La sottile differenza, l’ultimo edito di Federico Fabbri, analizza e confronta, la sottile differenza del sentimento che intercorre tra l’affetto legittimo dovuto per ereditarietà e l’amore consolidato per meritocrazia tra individui.
L’incidente di una giovane quindicenne in motorino, rispettivamente figlia e nipote dei protagonisti del libro, mette la famiglia, apparentemente tranquilla, dinanzi al quesito universale dei sentimenti acquisiti per ereditarietà o consolidati per merito.
La tragedia della ragazza e la sua possibile paralisi, mette i famigliari, in profonda analisi della loro esistenza.
La famiglia è composta dalla madre, bella donna disinibita, con un passato di giovanissima fotomodella e senza confini nelle vene di esperienze e territori percorsi, ma ora, con rimpianti della vita passata ed amante di cioccolatini, ingrassata quasi ad essere definita un donnone, sinonimo toscano, da un padre affermato avvocato con abiti e cinismo tagliati su misura, con un debole per le giovani donne, e dalla nonna pittrice già dall’età giovanile, ed ora divenuta famosissima, grazie ai critici che hanno portato all’esaltazione il quadro intitolato la fine del mondo: la riproduzione di un attributo maschile, atto ad esprimere la sottomissione della creazione, da parte dell’elemento femminile, di alcune donne..
E proprio Baby, la nonna pittrice, che se in passato aveva permesso alla figlia di vivere una vita anche sregolata con i suoi istinti, ora ama in modo piu’ incisivo e determinto la nipote, quasi escludendo dal rapporto la figlia nonché madre della vittima..
Ma per lasciare ai lettori la curiosità della storia, diremo che con il vernissage, la nonna pittrice, definirà i rapporti con tutta la famiglia, il suo ruolo, mettendo come si suol dire, i puntini sulle I con tutti i componenti della famiglia .e stabilendo la sua decisiva libertà di vivere e di amare come la sua natura pretende.
Con questo il libro l’autore intende evidenziarecome il legame di sangue non determini, in alcuni casi, l’esistenza dell’amore dovuto famigliare ma sostiene che l’amore non è un diritto ma una conquista e va riservato solo quando è presente corrispondenza da entrambe le parti.
Ma Federico Fabbridi romanzi ne ha pubblicati diversi, Il primo romanzo Maledette ortensie edito nell’anno 2015, è stato finalista dell’edizione Premio Letterario Città di Castello nel 2014, e vincitore delIX Premio Nazionale di Poesia e Letteratura La Tavolozza nel 2016.
Il testo narra la storia di un famiglia con entrambi i genitori con esperienze di infanzie difficili: il padre vittima di violenza infantile perpetuatada un amico, subita in una cantina e la sua unica visione, mentre la subiva, delle ortensie viste da una bocca di lupo.
La madre non considerata dalla figura materna, e senza attenzioni rassicuranti.
Il matrimonio dei protagonisti per un periodo viene vissuto serenamente, con la nascita di una figlia, ma poi improvvisamente il padre inizia a presentare turbe psicologiche e strane abitudini: si isola ed inizia a scrivere un diario, quasi come se nella sua mente si fosse focalizzata la perdita di un ruolo determinante nella famiglia. La moglie dopo attente perplessità ed analisi verso gli atteggiamenti nuovi del marito, chiede aiuto ad uno psicanalista, che le consiglia, dopo diversi incontri, di allontanarsi dalla casa famigliare, ma di lasciare la figliaquale segno evidente del suo amore ancora esistente, come segnale di in un possibile riavvicinamento, nel caso che lui si fosse ravveduto..
Nonostante sia stata sconsigliata, la donna che ama il marito, torna da lui, e dopo il primo abbraccio, le mani dell’uomo salgono al collo della donna fino a strangolarla.
Il secondo romanzo scritto di Federico Fabbri: La verità ha bisogno del sole, risulta essere un proseguo del primo. L’autore analizza la storia dei protagonisti ed il motivo che ha portato l’uomo a compiere il gesto folle di uccidere la moglie. Il testo narra la storia di un famiglia con entrambi i protagonisti con esperienze di infanzie difficili: il padre vittima di violenza infantile perpetuatada un amico, subita in una cantina e la sua unica visione, mentre la subiva, delle ortensie viste da una bocca di lupo. La madre non considerata dalla figura materna, e senza attenzioni rassicuranti. Dopo arresto l’uomo, ed avere scontato la pena in carcere, viene colpito anche da un’amnestia mentale, si affida ad un centro specializzato per la sua forma psicologica, ed in un luogo di pace e silenzio, cerca di ricostruire anche la sua struttura psicologica, però il passato non riesce a cancellarlo, ha la necessità di ritrovare un nuovo equilibrio, cerca l’incontro e il perdono della figlia, ma i suoi sforzi sono vani, la figlia non lo perdona, il dolore annienta l’uomo che si uccide.
