“Manuale di Pedagogia Familiare. Aiutare le famiglie a casa loro” Professoressa Vincenza Palmieri

“Manuale di Pedagogia Familiare. Aiutare le famiglie a casa loro” Professoressa Vincenza Palmieri
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Manuale di Pedagogia Familiare. Aiutare le famiglie a casa loro Professoressa Vincenza Palmieri

27 Aprile 2022, personalmente ho avuto modo di leggere altri libri scritti dalla Professoressa Vincenza Palmieri, restandone piacevolmente sorpresa, per la carica espressiva, l’andatura scorrevole e coinvolgente del testo, nonché per le preziose informazioni acquisite durante la lettura.

Certo è che un libro come il “Manuale di Pedagogia Familiare. Aiutiamo le famiglie a casa loro”, incarna un messaggio potente, e delle oggettività inopinabili, che chiunque dovrebbe conoscere, per poter acquisire la vera consapevolezza in merito a temi importantissimi come : la tutela e l’affermazione dei Diritti Umani, ed i Diritti dei Minori e delle loro Famiglie.

Un tema inquadrato in un percorso che si avvale di un'esperienza ultradecennale, incentrata sulla Pedagogia Familiare che la Professoressa Vincenza Palmieri ha coniugato, con dovizia di particolari, ed in termini altamente esplicativi, fornendoci oggettività circa la crescita e la nascita di questa Scienza.

Un’opera letteraria che chiarisce ogni aspetto della metodologia e della tecnica d’analisi del reale, divenendo una vera e propria guida pratica-laboratoriale, accessibile a tutti.

Professoressa Vincenza Palmieri

Esordisce così la Professoressa Vincenza Palmieri : “Ritengo che le persone si debbano far capire, mi riferisco al problema della comprensione o dell’apprendimento, che poi è quello che nasce sin dai banchi di scuola, non dev' essere a carico di chi ascolta, la responsabilità della comprensione è sempre a carico di chi parla o di chi scrive, pertanto è importante farsi capire se non fosse così : perché scriviamo ?”

“Perché parliamo ?”

“Che messaggio vogliamo fare arrivare agli altri ?”

“Una conoscenza che si possa poi trasformare in azione, in ragionamento, o in un fatto, oppure  vogliamo fare arrivare agli altri quanto siamo forbiti ?”

“Io voglio fare arrivare agli altri un Aiuto !”

“Per cui questa è la ragione della mia scelta”.

Domanda : “Una frase potente, quasi rivoluzionaria “Aiutiamo le famiglie a casa loro” - il lettore cosa può trovare nel suo Manuale di Pedagogia Familiare. Aiutare le famiglie a casa loro” ?

“Manuale di Pedagogia Familiare. Aiutare le famiglie a casa loro”

Professoressa Vincenza Palmieri : Il “Manuale di Pedagogia Familiare. Aiutare le famiglie a casa loro”, non serve solo a raccontare, o a spiegare una filosofia, ma induce anche alla pratica”.

“Ho creato la Pedagogia Familiare, affinché i pedagogisti familiari aiutino le famiglie a casa loro”.

“Purtroppo lo strappo dei minori dalla loro famiglia è divenuto un fenomeno nazionale".

"Una pratica coercitiva, dove i bambini allontanati dalla loro famiglia subiscono n reset, un allontanamento sull’allontanamento".

"A fronte di questo fenomeno, che sta diventando una vera piaga sociale, io reputo che la soluzione reale e tangibile, sia aiutare le famiglie a casa loro”.

Prosegue la Professoressa Vincenza Palmieri : “Quando viene denunciato un caso di maltrattamento, ad esempio, invece di intervenire con l’allontanamento coatto del minore, spesso sottoposti pure ad un vero e proprio TSO, bisogna mettere in campo un aiuto reale”.

“Spesso nella maggior parte dei casi, abbiamo appurato, che non si tratta di famiglie maltrattanti o abusanti, bensì di famiglie che non vengono comprese dalle Istituzioni”.

“Allontanamenti troppo spesso dettati da valutazioni soggettive”.

