14 Settembre 2023, l'altro ieri ho avuto l'onore di conoscere 5 donne straordinarie, emblema di virtù, talento, grazia e coraggio infinito, 3 delle quali si esibiranno davanti a Papa Francesco, il 20 Settembre cm. insieme a 40 atleti paraolimpici, per un totale di 160 persone tra atleti e staff.
Virginia di Carlo
Virginia Di Carlo è una bellissima ragazza piemontese di 30 anni, affetta da tetraparesi spastica sin dalla nascita, secondo il parere dei medici, Virginia non avrebbe mai potuto camminare, o vivere oltre il 18esimo anno di età.
Invece Virginia ha dimostrato di essere un vero portento della natura, in questi anni oltre a laurearsi in Scienze Motorie, è diventata una ballerina professionista di Danze Caraibiche, a soli 25 anni è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del titolo di Cavaliere della Repubblica, e nel frattempo aveva già aperto la scuola di danza Special Angels Dance School, Disability School, sita in Druento (TO), che gestisce tutt'ora con la sorella Martina, aperta a tutti, normodotati e non.
"Voglio essere felice, Adesso"
Nel 2022 Virginia ha scritto e pubblicato un libro dal titolo : "Voglio essere felice, Adesso" - (Golem Edizioni) dove oltre a raccontare la sua vita, irradia il lettore di una forza incommensurabile, fatta di determinazione, passione e tanti sacrifici, un testo dal forte valore intrinseco, capace di spazzare via ogni barriera culturale ed architettonica, che e a tutt'oggi ahimè l'essere umano, non è stato ancora in grado di eliminare.
Preghiera del Padre Nostro cantata in lingua Swahili.
Virginia di Carlo : "Durante le prove generali abbiamo adattato la nostra esibizione, alla musica scelta per la performance, dalla coreografa Angela Vignardi, si tratta di Baba Yeti, la preghiera del Padre Nostro, cantata in lingua Swahili".
"Sono così emozionata di partecipare a questo evento, tanto da pensare che realizzerò solo una volta arrivata lì".
"Ci siamo allenate e continueremo a farlo, ci teniamo a dimostrare, con la nostra esibizione, che l'unione tra una ballerina normodotata, ed una ballerina diversamente abile, abbatte tutte quelle barriere, che in realtà non esistono".
"Io ho sempre ballato in piedi, ma questa volta mi esibirò in carrozzina".
"Prima che iniziassi a danzare avevo 11 anni, non camminavo da sola, ma la danza mi è sempre piaciuta, tutti dicevano : "come fai a ballare ?"
La Danza è entrata nella mia vita grazie ai miei genitori, a mia sorella, ed a mio fratello
"Un giorno i miei genitori proposero a mio fratello Michele (ballerino) e mia sorella Martina (ballerina-insegnante di danza), di partecipare ad un corso di danze Caraibiche, così dissi che volevo andare anch'io, mia madre era preoccupata, aveva paura che potessi rimanerci male, e pensava a come poter fare, però quel giorno mia nonna le disse :" non ti preoccupare figlia mia la mano di Dio è grande, quel giorno la maestra di danza, mi chiese se volevo ballare, ed io ne fui felicissima".
Il mio progetto/sogno
Virginia Di Carlo : "ho un progetto-sogno, che vorrei realizzare : "poter raccontare la mia storia, attraverso un musical, portando in scena il contenuto del mio libro, questa volta non solo scritto, ma anche ballato".
La danza è per me...
"Quando danzo, non esiste nessun problema, o ostacolo che io possa percepire, queste cose rimangono fuori dalla sala".
L'amore
"Volevo diventare madre, ma ho abbandonato l'idea di sottopormi all'inseminazione artificiale, perché spero di trovare una persona, che sia all'altezza..., voglio credere che esiste una persona, "che sia per me".
Un lavoro, che non arriva mai...
"Vorrei lavorare, integrarmi, senza un lavoro è impossibile ..."
