I sostenitori del PD incontrano il loro leader in Piazza Bra, che ricorda ai veronesi alcuni punti fondamentali del programma elettorale e quali sono le minacce per la loro realizzazione.
La calda mattinata del 16 settembre non ha fermato gli elettori del Partito Democratico, decisi ad ascoltare il loro segretario nazionale Enrico Letta su ambiente, Unione Europea e contrasto al centro-destra.
All’incontro presenziano assieme a lui altri candidati, tra questi Beatrice Lorenzin, Alessia Rotta e Federica Foglia, che assieme ai presenti condividono un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione nelle Marche.
“È un chiaro segno della natura che si ribella alle nostre scelte: preservare l’ambiente è la nostra priorità!” Dichiara il segretario nazionale, ricordando ai presenti la sua adesione totale al piano “Fit for 55” e alla “Carbon tax”, a cui la destra “negazionista climatica” si è opposta.
“Noi siamo l’alternativa alle destre che si oppongono alle ecotasse, che hanno come migliore alleato l’Ungheria di Orban, che vedono l’omogeneità etnica come ricchezza e la diversità come pericolo.” Rimarca Letta, con il chiaro obiettivo di un’Italia nell’”Europa che conta”, capace di creare unità con i paesi dell’euro e di ottenere la fiducia per il Next Generation EU ed il PNRR.
“Credete davvero che i vostri risparmi siano più al sicuro nell’Europa che Salvini e Meloni pianificano?” È il quesito più forte e diretto che il capo politico vuole porre a tutti gli elettori del centro-destra, in seno alla sfiducia nei confronti della loro visione di politica estera.
La fiducia del leader va al neo eletto sindaco Damiano Tommasi, simbolo per Letta di un Veneto in cambiamento, dove il segretario stesso ha deciso di candidarsi. Il messaggio che viene rivolto alla nostra città è una promessa: grazie alla volontà del sindaco e ai progetti del Partito Democratico, Verona tornerà ad essere una grande capitale italiana ed europea lontana da divisioni interne.
Di Alessandro Bellamoli