Piacenza 06 Luglio 2022, due gli imputati che sono stati condannati a pagare un’ammenda di 2000.00 euro, oltre alle spese processuali, e 2000.00 euro per la costituzione di parte civile a favore di ognuna delle associazioni.
Il Tribunale di Piacenza ha disposto la confisca per detenzione incompatibile ai sensi dell’articolo 727 del Codice penale dei 16 cani e 7 gatti sequestrati nel maggio del 2021 in un allevamento in Valtrebbia, in provincia di Piacenza, per detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura ai sensi dell’articolo 727 del Codice penale.
Lo comunicano le associazioni che si erano costituite parte civile, Lega nazionale difesa del cane (Lndc) e Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
I due imputati sono stati inoltre condannati a pagare un’ammenda di duemila euro, oltre alle spese processuali, e altri duemila euro per la costituzione di parte civile a favore di ognuna delle associazioni.
Gli animali erano stati trovati alla fine del 2019 dai carabinieri forestali e da un veterinario dell’Ausl in uno stato di grave e nutrizione ed emaciazione, e presentavano sintomi d’ostruzione intestinale e segni di morsicature dovute a competizioni per il cibo.
A seguito del controllo era scattato il sequestro.
Commentano gli avvocati animalisti di Oipa e Lndc, Claudia Taccani e Michele Pezone.
"Nei limiti di quello che prevede la normativa che dovrebbe prevedere un inasprimento delle pene per i maltrattamenti sugli animali, siamo soddisfatti: per noi la confisca è la conquista più importante, poiché gli animali potranno rimanere con gli affidatari, curati e coccolati al meglio",
"Dieci giorni prima del sequestro erano state date prescrizioni precise, tra le quali rimuovere le feci dove vivevano i cani, prescrizioni ignorate".
"Le condizioni di detenzione degli animali in allevamento sono state considerate dal giudice incompatibili con la loro natura e produttiva di gravi sofferenze, tanto da integrare una fattispecie penalmente rilevante".