Casalnoceto, l'"Associazione Rinascenza scende in campo per difendere l'ambiente e la salute dei cittadini.
Casalnoceto 17 Maggio 2022, l'Associazione Rinascenza è una realtà a dir poco necessaria, che tra le tante attività si occupa anche di :
Creare e realizzare progetti volti alla ricerca, divulgazione e promozione per la salvaguardia della salute, e dell'ambiente.
Un'attività quella dell'Associazione Rinascenza, che spesso deve scontrarsi con meri interessi economici, combattendo contro anomalie di ogni tipo.
A tal fine abbiamo voluto approfondire e continueremo a farlo, in merito ad una loro battaglia, per salvaguardare l'ambiente Casalnocetese, e la salute dei suoi cittadini.
La zona che prenderemo in esame riguarda un'area sita in Casalnoceto, individuata dal "PTP nella Tav.1 “ considerata come “suolo a buona produttività” .
Si tratta del territorio che si sviluppa in una zona rurale, fatta di campi e di vigneti, che costeggia la strada provinciale Tortona Rivanazzano 31.
Un'area che vanta anche delle colture di pregio, caratterizzata da buona e media fertilità, in cui vi sono anche 2 pozzi, per la ricarica "dell'acquifero profondo”.
Sito in cui le acque concorrono a ricaricare la falda profonda, dalla quale i Comuni prelevano l’acqua necessaria per l’approvvigionamento idrico dei cittadini, e non solo ...
Ebbene tra questa realtà che andrebbe fortemente preservata, si sta espandendo un'azienda che si occupa della lavorazione di prodotti in "plastica" la CTT.
Nella Relazione illustrativa che integra la delibera comunale, in cui viene concesso l'ampliamento all'azienda in
questione, è presente una mappa, in cui si evince chiaramente che tale impianto industriale :
si trovano proprio ai margini della zona industriale, e le zone di delimitazione dei pozzi, sono parzialmente in
sovrapposizione con l'area interessata, all'espansione di questa azienda.
Sempre nella stessa relazione illustrativa, la mappa appunto mostra i 2 pozzi, che forniscono l'acqua agli abitanti del Comune di Casalnoceto.
Ebbene ciò nonostante il Comune di Casalnoceto, con Delibera del 31 Gennaio 2022, approva la Variante parziale di PRG 2/2022, affinché l'azienda CTT, che lavora materiale plastico si possa espandere.
Inoltre consultando l'istruttoria della Provincia, si apprende un dato sconcertante : “riconosciuta la compromissione, ormai, dello stato di fatto dell’area in esame”...
Insomma "riconosciuta la compromissione, ormai, dello stato di fatto dell’area in esame, si può ritenere l’intervento compatibile con il Piano Territoriale Provinciale".
Da comune cittadino, se un'autorità amministrativa riconosce esplicitamente, tecnicamente, il degrado di un luogo, ci si attenderebbe da parte sua un intervento di :
- recupero;
- riqualificazione;
Non l’autorizzazione a continuare per la stessa strada, compromettendo ulteriormente ciò che viene considerato già compromesso.
Al peggio purtroppo non c'è fine, infatti grazie all'Associazione Rinascenza, apprendiamo che esistono numerosi segnalazioni di alcuni cittadini :
che a causa di emissioni odorigene acri, che si sviluppano nel sito in questione, lamentano difficoltà respiratorie e bruciore agli occhi.
Insomma tutti questi cittadini ci hanno riferito che in alcune ore della notte e del giorno, si sprigiona un odore che rende la loro vita un'inferno.
A tal fine l'Associazione Rinascenza, ormai da svariato tempo, insieme a questi cittadini, ha prontamente inviato delle mail pec, per segnalare ogniqualvolta questo fenomeno si verifica.
E' proprio consultando la loro piattaforma : https://rinascenza.net/ - che si prefigge la massima trasparenza, che si può consultare tale monitoraggio.
Per comprendere il funzionamento di un impianto, documentandoci in merito abbiamo appreso anche che :
L'Utilizzo di filtri e sistemi di aspirazione, che fungono da raccolta delle sostanze tossiche emesse dai punti di estrusione in alta temperatura di un impianto, comporta costi onerosi.
Ed ancora più oneroso è lo smaltimento di tali rifiuti, frutto appunto del corretto azionamento di filtri e sistemi di aspirazione.
