Il Punto: Il sorpasso della bramosia e lo spirito di appartenenza.

Il Punto: Il sorpasso della bramosia e lo spirito di appartenenza.
}}

Si sa: a Carnevale ogni scherzo vale. E lo scherzo brutto lo ha subito il Milan che perde malamente a La Spezia contro la squadra ligure, perdendo la testa della classifica per la prima volta in questo campionato al cospetto dell'Inter che questa volta non sbaglia l'occasione battendo la Lazio per 3-1.

Ad una settimana dal derby-scudetto, la situazione è: Inter 50, Milan 49. Si prevedono fuoco e fiamme.

‌‌Una grande, grandissima vittoria della squadra di Conte, in primis per la maturità mentale nel saper sfruttare l'occasione ghiotta e in secundis perché la Lazio veniva da 6 vittorie consecutive in campionato e in campo ha confermato di essere ormai una big del nostro calcio.

Quella dell'Inter è una partita vinta con spirito di appartenenza: giocando in maniera ordinata, compatta e precisa; aspettando sempre la squadra di S. Inzaghi e ripartendo con contropiedi dinamici e lesti.

Nell'Inter davvero in tanti ad essere menzionati per la prestazione positiva, ne dico 4: Skriniar che è stato un muro su Immobile; Lautaro che oltre il rigore e il gol del 3-1 ha fatto una gara di grande sacrificio; Eriksen che ormai sta sbocciando come un fiore in primavera negli schemi di Conte e Perisic che ha fatto una gara tutta di corsa con grande applicazione difensiva, segno di crescita e maturità nello schema delle due fasi. Ma uno è tre spanne sopra tutti: Romelu Lukaku.

Il belga ha siglato due gol, ha fornito l'assist per Lautaro dopo una corsa imperiale da centometrista bruciando Parolo e tanto tanto supporto alla squadra: Semplicemente mostruoso.

La Lazio si lecca le ferite, ma esce comunque a testa alta da San Siro. Ha giocato una buona gara tenendo spesso il pallino del gioco in mano con un unico neo: quello di aver tirato pochissimo in porta. Merito ovviamente della prestazione perfetta in fase difensiva della squadra di Conte. La Lazio resta comunque inchiodata al gruppone Champions e questa sconfitta non ridimensiona per niente la squadra di Inzaghi.

‌‌Lukaku comanda la classifica cannonieri con 16 reti. L'Inter invece comanda il campionato, con la bramosia del suo mister. Ci teneva tanto Antonio da Lecce.

I nerazzurri mancavano al comando al girone di ritorno dopo 11 anni. L'ultima volta era il 16 Maggio 2010. Si, era l'Inter del Triplete.

Domenica c'è un derby che vale mezzo titolo. Conte sa di arrivarci con l'autorevolezza e la libidine che quella vista stasera è una squadra (quasi) perfetta.

‌‌Pagelle Inter - Lazio:

‌‌Inter: Handanovic: 6.5; Skriniar: 7; De Vrij: 6.5; Bastoni: 6.5; Hakimi: 6 (89' D'Ambrosio: sv), Barella: 6.5, Brozovic: 6.5; Eriksen: 7 (72' Gagliardini: 6); Perisic: 7 (89' Darmian: sv); Lautaro: 7.5 (78' Sanchez: 6), Lukaku: 9 (89' Pinamonti: sv).

‌‌All.: Conte: 7.5

‌‌Lazio: Reina: 6.5; Patric: 5.5, Hoedt: 5 (46' Parolo: 5.5), Acerbi: 6; Lazzari: 5.5, Milinkovic: 6.5, Lucas: 6 (46' Escalante: 6.5), Luis Alberto: 6 (78' A. Pereira: 5.5), Marusic: 6; Correa: 6.5 (70' Muriqi: 6), Immobile: 5.5 (70' Caicedo: 6)

‌‌All.: S. Inzaghi: 6

‌‌‌‌‌‌

Dallo spirito di appartenenza dell'Inter a quello dello Spezia che impartisce una vera lezione di calcio al Milan.

Lo possiamo anche dire: quella del Milan è stata la peggior partita in questo campionato. Sottoritmo, inefficaci e madidi. Chiudendo la gara con addirittura 0 tiri in porta mai successo da un anno e mezzo a questa parte.

Peraltro la squadra di Pioli aveva recuperato Bennacer, Calhanoglu e Kjaer, ma tutti e tre sono apparsi non in condizione. Soprattutto il turco, se non gira lui, il Milan affanna ed Ibra è lasciato troppo solo lì. I rossoneri hanno già perso 4 partite in questo 2021 e le sconfitte sono arrivate sempre in malomodo. Non è un caso che le sconfitte rossonera guardacaso sono arrivate sempre quando il turco era assente o sottotono.

Ci si è messa anche la presunzione nel sottovalutare lo Spezia? Può darsi; ma di sicuro si è fatta sorprendere dall'aggressività offensiva e la bellezza della squadra ligure di Italiano.

