Modena 17 Maggio 2023, è stato consegnato oggi, alle Autorità italiane, (atterrato all'aeroporto di Roma Fiumicino), il 20enne cittadino ucraino, arrestato in Romania, accusato di aver ucciso, insieme ad un complice suo connazionale, il 41enne Alessandro Gozzoli.
L'indagato era stato arrestato in Romania, il 24 Aprile 2023, il suo complice risulta a tutt'oggi ricercato.
L'accusa è di omicidio volontario, rapina aggravata, ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento, di proprietà della vittima.
La vittima trovata nuda, legata mani e piedi
Nel pomeriggio del 10 Marzo scorso il cadavere di Alessandro Gozzoli, fu trovato nella camera da letto, del suo appartamento sito a Formigine (MO), completamente nudo, con mani e piedi legati, inoltre dall'esame autoptico si è riscontrato la rottura di tre anelli tracheali, compatibili con un quadro asfittico.
Dall'appartamento completamente a soqquadro, mancavano alcuni effetti personali, tra i quali anche alcune carte di pagamento.
Gli autori del reato s'impossessarono anche dell'autovettura di Gozzoli, una Lancia Y, abbandonata dopo qualche ora, in seguito al rinvenimento del cadavere di Gozzoli, in un quartiere di Bologna.
Grazie alle indagini dei Carabinieridel Nucleo operativo, e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo, supportato dal Nucleo investigativo del Comando provinciale di Modena, si è potuto ricostruire l'inbebito utilizzo delle carte di pagamento, da parte degli indagati, risalendo anche al percorso della vettura utilizzata dall'indagato e dal suo complice, grazie alle immagini acquisite dalle varie telecamere di videosorveglianza dislocate nel territorio modenese e bolognese.
Le indagini
Gravi gli indizia a carico del 20enne rumeno e del suo complice, dalle indagini è emerso che i due
rumeni, il 10 Marzo, avevano utilizzato le carte di pagamento del Gozzoli, effettuando ripetuti piccoli
pagamenti, evitando così l'inserimento del codice pin, arrivando persino ad installare sul loro
telefono cellulare, un accessorio per effettuare transazioni contacless, e potersi così accreditarsi
fino a 115,00 euro.
I due accusati fuggirono dall'Italia l'11 Marzo scorso, rendendosi irreperibili.
Grazie alla cooperazione con il Desk italiano, all'Eurojust, e all'unità italiana per la rete europea di ricerca
dei latitanti pericolosi, si è arrivato ad individuare il 20enne, la Polizia rumena infatti aveva fermato il
20enne, alla frontiera di Timisoara, mentre tentava di rientrare nel suo paese d'orgine, dopo il misfatto.
A conclusione delle formalità previste, l'indagato è stato consegnato alle Autorità italiane.
Il 20enne si trova in carcere nella casa Circondariale di Modena, in attesa dell'interrogatorio di garanzia, da parte del Giudice per le indagini preliminari,