Ringrazio la mia famiglia
Virginia di Carlo : "ringrazio la mia famiglia, mio fratello Michele e mia sorella Martina, anche loro sono ballerini, e i miei genitori che mi hanno sempre sostenuta, e continuano a farlo incessantemente, soprattutto con la scuola di danza".
"Un ringraziamento particolare lo rivolgo anche alle mie maestre di danza, da cui vado a lezione tutt'ora : Daria e Stefania, sono il mio punto di riferimento, senza loro forse non avrei fatto tutto quello che invece sono riuscita a fare, ho camminato su un trave, un cosa che per me era impossibile".
Giulia Pericle
Giulia Pericle è un'incantevole ballerina di 24 anni, con un'alta formazione classica, di recente insegna danza classica, presso la Special Angels Dance School, in Druento (TO).
Giulia Pericle : "quando si passa all'insegnamento, lasci la tua parte di ballerina, per dare a tutti i ragazzi la stessa possibilità : poter ballare, e magari riuscire pure ad alzarsi per farlo, proprio come è successo a Virginia.
"Special Angels Dance School è diventata la mia seconda famiglia, dandomi la possibilità di mettere in atto un nuovo modo di comunicare, grazie alla danza".
Ambientare un balletto su una preghiera
Giulia Pericle :"Quando ci hanno informato sulla musica scelta per l'esibizione, (una preghiera in lingua Swaihili, il Padre Nostro precisamente), abbiamo iniziato ad esercitarci per montare il nostro balletto, si è creata sin da subito una bella atmosfera, tante variazione, insieme agli altri atleti, in collaborazione anche con i tutor che li accompagnano, eravamo tutti felicissimi di partecipare a questo evento".
"Un percorso di unione, la fusione di due mondi, la disabilità e la danza, che generano un messaggio d'inestimabile importanza : la diversità non esiste, quando si parla di disabilità".
"Durante le prove del balletto, dissi a Virginia, "se puoi ballare in piedi, in carrozzina allora volerai, grazie al tuo allenamento di bracci, ed alla forza spirituale e mentale che possiedi".
"Ho iniziato a ballare a 3 anni, per pura passione".
"Ho fatto uno stage, durato un mese, a New York, all'American Ballet Theatre, (celeberrima Compagnia di balletto statunitense, che vanta come Principal Dancer Roberto Bolle), un'esperienza indimenticabile, costellata da emozioni uniche. inoltre ho frequentato anche la Princess Grace Academy di Monaco.
All'età di 11 anni partecipai ai corsi per la selezione delle ballerine, alla Scala di Milano, e venni ammessa , esperienza che decisi d'interrompere, perché soffrivo troppo la lontananza dalla famiglia, un distacco che a quell'età non ero pronta ad affrontare".
"A 13 anni ho partecipato ad una produzione, al Teatro Regio, in cui collaborava anche il Mariinski Ballet, dal titolo Bayadère".
"Amo ballare, ora più che mai, interpretare un balletto, significa entrare in quel personaggio, cimentarsi, vivere una realtà che non è tua, ma farla diventare tale".
"La prima scuola di danza in cui ho mosso i primi passi da ballerina, è stata la "Scuola Danza e Arte" di Erika Maggio, in seguito ho frequentato quella di "Narcisa Spada", ed in seguito la "Ekodance" della maestra Pompea Santoro".
Sono grata ad ogni maestra di danza, che mi ha seguito negli anni, ognuna di loro mi ha trasferito molto".
"Devo molto anche alla mia insegnante di danza Pompea Santoro, fondatrice della Ekodance, lei mi ha "cresciuta come étoile" fino all'età di 16/17 anni".
"La mia famiglia, e mia nonna che mi ha sostenuta incessantemente".
"Il ringraziamento più profondo va al, la mia famiglia, che ha creduto in me, sostenendomi incessantemente, in special modo mio padre che finanziariamente ha impiegato molte risorse, per farmi studiare, e mia madre che ha combattuto per me delle battaglie, che io non ero ancora in grado di combattere".
