"L’ho spaccata di brutto, come non ho mai fatto fino ad ora, le ho demolito la faccia, ora le metto 50 punti di sutura, non credo che esce a lavorare per altri cinque mesi".

"L’ho spaccata di brutto, come non ho mai fatto fino ad ora, le ho demolito la faccia, ora le metto 50 punti di sutura, non credo che esce a lavorare per altri cinque mesi".
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Bari 09 Aprile 2022, sgominata banda di criminali nel barese, 33 le persone indagate, giro di prostituzione con almeno 50 ragazze, prevalentemente rumene.

Adescate su internet, e corteggiate, con l'illusione di una vita agiata in Italia, una volta arrivate erano costrette a prostituirsi, ad abortire più volte, segregate, e brutalmente picchiate, questo è quello che emerge dalla maxi operazione della Polizia, in cui sono state condotte in carcere 14 persone, 6 persone agli arresti domiciliari, ed altre 3 risultano ancora irreperibile.

Ragazze rumene ridotte in schiavitù

A capo dell'organizzazione un rumeno di 29enne Marius Alin Ceaciru, soprannominato “il principe”, era proprio lui ad adescare le ragazze sui social mostrando foto con macchine lussuose, bicchieri di champagne, individuando giovani donne prevalentemente connazionali, con un profilo psicologico fragile.

Una volta convinte a seguirlo in Italia, cominciava il vero calvario.

Costrette ad abortire, una ragazza per almeno 6 volte, ad un'altra hanno somministrato almeno 10 pillole per interrompere la gravidanza, che invece è arrivata all'ottavo mese, così che gli aguzzini avevano deciso di vedere il bambino a qualche famiglia agiata.

Il copione era sempre lo stesso, alimentare le illusioni delle vittime, promettendo loro una vita migliore lontano dal loro paese, sottoporle a vessazioni sempre più crescenti, fino ad assoggettare le vittime al proprio controllo, e poterle avviare alla prostituzione.

Particolari agghiaccianti emergono dalle intercettazioni, nel 2017 una giovane donna venne investita con l'auto per aver osato tentare di scappare, un'altra sfigurata in volto per aver creduto nella storia d'amore, tanto che l'indagato proferiva frasi indicibili : "L’ho spaccata di brutto, come non ho mai fatto fino ad ora, le ho demolito la faccia, ora le metto 50 punti di sutura, non credo che esce a lavorare per altri cinque mesi"

Un giro d'affari di circa 3 milioni di euro annui.

Un'indagine che ha sconvolto il Procuratore Francesco Giannella, ed il Pm Marco D’Agostino che hanno espresso le loro scuse al mondo femminile, per le vergognose ingiustizie, ed i soprusi emersi.

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