Chieti (CH) 08 Ottobre, per 3 anni una donna residente in Abruzzo, è stata costretta dal marito a dormire per terra, perché russava, ma non si limitava solo a questo il suo aguzzino, che per 30 anni (durata del matrimonio), continuava a vessare, maltrattare, ed a picchiare questa povera donna.
Dalle indagini sono emersi episodi continui e reiterati, volti alla sopraffazione morale e materiale della donna, con denigrazioni continue ed umiliazioni, privata anche del suo ruolo genitoriale, e della propria dignità.
Se l'uomo tornava a casa e non trovava la cena pronta a tavola, la donna veniva aggredita con calci, nonostante fosse appena tornata da lavoro.
L'aguzzino 58enne, l'ha pure rincorsa con un attrezzo da giardino, ingiuriandola e minacciandola, con frasi del tipo : "adesso faccio un tragedia, tu a stasera ci vuoi arrivare?" - "stai zitta, sono bevuto e non sono padrone di me, posso fare qualsiasi cosa".
Un altro episodio di violenza subita dalla donna, è stato filmato dalla figlia della coppia, quando la donna ha informato il marito aguzzino, circa la sua decisione di divorziare, la reazione dell'uomo non si è fatta aspettare, tanto che dopo aver intimato alla moglie ed alla figlia di andarsene di casa, appropriandosi dell'auto della moglie, l'ha danneggiata volutamente, facendola schiantare più volte contro un muro, distruggendola completamente.
Dopo 30 anni questa donna ha trovato il coraggio di denunciare il criminale che aveva sposato, ora l'uomo è stato arrestato.
La cosa più aberrante è che questo criminale, sia riuscito a patteggiare la pena, per lui solo due anni di reclusione, con pena sospesa.
Non si tutelano così le persone che subiscono cose del genere.