"Mia nonna è stata una persona fondamentale nella mia vita, mi ha accompagnata ovunque, per me è stata come una seconda mamma, fu proprio lei, che mi accompagnò, e si trasferì a Milano per 1 mese, affinché potessi sostenere le prove, di ammissione alla Scala di Milano.
"Ringrazio anche mio fratello, che prima di partire mi lasciò i suoi due pupazzi preferiti e una lettera in cui mi fece capire che non sarei mai stata sola".
"Quando decisi d'interrompere questa esperienza, fu proprio mio padre, insieme a mia madre, a venirmi a prendere, loro mi consolarono, condividendo insieme a me l'emozione che comportava questa mia scelta".
"Credo che questo distacco temporaneo dalla danza, a cui seguì un periodo sabbatico, fosse necessario, perché ha prodotto in me una forte determinazione, e non ha fatto altro che rimarcare il mio grande amore per la danza, fornendomi ancora più grinta, per ricominciare a ballare".
"Ultimamente il mio fidanzato mi ha dato uno "scossone", e questa è stata l'ennesima spinta che mi ha fatto ricominciare a danzare".
Gli sbocchi professionali nella danza, molto limitati.
"Un ballerino fa fatica a sbocciare, non ci sono sbocchi in questo settore, o per lo meno sono molto limitati, il lavoro di una ballerina, purtroppo, ha una scadenza, per cui bisogna sempre avere un piano B".
"Vorrei realizzarmi personalmente, sto portando avanti un progetto di case vacanze, con affitti brevi, la mia strada come ballerina è difficile, e questo mi costringe ad inventarmi un secondo lavoro, per andare avanti".
"Le esibizioni non portano ad un riscontro economico, ci donano molte esperienze indimenticabili, ma per vivere hai bisogno anche di un valore economico".
"Quando sono risalita sul palco, in occasione del saggio di fine anno, mi sono sentita nuovamente coinvolta nella danza".
Vorrei...
"A tempo debito vorrei crearmi una famiglia, ora vorrei continuare a danzare".
"Quando frequentavo il Liceo, dovetti lasciare la frequenza diurna, per fare la scuola serale, ciò mi consentiva di allenarmi tutti i giorni : la felicità m'invadeva solo quando stavo in sala a danzare".
"Penso che la danza ti "veste", ti mette addosso una personalità, la danza fa parte di te per tutta la vita, una ballerina rimane ballerina sempre".
"Non mi sento portata per concepire delle coreografie, preferisco interpretare opere che scrivono altri, traslando al pubblica l'emozione, che l'autore dell'opera intendeva trasferire".
Vorrei fare dei musical
"Sono tante le esperienze che mi hanno formata, mi sono specializzata come ballerina di danza classica, ma mi appassionano anche i musical ed il cinema, con il tempo ho sentito la necessità, di accostarmi a variazioni diverse, per questo motivo mi piacerebbe esibirmi in qualche musical a teatro, oppure nei video musicali, o cinematografici".
Giulia Bonomo
Giulia Bonomo è una splendida ballerina, atleta paraolimpica di 30 anni, affetta da spina bifida.
"Amo follemente la danza classica, essendo in carrozzina posso accedere solo ad una parte, di quello che è il mondo del classico, ma apprezzo molto anche lo stile contemporaneo".
"A livello personale, sono reduce da un anno duro e intenso, in cui ho dovuto accettare tanti cambiamenti e fare anche scelte dolorose, ad esempio quella di abbandonare il gruppo con cui ballavo da tanti anni, interrompendo, per un breve periodo, questa mia grande passione".
"Pensavo che non avrei più ballato, poi durante una cena a Rimini, incontrai un Dirigente, che si sta occupando di questo evento, lui mi chiese se volevo ballare per questo spettacolo, dinanzi al Papa, e l'ho interpretato come un segno, che mi ha dato la spinta e la carica giusta, per ricominciare con più grinta".
