sempre voluto bene, e quando mi ha chiesto aiuto, pregandomi di vivere insieme, insieme ci siamo rivolte al Comune, per regolarizzare questo suo intento, per fare tutto alla "luce del sole", ciò nonostante ora vivo nel terrore".
"Mi descrivono come una persona che non sono, continuano a divulgare infamità sul mio conto, e ci ledono bel profondo a me eppure ai miei bambini".
"Per fortuna la gente del quartiere, ha potuto vedere la verità, in questi anni, non pensavo che esistesse tanta cattiveria, capace di sovvertire l'affetto disinteressato di una persona, cercando di farlo passare per quello che non è".
"Io sono rimasta "umana", e questo a certa gente ha dato fastidio, perché ho accolto la richiesta di aiuto di un anziana signora, sola e senza aiuto".
"Mi accusano di essermi appropriata di forti somme di denaro, e di oggetti preziosi, ennesima accusa nei miei confronti, volta a sporcare la mia immagine, ma posso dimostrare la verità".

Gogna mediatica : sta rovinando la vita a me ed ai miei figli

"La signora ha una pensione minima, viveva in una casa popolare sola, senza nessun aiuto, per questo motivo si è rivolta a me, tutto ciò che le appartiene, non le è mai stato tolto, è lì a disposizione degli inquirenti, unico organo preposto per accertarsi sulla veridicità delle mie parole e dei fatti, lo scempio mediatico attuato ai danni miei e della mia famiglia, è inconcepibile, ci stanno ricoprendo di infamità, eppure io ho cercato, usando solo le miei risorse economiche, il mio tempo e la mia presenza, di aiutare una persona anziana, a me cara sin dalla giovinezza".

Un rapporto d'affetto di solidarietà e aiuto trasformato nella più bieca delle situazioni.

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