Ancora omertà intorno alla sparizione di Emanuela Orlandi, il Vaticano interrompe bruscamente i rapporti, ora arriva anche la richiesta di accertamenti sulla condotta dei magistrati della Procura di Roma in merito ai colloqui intercorsi con il Vaticano.

Ancora omertà intorno alla sparizione di Emanuela Orlandi, il Vaticano interrompe bruscamente i rapporti, ora arriva anche la richiesta di accertamenti sulla condotta dei magistrati della Procura di Roma in merito ai colloqui intercorsi con il Vaticano.
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Roma 29 Dicembre 2021 era il 22 Giugno 1983, quando Emanuele Orlandi, cittadina del Vaticano, appena 15enne scomparve.

Su questa triste vicenda se ne sono dette tante, il tema centrale è sempre stato l'ambiente del Vaticano, e le anomalie rilevate nel corso degli anni, fatto sta che le risposte non sono mai arrivate, infatti stando alle dichiarazioni dell’ex pm Giancarlo Capaldo, in pensione dal 2017, i rapporti con il Vaticano si sono interrotti bruscamente, per cause ignote che la Sede ecclesiastica non ha mai chiarito.

Lo stesso Capaldo,  per fare luce sulle indagini entrò in contatto con Domenico Giani e Costanzo Alessandrini, rispettivamente ex comandante ed ex vicecomandante della Gendarmeria vaticana, Giani nel frattempo dopo 20 anni di servizio presentava le sue dimissioni, in concomitanza allo scandalo sulle operazioni finanziarie ed immobiliari in cui era coinvolto il Vaticano.

Capaldo inoltre aveva risposto al suo ex capo della procura di Roma Giuseppe Pignatone, a mezzo lettera pubblicata sul Corriere lo scorso 13 Dicembre, in cui dichiarava :  "Non posso che prendere le distanze dalle osservazioni del dottor Pignatone, posso solo dire che dal mio punto di vista sono errate, sono molto parziali e non ricostruiscono correttamente quel che è successo".

Sempre in quell'occasione si apprendeva da Capaldo, che Pigantone, non ha mai condiviso con l'ex pm in pensione, le sue asserite interlocuzioni con gli "emissari" del Vaticano.

Lunedì 20 lo stesso Capaldo è stato ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti nell'ambito di un procedimento, avviato dopo l'esposto presentato dall'avvocaro Laura Sgrò, il legale della famiglia di Emanuele Orlandi, avente oggetto : "richiesta di accertamenti sulla condotta dei magistrati della Procura di Roma con riferimento ai colloqui intercorsi con il Vaticano per il rinvenimento del corpo di Emanuela Orlandi".

Capaldo conclude : "dovrebbe esserci ancora qualcuno che sa come sono andate le cose".

La verità è l'unica cosa che pretendiamo, unanimi con la famiglia di Emanuela, del resto più si analizza questa storia più si fa fatica a considerarla Chiesa quella di Roma.

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