Siamo scesi a livelli molto bassi di russofobia

Siamo scesi a livelli molto bassi di russofobia
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06 Marzo 2022, troppa la banalità che emerge quando si affronta il tema del conflitto bellico in atto.

La dimostrazione più lampante è la polemica sorta tra il Professor Alessandro Orsini, accademico di alto livello, apprezzato anche all’estero, direttore dell'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale dell’Università LUISS Guido Carli, ed il vicedirettore de “Il Corriere della Sera” Federico Fubini, durante una puntata della trasmissione televisiva Piazzapulita”.

Il  Fubini molto banalmente, ha concluso che l'unico responsabile della guerra in Ucraina sia Vladimir Putin, presto smentito e facilmente vista la banalità dell'affermazione, dal Professore Orsini che ha esposto una tesi equilibrata ed attendibile.

Il Professore pur riconoscendo a Putin la responsabilità bellica, ha addossato al blocco occidentale la colpa di una politica, che ha trascurato alcuni aspetti : "L'Ucraina sta alla Russia come il Messico e il Canada stanno agli Stati Uniti, se il Messico si alleasse con Putin gli Stati Uniti distruggerebbero il Messico, o assassinando il suo presidente o favorendo una guerra civile oppure con uno sfondamento del confine facendo la stessa guerra che Putin sta facendo in Ucraina".

La semplificazione “Russia mostro e Ucraina vittima” non può essere presa in considerazione da chi è veramente edotto sulla faccenda.

Tendiamo a schierarci su poli contrapposti, come se fosse una competizione sportiva, ma vanno valutate le oggettività.

STIAMO ASSISTENDO AL RIDIOLO CHE SFOCIA NEL RAZZISMO PURO CONTRO I CITTADINI RUSSI IN ITALIA.

In questi giorni si stenta a crederlo, ma la comunità internazionale ha addirittura messo in atto alcune restrizioni sui conti correnti di cittadini russi residenti in Italia.

Insomma non permettono loro di prelevare e poter usufruire dei loro soldi per vivere, cosa davvero agghiacciante, da uno Stato che si proclama democratico, e che rispetta la Costituzione.

Addirittura pensano di colpire le aziende, il singolo cittadini e gli sportivi che con la guerra non c'entrano nulla.

PERICOLOSO QUESTO TOTALITARISMO ITALIANO RUSSOFOBO.

ALL'UNIVERSITA' BOCCONI HANNO ADDIRITTURA SOSPESO IL CORSO DI PAOLO NORI SU DOSTOEVSKJ, LA CULTURA BARATTATA CON LA PAZZIA.

OPPURE STANNO VALUTANDO LA POSSIBILITA' DI ESCLUDERE I GATTI RUSSI DAGLI EVENTI INTERNAZIONALI.

MA SIAMO NEL 2022 OPPURE NELL'AMERICA DEGLI ANNI '70, QUANDO LA COMMISSIONE DIRETTA DAL SENATORE JOSEPH MCCARTHY MISE AL BANDO TUTTI GLI INTELLETTUALI E GLI ARTISTI, ANCHE SOLO SE SOSPETTATI DI AVERE UNA SIMPATIA FILORUSSA.

STIAMO REGREDENDO E LA CIVILTA' SEMBRA UN MIRAGGIO.

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