"In tutta franchezza ammetto di non aver ancora del tutto realizzato..., poter ballare per il Papa, mi emoziona tantissimo".
"Indosseremo delle magliette, (le nostre saranno di colore nero), ogni corpo di ballo indosserà maglie di colore diverso, dove vi sarà stampato un messaggio, che rappresenta la disabilità".
Ringrazio anche me stessa...
"Vorrei ringraziare i miei nonni, soprattutto mio nonno, che non c'è più, nella mia famiglia siamo sempre stati grandi estimatori della musica, ma grazie a mio nonno ho scoperto il mio amore per la danza, e vorrei anche ringraziare me stessa, che dopo tutti questi anni sono sempre rimasta fedele a quello in cui credo".
"Ringrazio anche il mio fidanzato, che mi ha sostenuta e supportata incessantemente, e la mia insegnante di danza, Christine Barabaroux, con lei ho scoperto un'altra parte della danza, che io non avevo mai affrontato prima, per questo motivo è basilare scegliere l'insegnante giusta".
Vorrei ...
"Uno dei miei desideri è quello di creare una famiglia, per quanto riguarda la danza, invece, ho un grande sogno : "che questo sport venga preso in considerazione in qualsiasi ambito".
"Mi piacerebbe che realtà come quella creata da Virginia la "Special Angels Dance School" diventassero più numerose, perché sono convinta che tutti abbiamo qualcosa da dare, a prescindere dalla disabilità".
"Ad esempio quest'anno parteciperò all'inaugurazione dell'anno scolastico, presso il Liceo Germano Erba, di Forlì, tra i presenti ci sarà anche il Presidente della Repubblica, e le altre autorità dello Stato, per divulgare un messaggio d'inclusione".
"Mi piacerebbe che in altre scuole, come in questo liceo, le persone con disabilità trovino integrazione, in tutto e per tutto".
Per chi lavora con la disabilità...
"A volte chi lavora nella disabilità, manca di strumenti, non riescono a valorizzare la persona disabile con cui s'interfacciano, puntano a sminuire, magari inconsapevolmente, con frasi del tipo : "dammi la manina, ecc. ecc. insomma eleviamoci da questa situazione, interagire in maniera normale".
Una scuola di Danza tutta mia...
"Vorrei aprire una scuola mia di danza, per questo motivo sono alla ricerca di persone che vogliono aiutarmi a raggiungere, questo mio grande desiderio".
"La disabilità non è solo affronterò i miei limiti, perché ci sono momenti in cui ti chiedi : "basta, non potevo avere una vita normale ?" però poi ti rendi conto che ne vale la pena : per la vita vale sempre la pena combattere".
Martina Di Carlo
26 anni di pura bellezza e grazia, contraddistinguono Martina Di Carlo, sorella di Virginia, mentre mi parla trattiene l'emozione, anima eletta che ogni giorno, si prodiga nell'insegnamento della danza, presso la scuola Special Angels Disability dance School, che gestisce insieme alla sorella Virginia.
Marina Di Carlo : "ci sono molte forme di disabilità, tra queste anche quella cognitiva grave, esistono dei metodi però, per capire, per fare in modo che un allievo possa partecipare appieno : tirare fuori la loro abilità trasformandola in quello che tangibilmente, possono fare".
"Quando comincia a ballare avevo 6 anni, come accennato da mia sorella Virginia, l'input della danza ci venne dato dai nostri genitori, che già ballavano, ci proposero di partecipare ad un corso di danze caraibiche, accettammo con curiosità, a quella età non capivo cosa fosse il ballo, ma vi assicuro che amai questo sport sin da subito".
"Da allora continuammo con passione, facendo gare e corsi".
"Oggi mi dedico principalmente all'insegnamento della danza, ma ballerine si rimane tutta la vita, e spero di continuare ad esibirmi".
Per me la danza è...
Martina Di Carlo : "Per me la danza è espressione pura, corpo e anima, recitare o interpretare, senza parole".