“Mentre invece basterebbe aiutare le famiglie a casa loro - continua la Professoressa Palmieri - utilizzando non solo la figura professionale del Pedagogista Familiare, unico professionista che possiede la preparazione necessaria per svolgere il sostegno genitoriale, ma coinvolgendo anche il personale che attualmente lavora all’interno delle strutture di tutto l’indotto delle case famiglia, che solo dopo una riqualificazione, sarebbe finalmente pronto per  lavorare su progetti, volti ad aiutare le famiglie a casa loro”.

Domanda : “Professoressa perché sostiene questo ?”

Professoressa Vincenza Palmieri : “Intendiamoci bene, per come è organizzato il sistema delle case famiglie in Italia, se chiudiamo i manicomi per bambini, per cui le case famiglia, come sostengo io da molti anni, ci liberiamo da qualcosa che non è un sistema tecnico, ma da un sistema che è a sua volta tecnicamente basato, su una serie di fattori soprattutto economici”.

“In Italia il sistema delle case famiglia, può contare centinaia di migliaia di Operatori, tra Educatori Psicologi, e Assistenti Sociali, per non parlare di altri operatori non qualificati, che rientrano in questo mondo, non dobbiamo dimenticare ad esempio le cuoche , e tutto quel personale che ha a che fare con i bambini, seppur senza una qualifica specifica”.

“Figuriamoci se la cuoca di una casa famiglia, non ha mai di che interagisce con i bambini rinchiusi in queste strutture”.

“Pensiamo a centinaia di migliaia di persone che lavorano in questo sistema, diviso nelle circa 6mila case famiglia, dislocate in tutta Italia”.

“Un sistema che implica molti posti lavoro,  che sono il risultato : di accordi, di bandi, e voti di scambio, attorno a cui ruota un immenso giro economico, che lo rende ostico da scardina”.

"Un sistema che esiste, che non mi sto inventando io, ma che ormai è sotto gli occhi di tutti”.

“Le indagini di Bibbiano, oppure quelle fatte in Serinper, dove puntualmente abbiamo scoperto l’esistenza di una filiera in cui politici locali, con bandi e appalti alimentavano l’improprio”.

“Per cui se in una casa famiglia ci sono a disposizione 9 posti letto, quella struttura dovrà riempirli costantemente tutti, affinchè non si trovi mai con posti vacanti, per questo motivo ahimè quando un bambino viene liberato, ci sarà un altro bambino, che andrà ad occupare quel posto”.

“In una situazione siffatta noi continueremo a fare tutti il possibile, per salvare tutti questi bambini innocenti”.

Domanda : "Professoressa Palmieri ma finanche non riqualifichiamo questo sistema, la soluzione quale è ?”

“L’unica soluzione è aiutare le famiglie a casa loro”.

“Fu proprio il Presidente Draghi dopo il lock-down dovuto al Covid, che dichiarò : gli ammalati dobbiamo curarli a casa loro".

"Per cui se gli anziani vanno curati ed assistiti a casa loro, allora se casa loro è  il bene per anziani e per gli ammalati, perché non dev’essere il bene assoluto per i bambini e le loro famiglie?”

“Sulla base di questo principio ecco il “Manuale di Pedagogia Familiare. Aiutiamo le famiglie a casa loro”, che ne sancisce le modalità operative, ed i fondamenti teorici e scientifici”.

“Vorrei fare una puntualizzazione sostanziale, la Pedagogia Familiare non è una specializzazione della Pedagogia, ma è una Scienza assestante, approvata dal Ministero dello sviluppo economico”.

“Faccio questa puntualizzazione, non con l'intento di addentrarmi nelle pieghe dell’aspetto burocratico amministrativo, ma per ribadire che la soluzione esiste, correlata da una competenza specifica e scientifica”.

“La Pedagogia Familiare è una disciplina autonoma, scissa dalle altre”.

“Attenzione lo ribadisco quando parlo di questa Scienza non parlo di Pedagogia, ma di Pedagogia Familiare che è cosa ben diversa”.

“Intanto si differenzia per una questione formale".

"Quando fu chiesto al MISE il riconoscimento della Pedagogia Familiare, come Scienza assestante il Ministero della Sanità, prima di esprimersi in merito, coinvolse l’ordine degli Psicologi ed l’Associazione degli Operatori, da ciò ne emerse che noi Pedagogisti Familiari, e la nostra Scienza non era somigliante né alla psicologia, né alla Scienza dell’Educazione”.

