Oggigiorno sia imprenditori che semplici cittadini hanno agevolmente accesso a linee di credito proposte da istituti bancari e finanziarie che, però, a volte offrono contratti di finanziamento non proprio trasparenti e cristallini.
Aziende piccole, medie o grandi che siano, ricorrono a finanziamenti per acquisire macchinari, materie prime, semilavorati o semplicemente per approvvigionarsi di merci da destinare alla rivendita ma non solo… nel mirino di questa libera “offerta”si coinvolge anche il privato cittadino che è poco avvezzo a valutare l’offerta migliore e che usa la somma di denaro ricevuto in prestito a volte a caro prezzo per far fronte alle sue esigenze a scapito della sua futura salute finanziaria.
Soventemente in alcuni salotti televisivi si tocca l’argomento anatocismo e usura ma senza andare in fondo alla questione.
Cominciamo col dire semplicemente che per “Anatocismo” si intende la capitalizzazione degli interessi su un capitale, affinchè essi siano a loro volta produttivi di altri interessi. Dal greco anà = di nuovo, e tokòs = interesse, queste due parole rendono chiaro il significato di “Anatocismo” e cioè quello del calcolo di interessi su interessi. In altri termini potremmo dire che la banca applica il calcolo dell’interesse composto invece dell’interesse semplice e per questo motivo ci indebitiamo maggiormente.
Un altro termine di cui sentiamo parlare spesso è di “Usura”. Su quest’ultimo ci sarebbe tanto da dire, basta solo pensare al significato del termine. Usura è qualcosa che logora.
Il 7 marzo 1996, con la legge 108, il Parlamento promulga una normativa specifica per la rilevazione oggettiva dell’usura applicata dagli operatori finanziari equiparandoli all’usuraio delinquenziale integrando di fatto l’art. 644 del codice penale. Quindi l’usura è reato!
Per sapere quando la legge prevede l’usura basta fare alcuni calcoli e cioè quando la somma delle passività di un conto (interessi passivi, commissioni di massimo scoperto, spese) supera il “TASSO SOGLIA”.
Il tasso soglia è un limite invalicabile che si ottiene sommando al TEGM una percentuale che funge da cuscinetto di tutela matematica.
Il TEGM viene indicato dalla Banca d’Italia sentito l’Ufficio Cambi per ogni trimestre e per ogni tipologia di affidamento/prestito.
Prima del luglio 2011 il calcolo era questo:
TASSO SOGLIA= TEGM + 50%
Successivamente alla formula si sono sommati 4 punti prendendo ad esempio il caso della regione campania.
TASSO SOGLIA= (TEGM+ 25 %) + 4 PUNTI
Ma cosa accade ad in Istituto di Credito una volta accertata l’usura?
L’Art. 1 della Legge 108/96 fissa le seguenti pene a carico dell’usurario:
Reclusione da 1 a 6 anni
Multa da € 3.098,74 a € 15.493,71
Inoltre in alcuni casi le pene sono aumentate da un terzo alla metà;
se il colpevole ha agito nell’esercizio di un’attività professionale, bancaria o di intermediazione finanziaria mobiliare;
se il colpevole ha richiesto in garanzia partecipazioni o quote societarie o aziendali o proprietà immobiliari;
se il reato è commesso in danno di chi si trova in stato di bisogno;
se il reato è commesso in danno di chi svolge attività imprenditoriale, professionale o artigianale;
se il reato è commesso da persona sottoposta con provvedimento definitivo alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale durante il periodo previsto di applicazione fino a tre anni dal momento in cui è cessata l’esecuzione.
Nel caso di condanna, o applicazione di pena ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per uno dei delitti di cui al presente articolo, è sempre ordinata la confisca dei beni che costituiscono prezzo o profitto del reato ovvero di somme di denaro, beni ed utilità di cui il reo ha la disponibilità anche per interposta persona per un importo pari al valore degli interessi o degli altri vantaggi o compensi usurari, salvi i diritti della persona offesa dal reato alle restituzioni e al risarcimento dei danni.
Si parla spesso di usura AB ORIGINE su mutui, in realtà vuol dire che il tasso è stato promesso o convenuto, (in questo caso la sentenza della Corte di Cassazione n.350 del 2013 ha chiarito definitivamente che, ai fini dell’applicazione dell’art. 644 del codice penale e dell’art. 1815, secondo comma, del codice civile) vi è la possibilità del recupero integrale degli interessi pagati sui mutui, quando i tassi superano la soglia di usura nonché il blocco delle procedure giudiziali considerando nulla la clausola contrattuale.
Ovviamente i bolli statali e le tasse su operazioni finanziarie non vengono restituite perché comunque dovuti ma si ottiene comunque la completa restituzione di interessi praticati dalla banca che non è cosa da poco.
Si consiglia di custodire tutti i contratti e in caso di fido su conti correnti conservare tutti gli scalari trimestrali dove vengono elencate tutte le spese. Inoltre, se si ha il sentore che la banca vi stia applicando interessi usurari, controllate: fatevi redigere una perizia da un Dottore Commercialista iscritto all’albo o affidatevi ad una società di consulenza che opera nel settore che si avvalga di uno staff di professionisti specializzati come avvocati esperti di diritto bancario, tributario e revisori legali.
Bruno Carella