Ballerini volontari la Special Angels Dance School, e i suoi ragazzi, hanno bisogno di Voi
"Io insieme ad altre maestre di danza volontarie, che ringrazio di vero cuore, facciamo lezione ai ragazzi, ma abbiamo bisogno di aiuto",
"Ai ragazzi ed ai loro genitori, farebbe piacere, avere un ballerino/a che balli con loro, anche alle gare, sarebbe carino, noi abbiamo anche le borse di studio per i ragazzi disabili, ogni anno speriamo che arrivi qualche donazione, per poter rimanere aperti, ci sono insegnanti che vengono a fare lezione, ai nostri ragazzi e che noi dobbiamo pagare".
Non vogliamo abbandonare i nostri ragazzi, ma gli aiuti non arrivano
"Purtroppo ogni anno facciamo i conti con questa triste realtà, combattiamo per rimanere aperti, siamo stati spesso quasi in procinto di chiudere, è una lotta continua".
La Special Angels School svolge un ruolo troppo importante, non può essere lasciata sola
"Abbiamo Bisogno di tutti, di persone che vogliono venire a conoscerci la nostra Scuola, ed iscriversi, eppure di ballerini volontari che ballino con i ragazzi disabili, e che li accompagnino in gara".
Mamma Rossella e Nazzario Di Carlo
Mamma Rossella Di Carlo : "Martina non ha studiato come psicologa, ma ha un dono quello di capire i ragazzi, di cogliere nel profondo la loro disabilità, riuscendo a fargli fare cose straordinarie, trattandoli normalmente, e ottenendo eccellenti risultati, considerando le loro abilità, mai come dei limiti ma come delle opportunità, per fare cose straordinarie".
La Special Angels Dance School è conosciuta da tutte le istituzioni piemontesi, ma gli aiuti non arrivano
Mamma Rossella Di Carlo : "la Special Angels Dance School è conosciuta da tutte le istituzioni Piemontesi, eppure in tutta Italia, grazie anche alla trasmissione "Le Iene" che ha parlato della nostra realtà, e della situazione in cui ci troviamo".
"Spesso ci contattano persone che vorrebbero aprire una scuola come questa, oppure invitare Martina e Virginia per qualche evento, ma nessuno ci aiuta".
Delusa dalle istituzioni, tante promesse mai mantenute
"Quando venne una troupe della Rai ad intervistarci, le istituzioni piemontesi avevano fatto una promessa : "che ci avrebbero aiutato", ma noi in questi anni non abbiamo visto nessuno, ormai mi sono rassegnata".
"Non abbiamo bisogno di politici che si fanno le foto, quando ci sono le televisioni, ma di aiuti concreti".
"Come una trottola giro, imprese e aziende per chiedere aiuti, spesso mi chiedo perché devo essere sola, ho già utilizzato i miei fondi per aprire la Special Angels Dance School, mi occupo di garantire la struttura, senza fare pagare l'affitto all'Associazione fondata da mia figlia, ma credetemi abbiamo tanto bisogno di aiuto".
"Non possiamo lasciare soli questi ragazzi".
"Questi ragazzi non hanno un lavoro, e sono tanti, nessuno muove un passo per aiutarli, o hai conoscenze oppure non ci sono possibilità d'integrazione nel mondo del lavoro, così questi ragazzi non hanno nessuna possibilità".
"Iscritta all'ufficio di collocamento dall'età di 18 anni, non ha mai trovato un lavoro".
Mamma Rossella Di Carlo : "Io ho tanta fede, in famiglia siamo molto devoti a Padre Pio, il percorso di vita che ho fatto con mia figlia Virginia, è l'ennesima comprova che dall'alto c'è qualcuno che ti manda dei segnali, che poi si avverano, ringrazio Dio che non ci ha mai abbandonato, e ci ha aiutato a supportare Virginia, e tutti i ragazzi disabili e non, che frequentano la nostra scuola".
Mamma Rossella Di Carlo : "è bello avere, ma anche dare".