Le immagini, è risaputo, giocano un ruolo fondamentale nella comunicazione visiva e sono una parte importante di tutti i progetti strategici e creativi: la fotografia con la sua componente emotiva, trasmette sensazioni e suscita ricordi.
L’art disegner, attivo nell’ambito della comunicazione visiva, attraverso software o strumenti manuali, realizza un risultato grafico rendendo le immagini tra gli strumenti più esponenziali come comunicazione verso le persone.
Normalmente dei libri si riportano solo le recensioni degli scrittori, in questa occasione, proponiamo la figura dell’illustratore, anima anche lui fondamentale dei libri che, con i suoi ritocchi alle fotografie, specialmente antiche, le rende immagini significate ed eloquenti.
L’art disegner, molte volte, la sua attività non lo porta solo ad occuparsi delle fotografie, ma anche a modificare e dare luce a fotografie di secoli passati: uno dei gli artisti è Federico Serrentino.
Fai della tua vita un’opera d’arte, questo è il suo motto!
Federico Serrentino, nasce a Padova nell’ottobre del 1983, da genitori siciliani, Salvatore e Maria Luisa che gli trasmettono gli antichi e solidi valori: il rispetto per il prossimo, il credo religiosi, l’amore per la famiglia ma soprattutto, il credere in se stessi.Ha due sorelle, Elisa e Giulia.
Dopo essersi diplomato all’ISA P. Selvatico, con ottimi voti, ha perfezionato la sua passione per l’arte e le discipline pittoriche e artistiche, ha intrapreso la carriera di Decoratore Artistico d’Interni e non essendo, la professione ereditaria di famiglia, ha trovato attività, nell’ambito commerciale della gastronomia in un noto centro commerciale di Padova..
La scuola gli ha fornito ottime basi: il disegno dal vero, rappresentazione di una realtà con soggetto di una persona o di un oggetto, la pittura su vari supporti come la carta, la tela, il legno, usando le varie tecniche pittoriche come l’acquerello, i colori acrilici, ad olio, le tempere e tutte quelle tecniche che si usavano nell’antichità come anche la foglia oro e il suo sviluppo.
Nel tempo libero, Federico, coltiva sempre la sua passione artistica facendo dipinti, ritratti e lavori in digitale su commissione
Inizialmente ha cominciato a ricreare oggetti presi dai vari film del cinema i cosiddetti Props come, il Santo Graal dal film “Indiana Jones e l’ultima crociata”, il Magico Amuleto dal film “Scuola di Mostri”, la lettera scritta su pergamena che il malvagio Capitano Uncino recapita all’ormai adulto Peter Pan che reca il rapimento dei suoi figli dal film “Hook”, o il famoso ritratto a carboncino raffigurante Rose (Kate Winslet), eroina del film “Titanic”.
Con la pandemia, dovuta al COVID-19, ha conosciuto Claudio Bossi, uno degli storici a livello internazionale, specializzato sulla tragedia, di una delle navi più conosciute nella storia dell’umanità: la RMS Titanic.
Con lui ha iniziato a collaborare alla realizzazione di un libro per bambini intitolato Titanic: una storia intramontabile, dove ha realizzato sia la copertina con le illustrazioni al suo interno.
Da qui è nata la loro collaborazione, oltre che una bellissima amicizia, che lo ha portato a realizzare altre copertine per i suoi libri, come il libro Gli enigmi del Titanic, e a restaurare foto d’epoca del Titanic ed anche banner pubblicitari.
In seguito ha conosciuto Roberto Modolo, per il quale ha realizzato la copertina del libro Storia di Alfonso Perotti: in questa occasione è stata fatta una vastissima ricerca di foto d’epoca di Borgomaneroe della famiglia di Alfonso Perotti.
In collaborazione con Daniela Rota, nota musicologa, oltre la copertina, è nato un bellissimo percorso di ricerca di spartiti d’epoca, nonché il loro restauro e la realizzazione di una bellissima planimetria del Titanic , segnalando i punti dove l’orchestra suonava, in quei bellissimi giorni di viaggio, prima del fatale scontro col mortale iceberg che segnò la fine di un’epoca con l’affondamento della nave dei sogni.
