Treviso 25 Luglio 2022, poteva sembrare Carnevale, visto i costumi e le parate quasi allegoriche, ma di questo non si è trattato purtroppo.

Persino le Associazioni Lgbte, hanno preso le distanze dal pride organizzato da alcuni centri sociali e da "Non Una Di Meno", svoltosi sabato a Treviso.

"Veniamo tuttu" questo è stato il loro slogan, che a loro dire dovrebbe rappresentare un plurale libero. avulso dal sesso di appartenenza biologico, maschile o femminile.

Seni al vento nella scalinata del Duomo, è così che queste persone, hanno saputo dimostrare la loro appartenenza.

"Gesti che si commentano da soli"

Si è espressa così la diocesi di Treviso, 24 ore dopo l'accaduto, aggiungendo con una nota :

"dispiacere nell’apprendere di gesti, gratuitamente provocatori, messi in atto sabato sul sagrato della chiesa cattedrale, gesti che si commentano da soli".

Per fortuna le protagoniste dello strip, che sono state identificate dalla Digos, ora potrebbero essere denunciate per il reato di oltraggio al pudore, procedimento che attendiamo venga messo in atto.

Del resto anche i bambini piccoli hanno diritto di girare per la città, con i loro genitori, e non vi è nessuno scopo, o utilità, nel farli assistere a comportamenti del genere.

Non si sono fatti mancare proprio niente, infatti in uno dei loro carri, oltre alle famigerate drag queen, c'era anche una schiera di giovani uomini, e donne, di "tuttu" per intenderci, usando uno dei termini che loro reputano più appropriati per descriversi, con indosso solo perizomi e pettorine gialle del servizio d'ordine, ciò naturalmente oltre che al dissenso, non poteva che destare anche qualche risatina goliardica.

Nel loro breve comizio hanno asserito di essere poliamorosi, e di essere liberi sessualmente.

Poi durante il loro corteo, si sono dedicati a muovere la loro "u", a ritmo di samba.