“Fu così che il MISE ci riconobbe come Scienza autonoma".

"La Pedagogia Familiare è basata sui Diritti Umani, e questo insieme alle altre peculiarità, la rende diversa da tutte le altre professioni”.

“Il mio "Manuale di Pedagogia familiare. Aiutiamo le famiglie a casa loro", sancisce una soluzione praticabile, che andrebbe a risolvere sia il discorso dei posti di lavoro, che non sarebbero più accentrati e soggetti al sistema del voto di scambio, e si tornerebbe, com’era un tempo mi lasci passare l’espressione : “compagno di scuola compagno per niente, ti sei salvato sei entrato in banca pure tu”.

“Con l’avvicendarsi delle fasi storiche, il lavoro nelle banche, e nei Ministeri era oggetto del voto di scambio, sistema che poi è passato nell’ambito delle cooperative sociali”.

Incalza la Professoressa Palmieri : “Il discorso delle case famiglia relativo alla sottrazioni dei minori, lo risolveremo visto che la bruttura e la stortura, è ormai sotto gli occhi di tutti”.

“Ma dobbiamo agire affinché si crei un piano legislativo serio, tenendo conto di questi fattori”.

“Agire per creare un piano normativo, affinché famiglie e bambini innocenti, che sono la parte migliore di noi, ricevano aiuti concreti, senza pratiche a dir poco barbariche”.

“Molte famiglie non conoscono la differenza tra Scienze Sociali e la Pedagogia Familiare che è una Scienza assestante appunto, in grado di fornire un aiuto concreto, in questo campo specifico”.

Domanda : “Spesso si ascoltano testimonianze di genitori descritti come inadeguati, tacciati di non riuscire a gestire il proprio figlio magari affetto da patologie neuropsichiatriche, cosa si può dire a questi genitori, che quando si rivolgono alle Istituzioni, vengono demonizzati e sfiancati da affermazioni tipo : "non sei adeguato per sopperire ai bisogni di tuo figlio, quando invece dovrebbero sentirsi dire altro ?"

“La Pedagogia Famigliare possiede degli strumenti propri, come ad esempio una "Griglia di Rilevazione per l’Anatomia del Bisogno", ha un approccio famigliare multidisciplinare coordinato, che non è l’approccio multidisciplinare e basta”.

Domanda : “Durante la sua carriera si è occupata, e continua a seguire molti bambini a cui sono state refertate disparate diagnosi di tipo neuropsichiatrico che ci può dire in merito ?”

Professoressa Vincenza Palmieri : “Ci tendo a fare una premessa, affermando che tutte le malattie si possono risolvere”.

“In primis lasciamo perdere un attimo le diagnosi, noi dobbiamo guardare prima la Performance".

"Ritengo che la Performance del proprio figlio, sia ciò su cui un genitore deve concentrare la propria attenzione".

“Oltre a fondare l’Inpef, ho istituito un dipartimento di didattica efficace”.

“Assistiamo ragazzini che arrivano con delle diagnosi, di cui molte non credo esistano in nessun Manuale”.

“Noi dobbiamo osservare la Performance questo è basilare, perché troppo spesso alla diagnosi non viene associato un valido percorso di risoluzione reale”.

Domanda : “Dove sta il gap ?

Professoressa Palmieri : “Lo specialista che redige una diagnosi, si basa su protocolli internazionali, quando però il ragazzino verrà preso in carico da un tecnico, che deve dare per scontato che tale diagnosi sia certa, solo se avrà compreso bene la diagnosi, basandosi anch’esso su altri protocolli internazionali, agirà, ma in Italia avviene uno strano fenomeno, proprio in questa fase interessata dal processo diagnostico".

"Capita continuamente che se si sottopone il ragazzino all’esame clinico di un altro diagnosta, ecco che verrà stilata un’altra diagnosi, che spesso non ha nulla a che vedere con quella precedente ”.

