Cenerentola, here we go again…

Cenerentola, here we go again…
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Dato che in giro le riscritture di Cenerentola erano poche, ecco la Columbia Pictures ne annuncia uno nuovo, diretto da Kay Cannon.

Il film fa la sua entrata in scena il 3 Settembre 2021 su Amazon Prime Video, con una fantastica quanto insolente protagonista interpretata da Camila Cabello, una non così cattiva matrigna col volto di Idina Menzel e uno scoppiettante Billy Porter come Fata Madrina.

Tuttavia, malgrado la storia trita e ritrita, la pellicola risulta godibile, divertente, e innovativa. Perché se è vero che la storia l’abbiamo sentita mille volte e la conosciamo perfettamente, vengono introdotti degli elementi nuovi che la rendono in qualche modo moderna.

A cominciare dai personaggi, infatti il personaggio di Ella (detta Cenerella), vive nello scantinato di casa e fa effettivamente da colf alla matrigna e alle sorellastre, ma il suo sogno non è quello di sposarsi per sfuggire ai soprusi delle sue famigliari, ma vuole aprire una sartoria per poter provvedere a sé stessa, solo che, ogni volta che prova a vendere un suo abito, le viene risposto che “le donne non sono adatte a mettersi in affari”. Caratterialmente è molto più insolente e sfacciata della Cenerentola classica.

La matrigna, non è così cattiva come negli altri racconti di Cenerentola. Anzi, ad un certo punto viene raccontato un antefatto di cui è protagonista, spiega alla figliastra che una volta lei era una pianista, ma ha dovuto abbandonare il suo sogno per dedicarsi alla famiglia. Addirittura si scusa in qualche modo con Ella per essere stata così dura con lei. Inoltre, quando scopre che la ragazza misteriosa del ballo era proprio lei, non cerca di ostacolare il suo matrimonio col principe, al contrario cerca di spronarla ad accettare la proposta (anche se in questa insistenza c’è un tornaconto personale).

Il personaggio della fata Madrina è non-binario ed è interpretato da Billy Porter che lo rende  incredibilmente più spettacolare e allegro. Ho particolarmente apprezzato la battuta sui tacchi che nemmeno la magia più rendere più comodi.

Anche la famiglia reale è molto più approfondita del solito. C’è particolare focus sul Re e il suo bisogno di affermarsi superiore anche a sua moglie che, di contro, soffre questo essere messa sempre da parte in quanto donna. Oltretutto il principe non è l'unico figlio del Re e della Regina, ma hanno anche una figlia che è molto più interessata alla vita politica rispetto a suo fratello.

Il finale della storia è leggermente diverso dal solito, ma resta comunque classico.

Le canzoni sono semplicemente stupende, sia quelle originali sia quelle reinterpretate, si possono riconoscere pezzi storici come Seven Nation Army che viene mashappata con Whatta Man nella scena del ballo creando una coreografia vivace e coloratissima, e Somebody to Love dei QUEEN fatta con un richiamo un po’ gospel, ma anche canzoni più recenti come Perfect di Ed Sheeran.

Un musical estremamente  moderno nella musica e nei costumi, che strizza l’occhio al classico, con una morale leggermente femminista, che punta a tenere i “piedi per terra”, ma comunque a non rinunciare ai propri sogni.

Rosy Talarico

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