Il libro è stato finalista nella decima edizione del Premio Città di Castello nel 2017, ha vinto, nella sezione “Romanzi inediti” l’edizione 2016 del Premio Letterario La Ginestra di Firenzee, sempre nel 2017, il Premio Memorial Giovanni Leone
Seguiranno altri racconti: L’anima gemella, il testo evidenzia ildono di coloro che fortunati nella vita incontrano la famosa mezza melao per l’appunto l’anima gemella, indica, tra le righe, come controllare il proprio destino e ad attirare verso di noi la nostra metà: trovare l'amore vero è possibile per chiunque a qualsiasi età se si è pronti e preparati ad essere, a tutti i livelli, una calamita per l'amore.
Segue Il lato buio del cuore, l’autore lo dedica alla perdita dolorosa della madre, che sicuramente non lo avrebbe graditopensandolo in uno stato di sofferenza per la sua perdita terrena. Evidenza la difficoltà dell’autore nel capire il valore di vivere contemporaneamente con il dolore. Anche se non completamente riuscito a superarlo, durante la stesura del romanzo, nel tempo si impegnerà a togliersi il velo interiore di tristezzache ha nell’anima. La sua tristezza, non completamente emersa esteriormente, lo ha portato nella scrittura del romanzo esprimendola completamente.
La magia del Natale , è la storia di Leo, un ragazzo che durante un periodo festoso natalizio, riflette su quanto non gli va, un padre violento, una madre che lo nasconde, ed anche la violenze che subisce dal padre. Tutti i famigliari con la lettera iniziale L e alla fine tristemente accetta che dalla sua analisi emerga tristemente la frase Ognuno ha la magia del Natale che merita, ricordandosi di una sua professoressa che non comprese mai quanto male possono fare le parole.
La neve ha un suono sottile, è dedicato alla moglie, dal loro primo incontro al percorso di tutta la loro vita: una continua crescita dai lorosorrisi alle loro lacrime, dai giochi ai compiti di scuola, dalle vacanze e alle lezioni di guida ed alla felicità della nascita della loro figlia, nel crescerla insieme e vederla diventare donna, e loro innamorati come il primo giorno.
La storia semplice la storia di una giovane donna, che tornando verso casa sola una sera , una macchina la investe, e mentre sta per morire, nella sua agonia, rivede la propria vita ed immagina anche quello che potrebbe essere stata un amicizia forse che si sarebbe potuta trasformare in un amore . La sua fine sarà accompagnata dauna rana antipatica, sotto il ponte, che continua indifferente a gracidare; i grilli, tra l’erba, a cantare.
Tutti i suoi libri hanno ricevuto riconoscimenti in concorsi a carattere nazionale, così come il racconto breve Satelliti, vincitore di puntata della trasmissione radiofonica Radio1 Plot Machine, inserito poi nell’antologia edita da RaiEri, dedicata all’edizione 2017/2018 del concorso. Il racconto Una storia sempliceha invece vinto l’edizione 2018 del “Premio Racconti nella Rete” e i premi “Giubbe Rosse Inediti”del 2017 In Cento Righe del 2018, Lo Scrittoio del 2018 e Xilema - Racconta le parole” del 2018. Tutti questi scritti sono stati riuniti nella raccolta La strada verso casa.
Due parole sull’autore, nato a Firenze nel 70, sposato da 27 anni, ha una figlia e con loro vive una gatta bisbetica.
Dopo gli studi tecnici e qualche anno di lavoro nelle aziende di famiglia, inizia la sua carriera nel settore finanziario; attualmente si occupa di gestioni patrimoniali presso una private bank fiorentina.
La sua passione inizia durante la frequenza delle scuole superiori, consigliato da una insegnante, ma per anni prosegue nella sua professione, lasciando la passione in un cassetto.
Nel tempo riconquista il suo modo di essere, ritrovando la sua vera dimensione, la libertà di essere se stesso e di considerare con fermezza che la libertà degli altri finisce dove inizia la sua, consapevole di essere fuori dal gregge, considera una conquista della propria individualità.
I suoi libri sono una profonda analitica analisi psicologia di situazioni che realmente accadono e vengono vissute ai giorni nostri.
Federico Fabbri termina il nostro incontro dicendoci che il cammino, di chi sceglie di essere fuori dal gregge, viene vissuto attraverso i rapporti umani che esprimono la loro dose d’amore e non di violenza, somministreranno la giusta quantità d’energia per camminare senza sosta, incurante anche delle parole taglienti come lame, sguardi carichi di giudizio e mani pronte a cancellare chi considerato diverso, verrà cancellato dalla loro pagina.
Gioia Logiri