“Poniamo il caso di un bambino a cui è stata fatta una diagnosi di goffaggine, il problema non si potrà risolvere, finché la stessa diagnosi non si baserà sull’osservazione della Performance del bambino”.

“Si deve osservare esattamente quello che il bambino sa fare, le sue abilità, eppure tutto ciò che non sa fare, cioè le abilità che non ha ancora acquisito, per applicare ciò che può essere realmente risolutivo”.

“Altro esempio quello di un bambino disgrafico quello che facciamo noi professionisti della Pedagogia Familiare, è osservare come il ragazzino impugna la penna”.

“Se appuriamo che la penna è tenuta in mano come fosse un joystick, per intenderci, allora bisogna spiegare al bambino, ma pure alla mamma ed al papà, come s’impugna una penna : “si poggia sul dito medio e dev’essere tenuta tra il dito pollice e l’indice, affinché possa produrre una certa grafica”.

“Oppure osserviamo come cammina un bambino, come sta nel gruppo dei pari”.

“Osserviamo quando comincia a gridare, quando si trattasse di un bambino autistico, noi osserviamo la Performance, e poi applichiamo il correttivo su quella Performance, per cui l’intervento risolutivo si basa  prettamente su quel bambino, e sulle sue Performance personali, perché come ben sappiamo spesso le Performance, esulano dalla mera diagnosi”.

“Questo è il lavoro da fare”.

Domanda : “Mi sento di dire con piena consapevolezza : l’aiuto vero è quello che fornite Voi Professoressa Palmieri” .

Professoressa Palmieri : “Siamo tornati alla soluzione alla semplicità, a fare quello che serve, bisogna coinvolgere tutti non solo gli addetti ai lavori, incentrandosi sulle basi della Pedagogia Familiare che funge pure da traduzione sociale”.

“Sì perché la Pedagogia Familiare traduce le istanze dei genitori, verso le Istituzioni, e dalle Istituzioni verso i genitori, è tutto molto semplice, così come l’empatia e la gentilezza”.

“A tal proposito nel mio libro “Manuale di Pedagogia Famigliare. Aiutare la famiglia a casa loro”, ho voluto dedicare un nutrito capitolo, alla gentilezza, ed al rispetto, peculiarità che non dovrebbero avere bisogno di nessuna Scienza o Norma, per essere esaltate e ricordate, spesso però ci si dimentica dell’importanza, di questi aspetti indispensabili”.

“Purtroppo nel nostro lavoro di sovente, osserviamo persone che vengono trattate molto male dalle Istituzioni, utenti che si rivolgono ai vari servizi assistenziali, trattati come fossero dei criminali”.

“Dire ad un genitore non sei idoneo perché non ti sai sintonizzare sui bisogni di tuo figlio, è un’affermazione molto grave”.

“Quasi come fosse un malato terminale, a cui dici con disprezzo, che non è all’altezza, invece d’individuare il problema, e dire come ti posso aiutare ?”

“Oppure affermazioni del tipo madre simbiotica e figlio adesivo, ma quante volte noi genitori abbiamo desiderato che i nostri figli restassero con noi ?"

"Non si puó forviare l'affetto profondo che ci lega a loro,  avulso da qualsiasi patologia, ma stiamo scherzando, di cosa stiamo parlando, utilizzare frasi fatte uguali per tutti, per riempire un manicomio per bambini”.

“Bisogna dare opportunità e risorse”.

Domanda : “Per il genitore cosa rappresenta tutto ciò ?”

Professoressa Palmieri : “Una castrazione delle potenzialità ecco cosa rappresenta, un modo per svilire un genitore, umiliarlo senza metterlo in condizione di capire, e di provare ad adoperarsi per aiutare il proprio figlio”.

“Non possiamo meravigliarci se di fronte a fatti del genere i genitori si sconvolgono, nel sentirsi dire che sono sbagliati, senza un aiuto concreto”.

“Questo modo di agire contribuirà solo al degrado di quel genitore, che subirà un deterioramento psicologicamente e spiritualmente, diventando depresso, perseguitato dagli incubi, con sudorazioni fuori contesto, insomma collezioneranno una serie di sintomi che sono la conseguenza di un’indicazione scorretta, tutto questo è molto grave”.

