WILL EISNER, IL PADRE DEL GRAPHIC NOVEL

WILL EISNER, IL PADRE DEL GRAPHIC NOVEL
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Will Eisner, nato il 6 marzo del 1917 a New York, è considerato uno dei fumettisti più influenti ed importanti del XX secolo.

Alla fine degli anni ‘30 del 1900, negli Stati Uniti d’America, uscirono i primi comic books, ovvero i fumetti, nonostante esistessero già vignette satiriche inqualche pagina dei quotidiani.

Per la prima volta però, non si trattò di pagine, ma di intere riviste di fumetti, con una storia e dei personaggi estremamente innovativi e all’avanguardia per i tempi: i supereroi.

Anche Eisner creerà quello che sarà il suo personaggio più conosciuto, TheSpirit, un eroe, ma che non presenta alcun super potere, a differenza dei suoicoetanei Superman o Batman.

I supereroi sono praticamente immortali, anche se costruiti come se avessero un tallone di Achille; Prendiamo Superman, il prototipo del supereroe per eccellenza, un paladino che viene dallo spazio e ha quindi dei super poteri, ma anche una debolezza, la kryptonite.

The Spirit invece, il cui vero nome è Denny Colt, è semplicemente un detective mascherato senza poteri e senza armi, un criminologo creduto morto dopo uno scontro con lo scienziato Dr. Cobra.

Siamo nel 1940, a un anno dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, quando “The Spirit” fece la sua prima apparizione, e nonostante continuerà ad essere pubblicato fino agli anni ‘50, nel 1942, Eisner fu arruolato nell’esercito dove però creò un fumetto umoristico, intitolato “Private Dogtag”.

Private Dogtag racconta le disavventure del protagonista Otis Dogtag, incapace di fare qualunque cosa, ed Eisner, vedendo le reazioni dei suoi compagni di guerra in merito al suo comic, capì che poteva aprirsi concretamente una strada nel mondo dei fumetti, decidendo di creare una nuova versione di Otis, JoeDope, il soldato più inadatto e più impacciato per servire nell’esercitostatunitense.

Joe Dope venne pubblicato nella rivista militare Army Motors, che aveva la funzione principale di educare gli uomini in battaglia.

Dopo aver servito nell’esercito, Eisner riprese “The Spirit” per poi creare nel 1978 il suo graphic novel più celebre, “A Contract with God and OtherTenement Stories” che è considerato il primo graphic novel americano e chemostra tutto il potenziale dei comic books, allontanandosi da ciò che era tipico nei fumetti, ovvero l’humor, ed avvicinandosi a tematiche di cui raramente si parlava, come la povertà o la religione, senza contare che presentava caratteristiche particolari anche a livello grafico, per l’uso dei colori, il tipo di formato e la carta.

A Contract with God and Other Tenement Stories, infatti, pubblicato con pagine color seppia, ci offre quattro storie semi-biografiche ambientate nelle case popolari del Bronx negli anni ‘30.

Eisner mostrò di essere all’avanguardia per i suoi tempi, e nonostante il graphic novel non avrà un grande impatto all’inizio della sua pubblicazione, Will godeva già tanta stima e ammirazione dai suoi colleghi.

Eisner continuerà a sperimentare per tutta la sua carriera, andando fuori dagli schemi, affrontando anche tematiche drammatiche, ciò che la cultura di massa normalmente respinge.

Altri esempi di sue opere celebri sono: A Family Matter, che tratta appunto di queste tematiche, Will Eisner's New York : life in the big city, ma anche, “Tothe Heart of the Storm”,“The Name of the Game”,“Dropsie Avenue: the neighborhood” e tanti altri ancora.

Arriviamo così al 1988, quando fu creato l’EISNER AWARD, che ancora oggi è uno dei premi più prestigiosi dell’industria fumettistica.

Eisner è quindi riconosciuto come il padre del graphic novel, nonostante il termine non sia stato coniato da lui ma da Richard Kyle, un critico del settore che intorno agli anni ‘60 pubblicò un articolo che analizzava l’industria dei fumetti, distinguendo comic books che trattavano di tematiche aventi supereroi da comic books di stampo più serio, come “A Contract with God and Other Tenement Stories”.

Il termine “graphic novel” infatti, venne poi utilizzato per differenziarsi dalla produzione mainstream dei comic books, visti ormai come infantili e lo stesso Eisner contribuì alla divulgazione del termine.

Will Eisner morì nel 2005, ciò nonostante, è ancora oggi considerato un grandissimo maestro e le sue opere ancora oggi sono lette da milioni di persone; Il suo intento era quello di scrivere vere e proprie opere letterarie innovative, molto più complesse che delle semplici storie cartoonistiche, riuscendo a creare fumetti per adulti assai lontani da tematiche infantili e ripetitive.

Laura Ullo

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