Autore, compositore, produttore e naturalmente cantante.
Nel mondo musicale, dove alcuni musicisti sono meteore, Pieretti, il BOB DYLAN ITALIANO, regge da 60 anni!
Dante Luca Pieretti alias Gian Pieretti, di origine toscana, nasce in provincia di Pistoia nel 1940 e a soli 6 anni si trasferisce a Milano.
La sua storia musicale inizia nel 1959 quando conosce Ricky Gianco e nasce la loro amicizia: Gianco canta, si occupa di musica e compone canzoni, trasmette a Pieretti lo stimolo del comporre testi musicali, con la felicità di Euterpe, dea della poesia cantata. anche se lui si definirà sempre un compositore Beat e di protesta.
Accompagnando nel viaggio a Jamb, in Belgio, i Satelliti di Richy Gianco, ad un concorso musicale, ha modo di ascoltare Salvatore Adamo, mentre interpreta Amour perdu, una canzone all’epoca di grande successo.
Ritorna in Italia e nel 1963, firma il contratto con la VEDETTE: Con Giancoinizia a comporre canzoni e le incide: un connubio musicale che andrà avanti per molti anni.
Compongono anche per Celentano, Mina ed altri cantanti di successo. Qualche anno dopo incide la sua prima canzone: Perduto Amore: con il nome d’arte Perry, che presto cambierà in Gian Pieretti.
Sul lato B del disco è registrata Uno strano ragazzo, canzone composta Pieretti: una delle prime canzoni della musica leggera che tratta l’argomento dell’omosessualità.
Nel 1973 seguirà Il vestito rosa del mio amico Piero, mai ristampato in Italia invece reperibile in CD in Giappone. Pieretti ci ha comunicato che è una storia vera: la vita di un compagno di scuola che ritrova in un locale trasformato in una bellissima donna. La storia del vissuto dell’amico durante la sua trasformazione da crisalide a farfalla. Ovviamente, a causa delle tematiche trattate, il disco non viene minimamente promosso e pubblicizzato. E lui non viene chiamato in nessuna trasmissione televisiva, ma il disco nel tempo viene insignito come il più bello dell’epoca di quegli anni. A parere di molti fu un pezzo che precorse solamente i tempi.
Il successo arriva nel 1966 con Il vento dell’est scritta da lui con l’inseparabile Gianco.
E’ tra le prime in hit-parade: diventa un classico degli anni 60.
Il vento dell’estverrà riproposto superbamente, pochi anni fa anche in triade Franco Battiato, Ricky Gianco e da Gian Pieretti.
Fernada Pivano fa poi conoscere Pieretti a Jack Kerouac, celebre scrittore, padre della generazione BEAT con Allen Ginsberg e Joe Ferlinghetti, chedopo avere ascoltato le sue canzoni, lo vuole accanto per delle conferenze-happening in Italia.
Kerouac, morirà prematuramente nel 1969, grande dolore per il nostro autore, perché nei loro programmi era anche prevista la composizione di: Hallo Jack.
Arriva l’epoca di Sanremo con Antoine: viene presentata Pietre, sempre composta da Pieretti/Gianco:è una canzone di protesta: viene scelto da Pieretti Antoine, perché in quell’epoca , In Francia, è un personaggio straordinario e che spopola per una canzone di protesta, Les Elucubrations.
Pietre la trasforma in una sorte di marcetta commerciale, Pieretti comunque raggiunge il suo scopo:
Pietre è una canzone di protesta.
La canzone è attuale specialmente in questi periodi di Covid.
Proseguono le pubblicazioni delle canzoni da Via con il tempo, scritta per i Quelli, da loro interpretata in modo beat, mentre Pieretti la ripropone in modo folk nell’album: Se vuoi un consiglio. Della stessa epoca è Julie 367.008, ed ecco l’apparire nelle musiche l’accompagnamento del sitar.
Ovviamente le voci maligne non tacciono, oggi chiamate gossip: 367008è il numero è di Dori Ghezzi, amica, e solo amica di Pieretti, come pure Grazia Letizia Veronese, segretaria del Clan di Celentano, futura moglie di Lucio Battisti, citata all’epoca sui giornali come fidanzata di Pieretti
I giornali di allora hanno pubblicato più volte la notizie: “un giornale di testata nazionale era arrivato a proporgli somme di denaro, ci racconta Pieretti, per creare uno scoop, ma lui ha rifiutato perché non era vero.
Il successo continua e Pieretti passa alla Ricordi con Felicità Felicità e Celeste, portate al Cantagiro: la prima nel 68 e la seconda l’anno successivo. Il viaggio celeste di Gian Pieretti sarà il secondo album nel 1969.
Negli anni successivi compone per cantanti come Rocky Roberts e il Supergruppo: Accidenti, per i Nuovi Angeli scriverà Un viaggio in Inghilterra, a Donatello: Ti Voglio. tutte canzoni presentate al Festival di Sanremo, Domani Domani per Laura Luca, cantante da lui scoperta e prodotta.
Nel ristorante di Alice, cantata dall'Equipe 84, è tra le più note, ma ve ne sono anche molte altre meno conosciute ma altrettanto belle, come Miss Ann e Piove sul mondo interpretata da Rebecca e C, due canzoni acustiche basate su chitarra e flauto.
Il cantautore conosce anche Ivan Graziani e con il musicista lavora ad un album: Cianfrusaglie. Grazianisuona chitarra, banjo e flauto, Pieretti compone alcune musiche, tra cui quella di Francesca no e Il viola. Cantano nei cori. Il disco che, contiene anche una versione di Harvest di Neil Young intitolata Canada èpubblicata anche su 45 giri.
Don Chisciotte vede la sua uscita nel 1989 e con la sua presentazione, Pieretti riprende l'attività dal vivo: partecipa a programmi di revival sugli anni 1960. Pubblica poi altri album: il live Caro Bob Dylan..., in cui propone anche una sua versione di Auschwitz di Francesco Guccini. Nel 1998scrive e canta la sigla di apertura de Il processo alla tappa durante il Giro d'Italia.
Antonio Pennacchi cita la sua canzone C'era un bel sole nel romanzo Il fasciocomunista, segue l’incisione di La canzone Gaia con il Gruppo SOS compostoda Donatello e Paki Canzi, scritta da Maolucci e Bonino. Con I due cantanti ha già collaborato in precedenza, nello spettacolo Beat Generation, insieme a Duilio Martina, Renato Converso e Jessica Resteghini proponendo successi del periodo beat alternati con letture di brani di Allen Ginsberg e Jack Kerouac.
Nel dicembre 2013 pubblica il suo nuovo album, Cinquant'anni da poeta: un doppio cd con un disco di brani nuovi arrangiati da Bonino ed un altro di vecchi successi riarrangiati dal chitarrista Claudio Damiani. Nel 2019 è la volta di un album in onore a Bob Dylan lo intitola Nobel, memore del Nobel che Dylan aveva ricevuto ma non ritirato e traduce in italiano le sue canzoni più importanti.
Attualmente, a 80 anni, solo il covid lo ha potuto fermare, come molti musicisti, per via degli assembramenti non consentiti, ma in programma sono previste già molte serate con il Gruppo Prossima Generazione composto da Paky, Marco Bonino, Aldo Valente, Vanni Comotti dei Nuovi Angeli, Bobby Posner e Mike Shepstone dei Rokers, Dino, Donatello.
Gioia Logiri