Dottore Carlo D'Angelo: "Il Natale, l’Epifania e la culla vuota"

Dottore Carlo D'Angelo: "Il Natale, l’Epifania e la culla vuota"
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06 Gennaio 2024, "oggi ho un peso sul cuore, il mondo mi si è presentato lercio, più ripugnante e più marcio di quanto l’avessi immaginato, pensato e vissuto", esordisce così il Dottore Psicologo e Psicoterapeuta Carlo D'Angelo.

"E come ogni anno siamo preoccupati dei festeggiamenti, degli auguri da fare e dai cenoni da preparare".
"Non siamo per nulla interessati all’accoglienza da riservare a quell’Uomo-Dio, non ha spazio e non sappiamo dove collocarlo, non siamo interessati all’accoglienza della sua Persona".
"La nostra fede, la vita cristiana lasciano il posto a ciò che deve troneggiare e trionfare".
"Tutto il resto è nel vuoto e noia, per altri rimpianto e nostalgia".
"Prima di oggi c’era in  me, solo una lontana e vaga sensazione, ma più passano i giorni e più questa pesante sensazione si fa spazio".
"Entra tra le pieghe di notizie di guerre, di omicidi, ingiustizie, povertà, di inganni, tradimenti, e si insinua dentro ogni forma di infedeltà presente in ogni sistema".
Si fa spazio tra le contraddizioni e storture presenti nella chiesa ed in politica, nel malaffare in società e nei rapporti interpersonali e familiari".
"Questa sensazione avanza, ma non mi deprime, semplicemente accresce in me, una consapevolezza sempre più chiara, mista a disgusto, non mi rende pessimista, ma apre sempre più gli occhi su scenari raccapriccianti e poco rassicuranti".
"Mi disgusta la chiesa con i suoi falsi profeti e finti buoni, mi disgusta la politica che si sbrodola sempre più nel lievito delle bugie, degli inganni e delle baruffe, mi disgusta la società del finto perbenismo, del linguaggio preso in prestito, e di una normalità che tutto rasenta,  eccetto la normalità, ma una normalità malata e fortemente disturbata, normalità che accentua patologie e che si psichiatrizza da sola".
"Uomini e donne, con l’utilizzo di Internet sono diventati, esperti di diagnosi psicopatologiche.  Diagnosticano tutto e tutti. Sono diventati tutti bravi a fare diagnosi di anormalità e pensate un po’ una società normalmente disturbata che emette diagnosi".
"E’ davvero un paradosso, ma è così".
"Tutti riconoscono negli altri la patologia che vivono in se stessi".
"E’ un miracolo!"
"Tutti vedono negli altri le ombre lunghe che occultano e che non vogliono vedere in se stessi".
"Tutti prendono distanza dalle diversità degli altri, pur di non doverle affrontare e nominarle in  se stessi".
"Abbiamo messo in piedi una società ingrata di umanità, scialba, desertificata di sentimenti ed inospitale, il cammino sembra accidentato, e la meta è molto lontana".
"Ma c’è chi domina questa società, ci sono i potenti, la classe, le classi che non si distinguono per classe ma per pura cattiveria".

"C’è l’occhio del gigante, del filantropo che fa agonizzare gli altri, c’è la spada affilata delle lobby e dei massoni".