Consultando la documentazione abbiamo recepito alcune incongruenze, anche nella stesura dei documenti, che riguardano questa concessione d'espansione, del sito industriale.
A tal fine abbiamo deciso di pubblicare integralmente l'istanza in autotutela dell'"Associazione Rinascenza" e dei cittadini che si sono rivolti ad essa appunto.
Facciamo un piccolo preambolo che ci sembra doveroso l'"Associazione Rinascenza" ha presentato tale istanza in data 02 Aprile 2022.
Il Comune di Casalnoceto, dopo averla protocollata in data 04 dello stesso mese, ed essersi assunto l'impegno di portarla in esame nel prossimo Consiglio Comunale, non sembra volere ottemperare a tale dovere.
Difatti sono già trascorsi 30gg, tempi di risposta obbligatoria, stabiliti all'Art.17 Comma 7, ma il Comune non sembra volersi occupare di tale problema.
Non nascondiamo il forte dubbio, e la preoccupazione che la realtà comunale Casalnocetese, non prenda sul serio la segnalazione, ed il disagio vissuto da questi cittadini, un compito che invece spetta di fatto all'Ente in questione.
Noi ci auspichiamo vivamente che non si tratti né di ostruzionismo, menefreghismo, o incompetenza in merito.
Istanza in autotutela dell'"Associazione Rinascenza" di Tortona
- Al 17 Marzo 2022 non esiste in Provincia di Alessandria alcuna ditta Garden srl (che invece viene menzionata dall'Ente Comunale di Casalnoceto, nel documento ufficiale riguardante la Variante.
Esiste bensì la Immobiliare Garden srl, che non può essere la proprietaria della attività di produzione e trasformazione di materie plastiche sita nel Comune di Casalnoceto.
Perché i suoi codici Ateco la limitano alla compravendita di immobili e alla costruzione/ristrutturazione di immobili.
Proprietaria della unità produttiva in questione risulterebbe essere la CTT srl (come esposto nella insegna dell'unità produttiva).
I cui codici Ateco sono congruenti con l' attività di produzione e trasformazione di materie plastiche.
L'eventuale volontà di una futura trasformazione societaria non può avere rilevanza in questi atti pubblici, dato che la situazione pro tempore è quella che abbiamo descritto in questa nota.
Non può nemmeno sussistere un errore formale, perché al Comune di Casalnoceto entrambe le ditte sono note da tempo.
Infatti proprio nella Relazione alla variante viene nominata più volte l'inesistente Garden srl.
Facciamo notare anche che l'azienda richiedente la variante viene citata solo nella relazione tecnica e non nella delibera.
L'azienda richiedente in questione inoltre, non è identificata, come d'uso, con la partita IVA.
Domandiamo di conseguenza al Comune di Casalnoceto la ragione dell'inserimento in un atto pubblico di un riferimento erroneo e fuorviante.
CHIEDIAMO QUINDI AL COMUNE DI CASALNOCETO IN VIA PRINCIPALE DI ANNULLARE IL PROVVEDIMENTO;
IN SUBORDINE, DI RIFORMULARE IL DOCUMENTO, CON LA CORRETTA INDICAZIONE.
SPECIFICANDO DI QUALE ENTITA' SIA LA PROPRIETARIA DELL'IMPIANTO PRODUTTIVO, E DI QUALE ENTITA' ABBIA
UFFICIALMENTE RICHIESTO LA VARIANTE.
A quanto risulta da delibera e relazione tecnica, il Comune di Casalnoceto non ha chiesto, come avrebbe dovuto, alcuna contropartita all'azienda richiedente la modifica di destinazione urbanistica, che prefigura un ampliamento di volumetria industriale.
L’azienda, per avere l’approvazione, si è limitata ad affermare che "l’espansione riguarda un'ottimizzazione delle risorse, in termini d'intendimenti di risparmio energetico, e l’ottenimento di una certa ricaduta occupazionale".
Questa è una dichiarazione assolutamente generica e fumosa.
Di quali risorse si fa menzione, e come si prevede di ottimizzarle ?
I generici "intendimenti di risparmio energetico" a cosa corrispondono?
Manca qualunque dettaglio in merito (ad es. installazione di impianto fotovoltaico di x Mw di potenza, nuova centrale termica a biomasse… etc.);
"una certa ricaduta occupazionale" perché non è stata quantificata?
