Padova, falsificavano documento per il rilascio del permesso di soggiorno

Padova, falsificavano documento per il rilascio del permesso di soggiorno
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Padova 27 Marzo 2023, da un'indagine a cura della Polizia di Padova, coordinata dalla locale procura, si è scoperta l'esistenza di un’associazione criminale specializzata nella falsificazione di documenti, per il rilascio dei permessi di soggiorno.

Il gruppo criminoso avrebbe agito a partire dal 2020, in varie zone del Nordest: Padova, Rovigo, Venezia, Vicenza, Treviso, Ferrara, Parma, Ravenna e Rimini.

                    5 misure cautelari

Terminate gli accertamenti da parte della squadra mobile, sono state eseguite cinque misure cautelari tra : Padova, Monselice, Porto Viro e Fiesso Umbertiano (Rovigo).

Secondo gli accertamenti in merito alle indagini, il gruppo avrebbe prodotto documenti falsi : contratti di assunzione, buste paga, ecc. ecc., che cittadini extracomunitarie avrebbero acquistato, al costo di circa 2mila euro a pratica.

L'iter illecito sarebbe avvenuto grazie a società fasulle, costituite appositamente, ma di fatto non operative.

I documenti acquistati da extracomunitari, permettevano loro di ottenere il permesso di soggiorno, oppure il rinnovo dello stesso.

Accertate dagli investigatori, 77 pratiche illegittime, a fronte di un numero complessivo sicuramente più alto, ed ancora sconosciuto.

         I reati ipotizzati a carico degli indagati sono :

  • Associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina;
  • Falso materiale ed ideologico.

             Indagati a piede libero, 77 stranieri

       2 misura cautelare in carcere per due persone  

Sarebbero 50 i promotori e organizzatori dell'associazione in questione, tra cui :

  • un 50enne di Porto Viro (Rovigo);
  • un 58enne di Monselice (Padova);

entrambi destinatari di misura cautelare in carcere.

Sarebbero stati questi due uomini, ad intrattenere i contatti con gli extracomunitari, per concordare i servizi.

Agli arresti domiciliari anche un 48enne di Fiesso Umbertiano, accusato di avere un ruolo prettamente esecutivo, in qualità di datore di lavoro fittizio, incaricato di recarsi personalmente, assieme all'avvocato, presso gli uffici immigrazione delle questure, o gli sportelli delle prefetture.

    Una delle conversazioni intercettate dagli investigatori.

"Pensa quanti negroni devo vedere io tutti i giorni e tutte le sere".


Tra i coinvolti nell'associazione ci sarebbero anche due professionisti : un 57enne di Porto Viro, consulente del lavoro, ed un 48enne di Padova iscritto all’Ordine degli avvocati di Vicenza, per entrambi è stato disposto il divieto di esercitare la professione per 6 mesi.

L'indagine risale a fine 2020, da alcuni accertamenti della questura padovana, emergono alcuni rapporti lavorativi dichiarati e documentati da alcuni soggetti di nazionalità nigeriana, in sede di richiesta di rinnovo e conversione del titolo di soggiorno, per motivi di lavoro, essendo emersi dubbi sulla veridicità di questi rapporti.

Dalle visite ispettive operate in collaborazione con gli Ispettorati del Lavoro di Venezia, Rovigo e Ferrara presso le società individuate

Le società individuate e ispezionate dagli ispettori, con sede nelle località di Adria, Porto Tolle, Lendinara, e Fiesso Umbertiano, Quarto D'Altino e Codigoro, è stata riscontrata la totale assenza di locali e dipendenti.

Nessuna delle attività dichiarate (commercio all'ingrosso di carne fresca, congelata e surgelata, acquacoltura in acqua di mare, salmastra o lagunare, trattamento e rivestimento dei metalli e commercio all'ingrosso di materiali da costruzione) risultava essere realmente svolta, a fronte di 86 assunzioni operate nel 2020, e 88 nel 2021. (sito della Polizia di Stato).

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