'La ragazza dello sputnik' è la trama del serpente

'La ragazza dello sputnik' è la trama del serpente
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La prosa di Murakami si percepisce vibrante, come sempre, dietro ogni parola, tutto nel suo libro sembra filare liscio, forse anche troppo. Ma facciamo un passo indietro e prima della prosa pensiamo alla trama che ruota intorno alle vite di tre personaggi che a volte sono pianeti e a volte sono orbite, alternando compagnia e solitudine,  intrecciandosi come i lacci della Necessità e sciogliendosi come, nolente o dolente, fanno tutti i nodi. E magari a questo punto starete pensando 'tutto qui'?! Non c'è veramente altro da dire?

Purtroppo no. Perché la trama di Murakami è come il serpente di Nietzsche che mangia la sua coda, rimanendo sempre uguale a se stessa, tornando dove è già stata. Affascinante ti attrae ( merito della scrittura dell'autore che liscia, ti permette di scivolare sopra ogni superficie. Il problema è poi scoprire che è tutto e solo superficie) ti porta lontano, promettendo chissà cosa, avvincente ti inganna per poi attoccigliarsi su se stessa, perdendosi dietro descrizioni che sembrano voler dilatare la suspense ma che non hanno altro effetto di aumentare delle aspettative destinate a essere deluse.

Impressionante la capacità descrittiva, il pennello del pittore che disegna e svela ogni dettaglio. Un po' meno l'intreccio, il senso che, volendo essere a tutti i costi profondo risulta confuso, sbilenco, un riflesso di un'idea andata perduta nelle spire della trama.

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