In questi termini non è per nulla credibile;
Lo sarebbe stata esprimendola ad esempio così "si prevede un incremento occupazionale di x posti di lavoro, così suddivisi nei diversi ruoli/mansioni…"
SI INVITA QUINDI IL COMUNE DI CASALNOCETO A CHIEDERE UNA PRECISA E PUNTUALE INTEGRAZIONE,
IN QUESTO, ED OGNI ALTRO FUTURO PROGETTO.
AFFINCHE' DEFINISCA CON PRECISIONE I BENEFICI PER LA COLLETTIVITA' DEI PROVVEDIMENTI RICHIESTI, CON CHIARI IMPEGNI DA PARTE DEI RICHIEDENTI.
- In nessun punto della delibera e annessa relazione tecnica si fa menzione degli oneri di urbanizzazione : a quanto ammontano ?
Come sono calcolati ?
Chi li pagherà ?
Ovviamente non la collettività, trattandosi di una variante che ha -una volta identificato correttamente- un ben preciso beneficiario.
SI INVITA IL COMUNE DI CASALNOCETO A CHIARIRE DOCUMENTALMENTE ENTITA' E TITOLARITA' DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE.
- Per quanto riguarda il Piano Paesaggistico, il fatto che il Comune di Casalnoceto, come dichiarato dallo stesso nella relazione alla variante :
"non abbia iniziato ancora la Variante di adeguamento al PPR" dovrebbe per un principio di cautela indurre a sospendere le autorizzazioni.
Che comportino notevoli aumenti delle volumetrie industriali, fino a stesura e pubblicazione dell'adeguamento del Comune di Casalnoceto al PPR.
Diversamente, la futura variante comunale al PPR non potrebbe che prendere atto della situazione
preesistente, sanando qualunque situazione non appropriata.
E' assolutamente il caso di ricordare che il Comune di Casalnoceto insiste su un'area di prevalente ed
elevato interesse agricolo e turistico.
Tra i firmatari di queste osservazioni è infatti presente il titolare di una azienda vitivinicola e agrituristica preesistente, confinante con l'impianto industriale in questione.
Tale impianto industriale negli anni ha goduto di continue autorizzazioni a espandersi e soffocare anche visivamente la sua attività :
danneggiandola, senza che il Comune di Casalnoceto abbia mai preso in esame e tenuto in debito conto le
sue legittime esigenze.
Inoltre, si contesta l’affermazione :
“la Variante risulta compatibile con le previsioni del PTP, del Nuovo Piano Territoriale regionale (PTR)" , è compatibile con il Piano Paesaggistico Regionale (PPR)”;
"Approvato con DCR n. 122- 29783 del 21 luglio 2011, è compatibile con il Piano Paesaggistico Regionale (PPR)”, perché ‘nell’ambito 74";
Perché in realtà comprende la maggior parte del territorio comunale, porzione sud;
Casalnoceto è ricompreso all’interno dell’unità di paesaggio “7402 Fascia pedecollinare da Viguzzolo a Casalnoceto”, identificata dalla tipologia normativa cod. VII
“Naturale/rurale o rurale a media rilevanza e integrità” i cui caratteri tipizzanti sono:
“Compresenza e consolidata interazione tra sistemi insediativi tradizionali, rurali o microurbani".
"In parte alterati dalla realizzazione, relativamente recente, di infrastrutture e insediamenti abitativi o produttivi sparsi..”
E' inconcepibile che una espansione industriale che comporta la saturazione di tutte le residue facoltà di concessione a edificare strutture industriali :
Sommata alla enorme volumetria già esistente, possa essere qualificata ai sensi del Piano paesaggistico regionale come “in parte alterati… da insediamenti produttivi sparsi”.
Tanto più che il medesimo Piano prevede (Obiettivi 1.5.2 e 4.3.1) il contenimento delle espansioni edilizie e la mitigazione degli impatti degli insediamenti produttivi.
Inoltre, non si può dimenticare e va evidenziato che nel 2018 è stata già approvata dal Comune di
Casalnoceto :
Una variante parziale al PRG comunale di ben 12.000 mq da destinazione agricola ad insediamento produttivo D2, nella stessa area e di pertinenza sempre della stessa azienda, oltretutto, valutazione VAS (sic!).
