Due parole sulla morte di Berlusconi...

Due parole sulla morte di Berlusconi...
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"Bossi ce l'ha duro. Berlusconi ce l'ha d'oro"

(bambino di 4 anni alcuni anni fa in una piazza)




Hai segnato un'epoca. Per vent'anni tutti gli italiani  si sono divisi: con te o contro di te. Probabilmente questa polarizzazione estrema ha nociuto al Paese, forse l'Italia è regredita in un certo qual modo. E io mi chiedo se non fossi sceso in campo, cosa sarebbe stata l'Italia con Occhetto e con molti italiani che avrebbero portato i soldi in Svizzera per paura dei comunisti al governo (giusto o sbagliato, è quello che sarebbe successo).  Avremmo avuto veramente un'Italia migliore con Occhetto, visto e considerato che Segni era molto preparato, ma non aveva grande consenso? Per alcuni hai portato un linguaggio nuovo nella politica e hai portato molti tecnici e professionisti della società civile in politica.  Per altri hai ipersemplificato troppo le cose e sei disceso in campo solo per salvarti dal fallimento economico. Per alcuni sei stato un genio dell'imprenditoria e della comunicazione di massa, per altri solo un piduista e un craxiano,  che non avrebbe fatto quel che ha fatto a livello televisivo senza Mammì,  Craxi per l'appunto e Gasparri. Per alcuni non ti hanno lasciato lavorare perché eri perseguitato dalla magistratura,  per altri hai passato il tuo tempo di uomo politico a fare leggi ad personam. Qualcuno ha sottolineato che professavi d'essere contro la partitocrazia, ma per altri ne eri un degno figlio. Per alcuni hai degradato la cultura italiana, hai portato gli italiani al rincoglionimento. Per altri eri un illuminato. Per alcuni hai sdoganato i postfascisti. Per altri li hai solo resi innocui. Per alcuni hai solo imposto una narrazione unica e sei stato un monopolista.  Per altri eri un democratico, garante del pluralismo. Sei stato tycoon, impresario, grande imprenditore,  maschilista, impresario, empatico, simpatico, antipatico, grande seduttore,  fondatore, ideatore, creativo, traghettatore, mediatore, capo politico, inventore, self made man, creatore di slogan, protagonista del bipartitismo, patriarca. Tu eri anche diffamato, ma eri anche l'uomo dalle querele temerarie che si risolvevano con un nulla di fatto. Sei stato tutto e il contrario di tutto per tanti, per tutti noi. Molti giovani sono cresciuti guardando i tuoi programmi televisivi. Per alcuni giovani ci sei sempre stato. Per alcuni, vecchi e giovani, è difficile immaginare un'Italia senza di te. E se avesse avuto ragione Scalfari quando scriveva che gli interessi di Berlusconi non coincidevano con quelli degli italiani?

C'è chi ti riteneva colpevole di qualsiasi cosa e chi ti assolveva sempre e comunque. Ora le tue reti televisive fanno quasi un'agiografia, mentre c'è chi ha gioito della tua morte.  Amato e odiato al contempo. C'è sempre stata una netta contrapposizione.  Ti professavi liberale, eri a capo di un partito  liberale, ma liberale non eri: ti circondavi di yes man e il politologo Sartori a tal riguardo parlava di sultanato. Eri un leader carismatico con luci e ombre (P2, Craxi, lo stalliere di Arcore, il conflitto di interessi, l'editto bulgaro, Ruby rubacuori, le olgettine, le sparate sulla guerra in Ucraina e su Putin, etc etc). Qualcuno dice: "Dava lavoro a 44000 persone". E qualcun altro si chiede: "Ma Berlusconi al resto degli italiani, che non erano suoi dipendenti, ha fatto davvero del bene oppure del male?"

Hai cambiato l'Italia e gli italiani,  ma nel bene o nel male?

Difficile tirare le somme e fare un bilancio di una vita, che racchiudeva più vite umane e professionali.  Ti hanno dato per finito molte volte. Ti hanno sempre sottovalutato.  Tu li hai fatti ricredere. Tu li hai smentiti.

Diranno che non hai lasciato eredi politici, che il partito-azienda costa troppo alla tua famiglia, che nel tuo partito avverrà la diaspora, che forse le reti televisive saranno vendute. Forse però il berlusconismo era morto prima della tua stessa morte, anche se qualcuno retoricamente sostiene che esisterà anche senza di te. Hai creato un sogno. Lo hai condiviso. Ma tu ci credevi veramente a quel sogno?

Molti si identificavano in te e/o nella tua rappresentazione mediatica  del mondo. Molti altri ti avversavano, per molti altri eri il diavolo. Tu, il goliardico, è stato detto di te che eri l'arcitaliano; molti italiani hanno visto in te l'uomo nuovo, l'uomo forte, il salvatore della patria. Molti altri vedevano in te solo un despota, un megalomane, un narcisista, un uomo di un'ambizione sconfinata, smisurata. La verità la sa solo Dio. Solo Dio sa chi sei stato. Solo Dio dall'alto della sua infinita misericordia,  saprà giudicare in modo equanime e saprà soppesare veramente pregi e difetti, vizi e virtù,  colpe e meriti, peccati, omissioni, generosità,  bene e male. Il resto, tutto il resto, appartiene solo al gioco delle parti. E c'è chi piange la tua morte, anche chi ti odiava a morte, perché sempre su tutto in certi momenti regna l'ipocrisia. Qualcuno più colto di me ha detto che per valutare un fatto storico obiettivamente ci vuole un secolo. La tua scomparsa è un fatto storico, qualcosa che divide tutto in un prima e un dopo. In ogni caso amen.

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