La partita dello Spezia di ieri è da prendere e da far vedere in tutte le scuole calcio. I due gol sono arrivati solo nella ripresa grazie a Maggiore che finalizza un'azione da manuale e da S. Bastoni con uno stupendo tiro dai 25 metri.

Lo Spezia sale a 24 punti a +9 dalla zona retrocessione. Italiano sta facendo un lavoro eccellente e quanto basta almeno per prendersi la palma di rivelazione dell'anno.

Il Milan non inizia certo il modo migliore per preparare una settimana importantissima che vede la trasferta di Europa League a Belgrado contro lo Stella Rossa di Stankovic e il derby di domenica con l'Inter. E parlando di spirito di appartenenza, Pioli ed Ibra sanno che quella è la loro forza, talvolta servitosi per rialzarsi. È piu che Belgrado, il derby ci dirà se La Spezia è stato solo un incidente di percorso.

‌‌L'Inter oltre alla sconfitta del Milan, ha approfittato anche della sconfitta della Juve: I bianconeri cadono a Napoli.

‌‌Il Napoli sconfigge la Juventus per 1-0 dopo una gara di grande coraggio della squadra di Rino Gattuso.

Per la squadra di Pirlo è un brutto stop che lo fa "allontanare" dalla vetta da ben 8 punti, seppur con una gara in meno.

Quella del Napoli è una vittoria epica per le mille difficoltà e per l'aria che tirava dopo la sconfitta di Bergamo. Senza 6 giocatori tra covid e infortuni, gli azzurri avevano perso anche Ospina al riscaldamento.

Partita decisa da un rigore di Insigne. Si, proprio il capitano, che dopo aver sbagliato quello nella finale di Supercoppa si ripresenta sul dischetto trasformandolo e segnando così il tanto atteso gol numero 100 con la maglia del Napoli. E tornando sempre sull'argomento dello spirito di appartenenza quella del Napoli è stato l'esempio esatto, seppur non abbia fatto un tiro in porta, ha fatto una parità di: sacrificio, compattezza, lotta e sudore. Con tali attributi il Napoli chiude la partita con giocatori allo stremo e un eroico Lozano che ha giocato gli ultimi 10 minuti con una gamba stirata.

La Juve dopo un primo tempo anonimo, nel secondo tempo le ha provate tante, ma ha trovato sugli scudi Meret che ha parato di tutto e Rrahmani che ha giocato una partita sontuosa.

Tra i bianconeri si salva solo Chiesa. Male Morata che in questo 2021 è ancora a secco.

Pirlo si può tenere la reazione dei secondi 45 minuti, ma ha 2 problemi: 1) La continuità: Nel mentre sembra filare tutto bene con i risultati, di colpo arriva la battuta d'arresto, come già successo contro Fiorentina e Inter. 2) Se non segna Ronaldo, in una giornata storta, non arrivano i gol. Problemi visti e rivisti, ma che persistono. Ora arriva la Champions e il Porto, forse torna Dybala e per la Juve forse è anche ora.

Se la Juve spera di recuperare Dybala, il Napoli spera di recuperare qualcuno degli acciaccati al più presto, proprio ora che hanno vinto una partita che fa morale, si spera che sia la svolta. Di fatti lo sapremo già dalle prossime partite contro Granada di Europa League e di nuovo a Bergamo contro l'Atalanta, questa volta di campionato. Intanto il Napoli è lì, aggrappato al treno Champions e non poteva esserci vittoria migliore per restarci.

‌‌Pagelle Napoli - Juventus:

Napoli: Meret: 8; Di Lorenzo: 6; Maksimovic: 7, Rrahmani: 8, M. Rui: 6.5; Zielinski: 6 (64' Elmas: 6), Bakayoko: 6; Politano: 6.5 (64' Fabian: 6.5), Insigne : 7 (88' Lobotka: sv), Lozano: 7.5; Osimhen: 5.5 (75' Petagna: 5)

All.: Gattuso: 7.5

Juventus: Szceszny: sv.; Cuadrado: 5 (46' Alex Sandro: 5.5), Chiellini: 5.5, De Ligt: 6.5, Danilo: 5.5; Chiesa: 6.5, Rabiot: 5, Bentancur: 6 (72' Kulusevski: 6), Bernadeschi: 5 (63' McKennie: 6); C. Ronaldo: 6, Morata: 4

All.: Pirlo: 5.5

Le prime 7 tutte in 10 punti. Da notare il nuovo sorpasso della Roma sulla Juventus, dopo la vittoria contro l'Udinese per 3-0. La squadra di Fonseca sale al terzo posto a 43 punti. Se solo la Roma vincesse gli scontri diretti, chissà forse oggi sarebbe anch'egli una candidata al titolo. Mentre l'Atalanta vince a Cagliari sul rush-finale grazie ad un gioiello di Muriel e raggiunge la Lazio a quota 40 insieme al Napoli. Per la Champions è bagarre pura e tosta.

Dalla stessa Categoria