Pertanto l’intervento di Variazione Urbanistica di PRG deve tener conto della somma delle variazioni di
destinazione urbanistica :
Non di soli 4895 mq ma di ben 16.895 mq.
Andrà verificato l’impatto sull’ambiente, tenuto conto del diverso livello di sensibilità ambientale dell’area
oggetto d’intervento.
La trasformazione del territorio di quasi due ettari da agricolo/agrituristico -vocato da sempre alla produzione di pesche e fragole fra le più pregiate in Italia e di vini DOC :
Ad industriale D2 con la costruzione di capannoni la cui attività di produzione è fortemente impattante per l’ambiente.
Sia in termini di rumore che di emissioni inquinanti e odorigene.
Non sono stati adeguatamente coinvolti, nella redazione della VAS, i soggetti interessati, quali ad esempio :
i residenti confinanti, le attività che possono avere delle ricadute negative, le associazioni ambientali, ed i cittadini TUTTI.
Un Comune come Casalnoceto, paesino di pochi abitanti, con una spiccata sensibilità
alla tutela dell’ambiente.
Secondo le linee guida ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale :
“Gli elementi innovativi introdotti con la VAS e che influenzano sostanzialmente il modo di pianificare si possono ricondurre ai seguenti :
- Il criterio ampio di partecipazione, tutela degli interessi legittimi e trasparenza del processo decisionale si attua solo :
Attraverso il coinvolgimento e la consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico.
I soggetti competenti in materia ambientale sono le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze, possono essere interessati :
Agli impatti sull’ambiente dovuti all’attuazione dei piani, e dei programmi.
Questo processo di partecipazione crea i presupposti per il consenso da parte dei soggetti interessati, e del pubblico, sugli interventi da attuare sul territorio.
Si segnalano inoltre che le consultazioni transfrontaliere, previste qualora il piano o programma in fase di preparazione possa avere impatti rilevanti sull’ambiente di un altro Stato, o qualora un altro Stato lo richieda.
UN COMUNE DEVE FORNIRE TRASPARENZA I CITTADINI
- L’individuazione e la valutazione delle ragionevoli alternative del piano/programma con lo scopo, tra l'altro di :
fornire trasparenza al percorso decisionale, che porta all’adozione delle misure da intraprendere.
- La valutazione delle alternative si avvale della costruzione degli scenari previsionali di intervento riguardanti
l’evoluzione dello stato dell’ambiente conseguente l’attuazione delle diverse alternative e del confronto con lo scenario di riferimento (evoluzione probabile senza l’attuazione del piano).
Il monitoraggio che assicura il controllo sugli impatti ambientali significativi derivanti dall’attuazione dei piani,
programmi approvati e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare
tempestivamente gli impatti negativi imprevisti derivanti dall’attuazione del piano o programma e adottare le
opportune misure correttive.
Il monitoraggio è effettuato dall’Autorità procedente in collaborazione con l’Autorità competente anche avvalendosi
del sistema delle Agenzie ambientali e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (D. Lgs 152/2006 e s.m.i.).”
SI INVITA QUINDI IL COMUNE DI CASALNOCETO A SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE L'AUTORIZZAZIONE CONCESSA
AD INTERROMPERE I LAVORI EVENTUALMENTE GIA' INIZIATI, SUBORDINANDO OGNI FUTURA CONCESSIONE A FAVORE DI IMPIANTI INDUSTRIALI.
ALLA MESSA A PUNTO DI UN PIANO PAESAGGISTICO ORGANICO E COMPLETO, CHE SEGUA UN REGOLARE ITER DI PUBBLICITA' E APPROVAZIONE.
TALE PIANO NON POTRA' PRESCINDERE DAL CONCORSO DELLA CITTADINANZA A DEFINIRE LE LINEE DI SVILUPPO.
- La scheda geologica presente in relazione tecnica evidenzia un problema preesistente : l'area della nuova variante
é compresa all'interno di una unità produttiva che ricade parzialmente all'interno delle aree di tutela ZRR e ZRA.
Inoltre, la scheda riporta fra le prescrizioni "Le acque di gronda non dovranno essere disperse nel terreno, ma canalizzate e convogliate nei collettori principali".
CHIEDIAMO AL COMUNE DI CASALNOCETO DI CHIARIRE SULLA BASE DI QUALI ELEMENTI SI PUÒ CONSIDERARE SICURO L'INSEDIAMENTO PRODUTTIVO NEI CONFRONTI DELLE ACQUE DI FALDA.
