Coppia italiana si reca in Ucraina per "acquistare" una bambina, e poi l'abbandona, il disumano business dell'utero in affitto.

Coppia italiana si reca in Ucraina per "acquistare" una bambina, e poi l'abbandona, il disumano business dell'utero in affitto.
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13 Novembre, erano andati in Ucraina nell’agosto del 2020, la coppia di genitori italiani, per avere un figlio, tramite la famigerata pratica disumana dell'utero in affitto.

Coppie "committente" le chiamano, alla stessa stregua di qualsiasi altro acquisto, avevano deciso di avere un figlio, usando una madre surrogata, un essere umano che usa il proprio utero per mettere al mondo un essere umano, che poi sarà ceduto, come un qualsiasi altro oggetto inanimato, pratica che in Ucraina purtroppo è permessa.

La bambina è stata per ben un anno con una baby sitter, che ha continuato ad accudirla solo fino a continuato a percepire lo stipendio, erogato dalla coppia italiana, che nel frattempo era sparita nel nulla.

La baby sitter, improvvisamente, non avendo più ricevuto lo stipendio, ha deciso di rivolgersi al Consolato italiano a Kiev, denunciando l'accaduto.

La Procura della Repubblica italiana insieme alla Procura della Repubblica dei Minori, ha rintracciato i genitori, che non si sono fatti scrupoli a ribadire la loro intenzione di non volere più la bambina.

Ora la bambina è stata portata in Italia, un'altra innocente che pagherà l'abominio di una società non civilizzata.

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