Grazie a queste collaborazioni letterarie, al momento continua a realizzare graficamente le copertine per i libri di Claudio Bossi che sono tutt’ora in fase di produzione.
Da Federico Serrentino ci siamo fatti spiegare come lui interagisce sulle foto ed ha evidenziato che il restauro di foto, è una delle sue passioni, che coltiva da solo, magari aiutandosi visionando su YouTube esperti che spiegano alcuni segreti del programma di grafica Photoshop.
Questi restauri sono stati usati su alcune foto d’epoca presenti sui libri di Claudio Bossi e colleghi, per il libro Gli enigmi del Titanic: il restauro della foto di copertina e l’inserimento finale del colore..
Sempre dal 2019, ha iniziato a collaborare con l'azienda CineMuseum gestita da Carlo Bugli e il suo staff, che produce cofanetti home video di altissimo livello di film di nicchia per collezionisti cinefili.
Per loro ho realizzato delle cards presenti in alcuni di questi cofanetti, card da collezione, che fanno parte della linea CineMuseum Art. I film in questione, al momento, sono: “Lo Squalo”, “Psycho” e “L'Esorcista” e chissà che con il tempo ne arrivino degli altri…
Questi cofanetti sono ancora in fase di produzione e saranno presto disponibili sul mercato internazionale.
Insieme all’arte, altre sue passioni sono, il cinema, la fotografia, e il foto restauro: “Il foto restauro, o il restauro in se che sia di una fotografia, di una pellicola cinematografica, o di un dipinto, anche un oggetto, è un modo di valorizzare il passato nel nostro presente e renderlo migliore agli occhi delle persone, ha evidenziato Serrentino.
La tragedia del Titanic è un’altra delle sue più gradi passioni e gli è stata tramandata fin da piccolo, da suo nonno che gliene ha sempre raccontato, fino alla scoperta del relitto nel Settembre del 1985, dove grazie all’audience dell’epoca, lo fece diventare una vera e propria mania, grazie anche a Christie’s che battè all’asta alcuni dei pezzi più preziosi recuperati dal relitto e lì, per quanto piccolo fosse, iniziò ad appassionarsi a questa maestosa nave fino ad arrivare al pluripremiato film di J. Cameron “Titanic” del 1997.
Sono passati 110 anni e il Titanic fa ancora parlare di se con le sue numerose scoperte sul perché e come è affondato, ma quello che riecheggia ancora oggi sono le voci di più di 1.300 persone morte nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico la notte del 15 Aprile 1912.
Ci saranno sempre scrittori, cantanti, registi e artisti che racconteranno la tragedia della nave chiamata, La nave dei sogni, ed è grazie a queste persone che lo è ancora: Una nave bellissima, meravigliosa, ricordiamocela così.
Una nave che rimarrà immortale nella storia.
E l’Amore?!
Federico si è sposato, nel comune di Albignasego, con suo marito Stefano, il27 Maggio 2018: la loro storia, la definisce frutto del destino, perché fino a quel momento non si erano mai visti, ne conosciuti, nonostante abitassero nella stessa via dello stesso paese.
“Nell’Aprile del 2016 i nostri sguardi si sono incrociati e le nostre anime si sono fuse in una sola, tutto è diventato amore puro e dal 27 Maggio 2018, mattone dopo mattone, è iniziato il nostro cammino per la vita, una vita fatta di alti e bassi come tante coppie, ci racconta Federico salutandoci, di tanti pregiudizi da parte della gente che ci incontra, tanta fatica compensata però dal nostro amore che ci lega ogni giorno di più e che durerà fino all’eternità.”
Siamo uno la roccia dell’altro, la linfa vitale che scorre nelle vene di ogni uno di noi, noi siamo famiglia, siamo vita.
Gioia Logiri
