Roma. Bimbo rom picchiato con violenza e costretto a chiedere l'elemosina dalla madre ed i fratelli, chiede aiuto ai carabinieri.

Roma. Bimbo rom picchiato con violenza e costretto a chiedere l'elemosina dalla madre ed i fratelli, chiede aiuto ai carabinieri.
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Roma 02 Settembre, suscita l'indignazione del mondo politico la storia di un bambino rom 11enne, costretto ad elemosinare, sotto minaccia, botte, e maltrattamenti.

A questo bambino da ben 4 anni non era concesso di andare a scuola, solo botte, calci, e pugni, ricevuti dalla madre e dai fratelli, che lo trattavano come uno schiavo.

"La mamma mi picchia se mi addormento", ha dichiarato il bambino ai Carabinieri della caserma di San Basilio, a Roma, a cui si è rivolto per chiedere aiuto, "Mi picchiano con violenza, da quattro anni, ora basta prendeteli", ha aggiunto il bambino.

Non appena il bambino si rifiutava di chiedere l'elemosina, e di cercare ferro e rame nei cassonetti della spazzatura, veniva violentemente picchiato dai suoi familiari.

Ha mostrato i lividi ed i segni delle violenze subite il bimbo, ora la madre è stata arrestata, e condotta nel carcere di Rebibbia.

Immediate le reazioni del mondo politico, Giorgia Meloni ha scritto in un post facebook :   "Mi auguro che questa signora paghi duramente per i maltrattamenti inflitti a suo figlio e che il piccolo ora possa avere un futuro migliore", Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza ha aggiunto : "Non è concepibile negare in questo modo l'infanzia, la scuola, la spensieratezza e lo svago a un bambino".

Concludendo : "Mi auguro che a seguito dell'arresto della donna disposto dal gip la magistratura indaghi velocemente su quanto accade al campo rom abusivo di Tor Sapienza, dove il piccolo vive con la famiglia, per accertare l'eventuale presenza di altre situazioni simili".

"Non c'è scusa che tenga, tutti i minori devono vedere garantiti i propri diritti, al di là dell'etnia, di tradizioni specifiche e dei retaggi culturali di ciascuno".

In merito al fatto è intervenuto anche il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso della Lega : "Non un caso isolato, purtroppo, in contesti nei quali molte persone non ritengono la scuola l'opzione migliore per i propri figli".

"La giustizia farà il suo corso, accertando e sanzionando le responsabilità degli aguzzini di questa creatura, ma noi interroghiamoci su cosa fare di concreto per eliminare una volta per tutte queste intollerabili sacche di degrado e sottocultura".

Ci auguriamo che dimostrino la stessa accortezza ed interesse per tutte quelle famiglie, che attendono giustizia, alla quale sono stati sottratti i figli, e che continuano a fornire oggettività dei soprusi subiti, senza che s'indigni nessuno purtroppo.

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