Ospedale dei Bambini di Palermo, Bonsignore (Cimo Sicilia): “chiesta revoca, destituzione della dr.ssa Desiree Farinella, da Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Di Cristina, aspettiamo risposte immediate, altrimenti adiremo le vie legali”.

Ospedale dei Bambini di Palermo, Bonsignore (Cimo Sicilia): “chiesta revoca, destituzione della dr.ssa Desiree Farinella, da Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Di Cristina, aspettiamo risposte immediate, altrimenti adiremo le vie legali”.
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Palermo 08 Febbraio 2024, "revoca immediata, in autotutela, dell’atto deliberativo con il quale,  la dr.ssa Desiree Farinella, viene destituita dall’incarico di Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Di Cristina”.

Questa è la richiesta del segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore, in una lettera inviata al commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Arnas Civico di Palermo Walter Messina, al direttore sanitario Aziendale Gaetano Buccheri  e per conoscenza all’assessore regionale della Salute Giovanna Volo, al dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica (Dps) Salvatore Iacolino e al dirigente Generale del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (DASOE) Salvatore Requirez.

“E’ inaccettabile - sottolinea Bonsignore - che la collega Farinella debba essere il capro espiatorio per le criticità segnalate all’Ospedale dei Bambini di Palermo".

"Nel provvedimento - aggiunge Bonsignore - abbiamo ravvisato palesi irregolarità nella procedura di revoca del suddetto incarico dirigenziale in violazione della vigente normativa contrattuale con l’aggravante dell’assenza di qualsivoglia preliminare fase di contraddittorio e la conseguente lesione del diritto di difesa della dr.ssa Farinella".

"A tutto questo si aggiunge la violazione dei termini del contratto di Lavoro sottoscritto dalla dr.ssa Desiree Farinella e il direttore Generale pro tempore dell’Arnas Civico di Palermo".

"La Segreteria Regionale Cimo - conclude Bonsignore - si riserva, in caso di mancato o negativo riscontro, a intraprendere tutte le iniziative ritenute opportune a tutela dei diritti contrattuali e giuridici della propria associata, nelle sedi che verranno ritenute più opportune”.

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