TENENDO CONTO CHE L'UNITA' E' SU AREA DI RICARICA DELL'ACQUIFERO PROFONDO.
E DI CHIARIRE INOLTRE DOVE SARANNO CONVOGLIATE LE ACQUE DI GRONDA E QUELLE DERIVANTI DAL DILAVAMENTO DEL TERRENO INDUSTRIALE.
I COLLETTORI PRINCIPALI CITATI: QUALI SONO, DOVE SONO, A CHI APPARTENGONO, E A CHI COMPETE LA LORO MANUTENZIONE ?
- Per quanto riguarda la zonizzazione acustica, si rileva che un'area a Nord della provinciale Tortona- Rivanazzano Terme prospiciente l'impianto produttivo, è stata classificata in "Classe IV - Aree di intensa attività umana :
"aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alte densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie".
Si tratta di una riclassificazione dovuta all'insediamento industriale e non al traffico veicolare, altrimenti avrebbe dovuto
estendersi per tutta la lunghezza della provinciale per Rivanazzano, in territorio di Casalnoceto.
L'area interessata riguarda invece terreni agricoli e classificati come tali, e comporta una loro evidente svalutazione.
Sembra prefigurare una volontà di espandere ulteriormente la zona industriale anche in tale area, magari con qualche
servizio collegato (ad es. rotonde per il traffico di autocarri diretti alla fabbrica, passaggio di acque di gronda, etc.).
I proprietari dei terreni chiariscono che non hanno nessun interesse a cederne parte per questi scopi.
SI CHIEDE DI CONSEGUENZA AL COMUNE DI CASALNOCETO DI RIFORMARE LA CLASSIFICAZIONE ESCLUDENDO DALLA
ZONA IV L'AREA A NORD DELLA PROVINCIALE, E DI ASSUMERE NEI CONFRONTI DELLA CITTADINANZA PRECISI IMPEGNI
CIRCA LA NON VOLONTA' DI CONSENTIRE O FAVORIRE L'ESPANSIONE DELLA ATTIVITA' INDUSTRIALE E DEI SERVIZI CONNESSI IN TALE AREA.
In nessun punto di delibera ed annessa relazione tecnica si fa menzione delle misure necessarie per evitare danni alla salute e impedire finalmente le emissioni odorigene acri provenienti dall’impianto di lavorazione di materie plastiche, alle quali, nonostante ripetute sollecitazioni e richieste di intervento sia al Comune sia all’ARPA, nell’arco di oltre venti anni (!) non è mai stato posto rimedio.
Le emissioni sono sempre continuate.
Numerose richieste al Comune di Casalnoceto effettuate dai residenti adiacenti l’impianto sono rimaste senza risposta, pur essendo state inviate via PEC.
L’ARPA è intervenuta su sollecito manifestato direttamente ed esclusivamente dai residenti, come è noto al Comune che ha ricevuto copia conoscenza delle relative relazioni.
Relazione tecnica dell'Arpa del 09 02 2021
In due relazioni dell’ARPA stessa si auspica :
“… la necessità di ridurre l’impatto dell’azienda sia sugli esponenti che sull’aria ambiente” e …al fine di prevenire ulteriori eventuali disturbi di tipo olfattivo che l’azienda provvedesse all’elaborazione di un piano di ricaduta al fine di valutare se l’altezza ed il contenuto entalpico previsti per i nuovi condotti di emissioni siano sufficienti ad assicurare un’adeguata dispersione degli inquinanti in atmosfera…” (relazione tecnica del 26 05 2020).
I ripetuti inadempimenti dell’azienda hanno anche indotto l’ARPA, come noto anche al Comune, a promuovere una azione penale.
SI CHIEDE PERTANTO AL COMUNE DI CASALNOCETO CHE SOSPENDA, OLTRE A QUESTA DELIBERA, OGNI E
QUALUNQUE FUTURA CONCESSIONE A FAVORE DI QUESTO IMPIANTO PRODUTTIVO, SOTTO QUALUNQUE
DENOMINAZIONE RICHIESTA, FINO A CESSAZIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE E OTTENIMENTO DI PRECISE
GARANZIE, IN ACCORDOCON I PROPRIETARI CONFINANTI, NELL’INTERESSE DELLA CITTADINANZA TUTTA.