Mestre, covo di spacciatori stranieri, per il don bisogna aiutarli.

Mestre, covo di spacciatori stranieri, per il don bisogna aiutarli.
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Mestre 16 Giugno 2022, in Via Gozzi a Mestre ieri è accaduta una cosa davvero singolare, i muri adiacenti ad un locale, erano tappezzati di scritte che segnalavano la presenza di pusher che spacciano droga.

Scritte ben evidenti fatte con una bomboletta arancione brillante, frutto dell'esasperazione di qualche residente, che intende segnalare i locali che sarebbero "covo di spacciatori".

In tarda mattinata delle scritte rimaneva solo l'alone, infatti sono state grattate via, in gran fretta.

Intanto gli agenti della questura hanno identificato 8 diversi spacciatori, nel centro di Mestre, ed inoltre hanno pedinato un 20enne tunisino, sequestrandogli la droga che deteneva, denunciandolo per detenzione ai fini di spaccio, ma rimesso in libertà.

Gli altri due spacciatori, poco più che 20enni, fermati la settimana scorsa, già noti alle forze dell'ordine, non solo sono dei pusher, ma risultano anche irregolari sul territorio italiano, anch'essi tunisini.

Per fortuna questi due soggetti sono stati accompagnati al centro per i rimpatri di Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia, per l'espulsione dal nostro paese.

Altri 5 spacciatori invece, giovani nordafricani, sono stati arrestati tra Viale San Marco e Piazza Barche, detenevamo 24 involucri di cocaina, per un totale di circa 20 grammi, in più erano in possesso di altri 10 grammi di cocaina, pronta per essere confezionata in dosi.

Nella parrocchia del Sacro Cuore di Via Aleardi, don Mattiuzzi replica così : "qui convivono diversi gruppi, ci sono nigeriani che aspettano i documenti, che nel frattempo non possono lavorare, per cui spacciano, loro sono cresciuti con il mito dell'orologio d'oro, e hanno tanta energia".

"I negozianti stranieri, quando non sono complici, sono comunque costretti a voltarsi dall'altra parte, per non avere problemi".

"E poi ci sono i residenti che non riconoscono più la loro città, stanchi e spesso anche anziani, che chiedono a gran voce che i presidi di Polizia siano rafforzati".

Continua il don : "dobbiamo far comprendere però che investire nel sociale è importante, che non sono soldi buttati per aiutare lo straniero delinquente, ma un investimento per risolvere i problemi della gente che ha paura ad uscire di casa".

Resta da capire se l'investimento di cui parla questo don sia fattivamente un aiuto per chi ha il mito "dell'orologio d'oro" come dice lui.

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