"Siamo niente nelle mani di questa gente, noi non siamo nemmeno persone, ma numeri da selezionare, da vivisezionare, siamo in tanti e le ricchezze non bastano agli eletti".
"A tutti coloro che si sono nominati eletti, che hanno usurpato ogni forma di potere, pur di governare e per non farsi governare hanno preso il sopravvento in ogni campo".
"Eppure,  possiamo destarci dal lungo sonno!"
"Noi possiamo prendere la decisione di non farci mettere a  dormire".
"Possiamo dire no ad ogni forma di contraffazione della libertà e di annullamento delle libertà".
"Non ci sono segnali di partenza ma segnali di fumo, segnali di una società in libera caduta ed in libero disfacimento umano e morale".
"Per quanto si viva in un’aridità sconsolante e mortificante, il futuro è già qui, in questo presente del 2024, un presente tutto da disegnare e da sognare, che fa fatica ad entrare".
"Le ombre della notte non fanno spazio alla luce".
"La notte avanza e non abbiamo chi ci indichi la via, gli uomini procedono senza sogni e speranza nei cuori, qualcuno ha operato una sorte di anestesia collettiva".
"La notte avanza nei cuori e sembra che il giorno nuovo, che è appena arrivato, tardi a venire. Bussa ma nessuno apre, tutti messi a dormire".
"Neanche il Natale ci ha destato, se non per pochi attimi di finta allegria.
"Le opere delle tenebre e del disamore avanzano nel loro potere indisturbato e stanno inghiottendo tutto e tutti".
"Il diluvio è nelle teste e nei cuori, e tutti si attardano a mettersi in cammino".
"Il Natale è già andato, di quella nascita, resta ben poco, forse i vari pastori e pecorelle da mettere al riparo per il Natale a- venire".
"Hanno tutti paura, non gira aria buona, e tutto si sgretola, anche ciò che prima era granitico frana inesorabile".
"Siamo tutti in picchiata, in caduta libera!"
"Non c’è risveglio e non c’è partenza, tutti incollati a non attendere nulla, e “chi non attende, non sa nemmeno tendere verso qualcosa”.
"L’uomo è smarrito e perso in se stesso".
Abbiamo atteso il Natale, abbiamo atteso il nuovo anno senza tendere verso qualcosa che ci svegli dal lungo sonno, con nessun desiderio nel cuore di metterci in cammino.
Lo show di Massimo Ranieri “ sogno o son desto” ci rimanda ad un compito urgente, quello di riappropriarci del nostro tempo e di non lasciarci consumare dal sonno, ed essere desti, per vegliare sui nostri sogni per non continuare a poltrire durante il viaggio.
"Di scossoni per svegliarci dal sonno ce ne sono stati tanti,  molte sono state le turbolenze che ci hanno ammonito che siamo sempre in ritardo, ma il cuore dell’uomo non parte, eppure sarebbe ora di svegliarsi".
"Nei nostri  percorsi di vita, cediamo allo sconforto, al buio, alla solitudine, alla stanchezza, all’assenza".
"Tutto sembra che sparisca dal nostro orizzonte, non ci lasciamo avvolgere dalla luce, ma deviamo verso comodi ripari, senza mai dilatare  il cuore".
"Ma, nonostante i tanti segnali, non si parte, ci si vuole tutti dormienti".
"Una parte della società è sveglia, non dorme in quanto è impegnata a metterci a dormire".
"Vi è in giro una subdola epidemia, una malattia silente che ha colpito gli uomini di tutti i luoghi: la malattia della banalità".
"Epidemia che feconda l’indifferenza verso se stessi e verso gli altri, che induce al sonno dei sensi ed alla chiusura del cuore".
"Il guaio è che questo brutto affare riguarda tutti, ha colpito tutti".
"La parte attiva della società, invece di rendere le coscienze sensibili, le ha anestetizzate, questa parte di potere che domina, continua nel suo consapevole massacro ed inventa dei bei giochini per cullare e per non disturbare il sonno dei più, tenendo sotto controllo l’epidemia in corso".
"La società non cambia, la chiesa non cambia, emette Motu proprio, facendo uscire dalla porta ciò che poi fa rientrare dalla finestra, vuole appianare, far finta di cambiare ma non cambia".

"I pedofili sono sempre all’interno, la pedofilia resta un peccato e non un reato ed un crimine, i pedofili ben protetti in case che li accolgono e sostenuti a spese del popolo di Dio e chi manifesta dissenso di idee viene scomunicato".

"Viene estromesso dal sistema, un po’ come fa Putin".

"I pedofili non creano uno scisma, lo scisma lo crea chi esprime un libero pensiero".

"Forse con alcuni capi la libertà è optional!"

"Sei non sei con me, sei contro di me, quindi vai fatto fuori.
"Ed è una strategia quella del papa, che sta giustificando l’operato di molti vescovi, arcivescovi e cardinali,  che hanno trovato nel loro capo un ottimo elemento di identificazione: due pesi e due misure, estromissione, ostracismo, e molta attenzione al denaro ed all’accrescimento del potere e del bene travestito da bene".
"Ecco, non esprimetevi, state allineati e coperti in tal modo eviterete brutte sorprese!"
"Chi vuol capire, comprenda".
"Ma non c’è da ribadire ciò: è già attuato, tutti sotto copertura e silenzio!"
"Fate ciò che volete, ma non fatevi sgamare, altrimenti saremo costretti  ad intervenire".
"Ed è così che passa anche L’Epifania! E tutte le feste porta via".
"Anche quest’anno è andata!"
"E’ fatta!"

Programma 2024:

  1. Neutralizzare ogni voce che grida sia che abbia fame sia che abbia sete.
  2. Neutralizzare le voci che arrecano disturbo, soprattutto chi ha sete di giustizia.
  3. Neutralizzare chi è contro il potere arrogante e dispotico.
  4. Neutralizzare chi ostacola i traffici di ogni tipo: fateci lavorare.
  5. Neutralizzare le verità.
  6. Neutralizzare chi denuncia: cose inutili.
  7. Neutralizzare chi ostacola il nostro efficientismo.
  8. Chi si oppone al nostro potere.
  9. Neutralizzare chi vuole diffondere le beatitudini e la diffusione del Regno.
  10. Neutralizzare chi ostacola la nostra spregiudicatezza.

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