“E’ una condanna senza appello, una cosa terribile insomma”.

“Non dimentichiamo i fatti di cronaca dove sono emersi suicidi di interi nuclei familiari, a causa di certe vicende”.

“Nel mio libro ho voluto dedicare appunto un capitolo alla gentilezza, e al rispetto, per rimarcarli come valori assoluti tra le persone”.

“Quando perdiamo gentilezza e rispetto, abbiamo perso il valore delle relazioni umane”.

“Bisogna essere sempre dedicati ed accoglienti”.

“Lo ribadisco : dare opportunità e risorse”.

In questo campo oltre a persone che si sono dimostrate colluse e corrotte, per fortuna c’è anche tanta brava gente, che adeguatamente formata può fare un buon lavoro.

Domanda : “Non a caso il titolo del suo libro : “Manuale di Pedagogia Familiare. Aiutiamo le famiglie a casa loro” allora ?

Professoressa Palmieri : “Il libro è davvero uno strumento per la libertà, mai fine a se stesso".

"I Saggi come quelli che scrivo io, vogliono essere strumenti per la libertà".

"Questo libro può essere utile a tutti, non solo agli addetti di alcuni settori”.

"Tornando al discorso relativo al periodo del lock-down, in cui per determinate necessità s’instaurò una lunga era, incentrata sulla digitalizzazione, e sui convegni on-line, che da una parte ci hanno dato la possibilità di ritrovare certi contenuti on-line, dall'altra invece hanno diminuito le possibilità di riflettere sulle parole e sui concetti".

“Un  libro e tutt’altra cosa, lo si può riconsultare ritornando sulle pagine che vogliamo rileggere, condividerne la lettura con altre persone, per poi commentarlo dibattendo insieme, in merito al contenuto".

"Insomma un libro può diventare motivo di confronto costruttivo, e momento di condivisione culturale”.

“E’ uno strumento attivo di ascolto, un libro rimane eterno, lo possiamo riprendere in mano, tornare a riscoprirlo con una consapevolezza sempre maggiore, in definitiva penso che i libri possono essere vere e proprie "colonne sonore della nostra vita”.

"Quante volte ci accorgiamo, rileggendo alcune pagine, a distanza di tempo, che alcuni concetti  tornano ad essere forti ed efficaci”.

“Certi libri possono essere paragonati tranquillamente ad una spada nella guaina pronta ad essere sguainata, ogni qualvolta si vuole rinnovare un concetto, ottenendone uno stimolo positivo, che alimenta la nostra prerogativa di andare avanti in questa vita, senza lasciarsi forviare dalle situazioni”.

"Torno all’esempio specifico dei genitori che hanno subito l’allontanamento del proprio figlio, accusati di non essere idonei, genitori che hanno già un dolore immenso, vuoi perché il bambino ha una patologia, oppure per altre difficoltà”.

“Accusare un genitore di non essere idoneo renderlo sbagliato perché il figlio ha delle difficoltà, è uno dei crimini peggiori”.

“Privilegiare meri scopi economici, a discapito della vita dei hambini, per riempire quei posti che hanno creato dentro queste strutture".

"Tutto ciò non è, e non può essere prerogativa di una Scienza che guarisce, e che può sicuramente apportare dei reali aiuti, servendosi di valide alternative”.

Non possiamo che invitarvi ad approfondire l’argomento giorno 2 Maggio 2022, alle ore 20:00 con la Professoressa Vincenza Palmieri - Insieme all'Avvocato Francesco Morcavallo e l'Avvocato Francesco Miraglia del Foro di Madrid, sulle piattaforme Zoom e Facebook Convegno on-line dal titolo “Bambini allo sbaraglio bambini bersaglio le criticità del sistema di tutela dei minori in Italia”.

Ed inoltre :

Martedì 10 Maggio presso il Centro Congressi Roma Eventi Fontana di Trevi (via della Pilotta, 4) apertura porte alle h. 16.45 (per procedure green-pass) inizio alle ore 17.30, presentazione del libro il “Manuale di Pedagogia Familiare – Aiutare le Famiglie a casa loro”, ultimo libro del Presidente INPEF Vincenza Palmieri, Fondatore della Pedagogia Familiare.

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