Gratteri : sulla Riforma Cartabia, e sul caso Cospito

Gratteri : sulla Riforma Cartabia, e sul caso Cospito
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13 Gennaio 2023 il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri , durante un'intervista rilasciata a "The Breakfast Club su Radio Capital", si è espresso in merito alla riforma Cartabia definendola : "un disastro e si vede ogni giorno".

"Non mi sembra questa una risposta dello Stato alla questione sicurezza, non è una norma da paese civile" - a proseguito Gratteri.
"Tre presunti mafiosi a Palermo sequestrano, picchiano e minacciano una persona, questa persona terrorizzata non denuncia e allora contro questi mafiosi non si può procedere".
"A Jesi un albergo è stato svaligiato, il proprietario non si trovava, era in ferie e i ladri non sono stati arrestati, e questi sono solo i primi esempi - la criminalità organizzata andrà a svaligiare alberghi gestiti da stranieri, che vivono all'estero e che non si troveranno per fare le denunce".
"Il senso di questa norma è ridurre il numero dei processi, ma non si riducono così i tempi della giustizia - così semplicemente non si fanno i processi”.
“Basterebbe un decreto-legge, è solo questione di volontà politica e penso che ci sia questa volontà - qualche politico ha già preso posizione".
"Anche le opposizioni si adegueranno, dal Movimento 5 stelle al Pd, anche se i parlamentari del Pd sono stati i primi a votare la riforma Cartabia".

"Sono preoccupato per questa riforma, come cittadino e come magistrato".

Sul Caso Cospito ...

Il Procuratore di Catanzaro Gratteri, si è espresso anche in merito al caso Cospito, l'anarchico che ha gambizzato Roberto Adinolfi, dirigente di Ansaldo Nucleare, per cui ha già scontato dieci anni di carcere, condannato anche per strage, in merito alle due bombe piazzate nel 2006, davanti alla Scuola carabinieri di Fossano, in cui fortunatamente non ci furono vittimi : “un sovversivo, un ribelle da sempre - non ha mai accettato di servire lo Stato”.

Cospito da 86 giorni sta osservando lo sciopero della fame contro il regime impostogli del 41bis, a quel punto Gratteri risponde : perché il 41 bis è disumano, andrebbe tolto a tutti, anche ai mafiosi”.

"Lo scopo del 41bis, è evitare che il detenuto mandi messaggi all'esterno - se i magistrati hanno chiesto il 41bis per Alfredo Cospito vuol dire che c'è un provvedimento ben motivato - non si dà a tutti il 41bis: ci sono numerose richieste di 41bis bloccate o rigettate -non è un automatismo, bisogna leggere le carte prima di potersi esprimere, non sono discorsi che si possono affrontare come se fossimo al bar", ha concluso il magistrato.

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