Claudio Domino, ucciso a 11 anni, con una pallottola in mezzo agli occhi, ancora senza giustizia.

Claudio Domino, ucciso a 11 anni, con una pallottola in mezzo agli occhi, ancora senza giustizia.
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Palermo 8 Gennaio 2023, per Claudio Domino oggi sarebbe stato il 48esimo compleanno, se non fosse che quel fatidico 7 Ottobre del 1986, un killer mafioso, con il volto coperto dal casco, si avvicinò in motocicletta, davanti alla cartoleria dei genitori, sita nel quartiere San Lorenzo, dove il bambino stava giocando, per ucciderlo, sparandogli un colpo di pistola, in mezzo agli occhi.

Un omicidio brutale, che spezzò la giovane vita del piccolo Claudio Domino, all'epoca 11enne, intanto i genitori Ninni Domino e Graziella Accetta, non  hanno mai smesso di lottare (sono già passati quasi 37 anni), affinché fosse fatta giustizia e chiarezza sull'efferato omicidio del loro bambino.

Il Maxi-processo alla mafia, e l'appalto vinto per le pulizie dell'aula bunker.

L'omicidio del piccolo Claudio, avvenne proprio mentre si stava celebrando a Palermo, il Maxiprocesso alla mafia, eppure in concomitanza alla vincita dell'appalto per le pulizie dell’aula bunker dell’Ucciardone, da parte dei genitori del bambino.

Le varie versione dei collaboratori di giustizia

sull'omicidio

Diverse le testimonianze rilasciate dai vari collaboratori di giustizia come : Salvatore Cancemi e Giovanbattista Ferrante, che accusarono Salvatore Graffagnino, proprietario di un bar, vicino alla cartoleria dei genitori Domino, in cui spacciavano e trafficavano eroina.

I pentiti sostenevano che a uccidere il giovane fosse stato un tossicodipendente assoldato da Graffagnino, perché il piccolo Claudio sarebbe stato testimone inconsapevole, di uno scambio di droga tra pusher.

Il poliziotto detto "faccia di mostro" coinvolto nell'omicidio

Altri collaboratori di giustizia invece, hanno tirato in causa Giovanni Aiello, noto come “faccia da mostro”, morto nel 2017, che fu un poliziotto in servizio fino al 1977, ed in seguito anche funzionario dell’intelligence dagli anni Ottanta fino all’inizio degli anni Novanta.

Aiello è considerato un personaggio appartenente a Cosa Nostra.

                     Nel 2021 la riapertura indagini

Con l'acquisizione di nuovi atti da parte del procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, e l’aggiunto, Salvatore De Luca, nel mese di Maggio del 2021, venne riaperta l’inchiesta.

Ciò nonostante ad oggi nessuno è stato condannato per la morte del piccolo Claudio.

                 Giustizia non è ancora stata fatta

Strazianti le parole di mamma Graziella :

“Amore mio, carne della mia carne che ti hanno fatto"– scrive la madre profondamente addolorata.

"Con il cuore straziato dal dolore nel rivederti dentro una bara bianca con il cerotto per coprirti il buco che i tuoi assassini hanno fatto nel tuo bellissimo viso".
"Dico adesso tocca a te Stato trovare gli assassini di nostro figlio dopo 36 anni di lacrime e dolore".
"Non mi interessa niente se sono mafiosi, poliziotti deviati dello stato o chiunque essi siano".
"È arrivato il momento di sapere la verità chi ti ha ucciso chi sono i mandanti e perché?"
"E sappiate che non avrò pietà, devono scontare la galera fino all’ultimo giorno della loro vita".
"Non li perdono neanche da morti ne loro ne chi ha saputo e a taciuto per tutti questi anni, vita mia che ti hanno fatto”.

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